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Newsletter del 2 febbraio 2006
sommario
Dalla fine degli anni '80, la pittura ha perso importanza a livello internazionale rispetto ad altre forme espressive. Le installazioni, la fotografia, i video e infine la digitalità hanno preso il sopravvento.
Da alcune parti si legge, però, di un certo ritorno alla pittura. Come se il pubblico ne avesse abbastanza delle fotografie, dei video e di altre cose.
Sembra paradossale, ma in questa newsletter la pittura manca del tutto. Si parla, invece, proprio di tutto il resto.
Le mostre e gli argomenti trattati riguardano il video, la fotografia e la Net Art. E quel che più conta, lo fanno in chiave storica.
In un mondo in cui tutto si accavalla e non lascia il respiro, secondo noi c'è bisogno di riflettere su ciò che ha valore e "resta".
Gennaio ha portato il freddo e tanta neve. Gli abitanti delle grandi città non hanno fatto i salti di gioia, ma gli operatori di molte stazioni invernali hanno tirato un respiro di sollievo.
In particolare, hanno gioito quelli della Val di Susa. Qui, tra pochi giorni, prenderanno il via le Olimpiadi Invernali di Torino 2006.
Come è logico, i riflettori sono puntati su Giorgio Rocca, Bode Miller, Janica Kostelic e tutti gli altri protagonisti del "circo bianco". Ci sono, però, coloro che non sono affatto interessati alle loro vicende. E poi ci sono anche coloro che amano mescolare le occasioni sportive a quelle turistico-culturali.
Per questi ultimi Torino ha in serbo un'infinità di mostre e iniziative. Spiccano in particolare le mostre del ciclo "Torino Tre Musei", che riguardano il Castello di Rivoli, la GAM, la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo e altre sedi sparse.
Ma un aspetto non secondario della cultura a Torino sono le iniziative che coinvolgono gli spazi pubblici. Iniziative per cui gli artisti hanno realizzato opere da collocare nelle vie cittadine. Ne segnaliamo tre: "Luci d'Artista", "ManifesTo" e "IN SEDE".
E siccome non finisce qui, consigliamo di dare un'occhiata alla pagina con tutte le mostre a Torino e le informazioni che le riguardano.

Trova tutte le principali mostre di arte moderna e contemporanea a Torino su Artdreamguide.
Persone molto sagge affermano che sarebbe bene non usare parole come "tutto" e "mai". Quando sembra che si possa dire "tutto", manca sempre qualcosa. E qualcosa di analogo succede anche con "mai".
Nei riguardi della televisione, però, la parola "tutto" si può usare abbandonando ogni riserva!
Si occupa di tutto. Ci fa vedere di tutto. Ci ha abituato a tutto. O quasi...
Travolti da questo flusso, si guarda con poca attenzione. Non si pensa. Al massimo, si reagisce.
C'era un tempo in cui il rapporto con la televisione era diverso. Non si poteva scegliere tra decine di canali, centinaia di programmi. Le trasmissioni erano ancora in bianco e nero.
Allora il video emanava ancora un suo fascino, aveva una sua sacralità. E fu proprio allora che vari artisti di tutto il mondo se ne appropriarono per affrontare le proprie tematiche.
Tematiche relative alla riscoperta del corpo, all'uomo, alla società e all'ambiente. Ricerche sull'immagine-video stessa.
Erano gli anni '70. E oggi i video prodotti dagli artisti di allora sono diventati pietre miliari della storia dell'arte. Video da guardare con attenzione, fatti per pensare.
Una quarantina di essi è in mostra a Torre Pellice (TO).

Artdreamguide ti parla della mostra e dei lavori.
A qualcuno è capitato di trascorrere un weekend di vacanza a Venezia, Firenze o Roma. Altri sanno di amici o conoscenti che lo hanno fatto. Non è facile, invece, che la stessa cosa si verifichi nel caso di Torino.
E dire che Torino è una grande città. Anzi, una vera metropoli, con tante cose da vedere, luoghi dove mangiare, posti dove fare shopping. Dispone, inoltre, di un buon sistema ricettivo.
Gli hotel di Torino si trovano concentrati in prevalenza nelle zone centrali, attorno alle Stazioni di Porta Nuova e Porta Susa. Un altro gruppo si trova nei pressi di Torino Esposizioni. Altri ancora sono situati più all'esterno. Ad esempio, a Rivoli e Moncalieri.
In giorni come questi, per quanto sviluppato, il sistema è messo notevolmente alle strette a causa delle Olimpiadi Invernali di Torino 2006. E allora, chi desiderasse approfittare sia dell'evento sportivo che degli innumerevoli avvenimenti culturali, può cercare su Artdreamguide il suo hotel a Torino.

Per prenotare un hotel a Torino e dintorni, visita la pagina Hotel a Torino su Artdreamguide.
Chi non conosce la parola "Magnum"!
Da sola è il nome di un mitico gelato. Con il "44" davanti, è una pistola molto grossa. Con il "P.I." alla fine, era una popolare serie televisiva. E se il "P.I." lo sostituiamo con "Photos", è la più famosa agenzia fotografica del mondo.
La Magnum Photos venne fondata nel 1947. Tra i suoi membri figurano molti dei più illustri fotografi degli ultimi sessant'anni. Tra gli intenti comuni a tutti loro è una forte aderenza ai fatti del mondo e la volontà di testimoniarli in modo rigoroso, ma al tempo stesso coerente con il proprio stile personale.
Fedele a questo principio, nel 1955 Henry Cartier-Bresson presentò Gli Europei. Il celebre reportage fotografico documentava spaccati di vita di un continente in trasformazione. Un'Europa in bilico tra sentimenti contrastanti. Da un lato, il ritorno a una vita quasi normale dopo gli orrori della guerra, accompagnato dai primi segni del "miracolo economico". Dall'altro, le ansie legate alla guerra fredda.
A distanza di mezzo secolo, 10 membri dell'agenzia si sono rifatti all'esempio di Cartier-Bresson. Attenti alla realtà e nel rispetto dei propri personali linguaggi espressivi, documentano ciascuno uno dei 10 nuovi paesi entrati a far parte dell'Unione Europea. Sono i "Nuovi Europei". I loro reportage si possono vedere in mostra in questi giorni alla Triennale di Milano.

Su Artdreamguide puoi trovare la presentazione della mostra.
Nel 1947 quattro fotografi di primo piano fondano Magnum Photos. Sono Robert Capa, Henri Cartier-Bresson, George Rodger e David Seymour. Nomi noti nel mondo della fotografia, dell'informazione e dei reportage giornalistici.
Nei loro occhi era viva più che mai l'impressione suscitata dagli spaventosi spettacoli di cui erano stati testimoni prima, durante e dopo la guerra. Spettacoli di sofferenze e atrocità, ma anche di voglia di sopravvivere e rinascere.
Da queste esperienze nasce la decisione di dare vita a una cooperativa di fotografi. Il loro primo intento è testimoniare in modo fedele la realtà e i fatti del mondo. Particolare rilievo alla documentazione oggettiva, al reportage, dunque! Ma senza rinunciare al proprio specifico linguaggio espressivo.
Altro terreno d'impegno per Magnum Photos è la difesa del diritto d'autore del fotografo. Una battaglia che la vedrà sempre in prima linea.
In quasi sessant'anni di vita la Magnum Photos ha potuto contare tra le sue file molte delle più grandi personalità della fotografia internazionale. Oltre ai fondatori, ricordiamo Werner Bishof, Elliott Erwitt, Eugene Smith, René Burri, Sebastiao Salgado, Joseph Koudelka. Tra gli italiani, Ferdinando Scianna e Alex Majoli.
Nel sito Web della Magnum è raccolta una formidabile documentazione dei suoi membri e del lavoro svolto dall'agenzia. Tra l'altro, nella sezione "Exhibitions" sono visitabili le pagine dedicate alla mostra "Euro visions", con le immagini delle fotografie esposte.

Per conoscere meglio la Magnum Photos e i suoi fotografi visita il sito Web di Magnum Photos.
Ci si stupisce sempre per le coincidenze. Peccato che non sempre siano belle...
Nella newsletter del 22 dicembre parlammo di una bella mostra sugli "Affichistes", a Milano. Una corrente soprattutto francese, con un'importante eccezione. Quella dell'italiano Mimmo Rotella.
Le sue opere più famose testimoniano una grande attrazione per le immagini della strada, i cartelloni pubblicitari e il mondo del cinema. Sono costituite da lembi di manifesti e altri tipi di immagini, sovrapposti e sottoposti a graffiature e strappi.
Con i loro originali effetti d'insieme e le inattese relazioni che suscitano, i quadri di Rotella si possono collocare tra i contributi più significativi dell'arte italiana del secondo dopoguerra. Quadri dove ricorrono le effigi di Marilyn Monroe e Macario, e dove traspare il mito di una città che è capace di stimolare la sensibilità dell'artista.
L'8 gennaio scorso, a circa due settimane da quella newsletter, Mimmo Rotella si è spento a Milano, dopo una lunga malattia.

Su Artdreamguide puoi trovare maggiori dettagli sulla figura di Mimmo Rotella.
Molti napoletani si lamentano per le cose che non vanno nella loro città. E questo succede anche nel campo della cultura e dell'arte contemporanea.
Forse, però, dimenticano il passato. Un passato non tanto lontano, in cui non c'erano musei, centri espositivi, opere d'arte nelle piazze e nei luoghi pubblici.
Tempi grami in cui a Napoli c'erano "solo" alcuni artisti e qualche sparuto gallerista. "Solo" perché quegli artisti si chiamavano Nino Longobardi, Ernesto Tatafiore, Mimmo Paladino, Francesco Clemente. Tra i galleristi svettava, poi, la figura del compianto Lucio Amelio.
Personaggio singolare ed eclettico, Lucio Amelio. Osannato da alcuni, odiato da altri, specie alcuni colleghi. Amelio, però, amava Napoli e la napoletanità. Con le sue "trovate" contribuì ad animarne il panorama culturale. Tra l'altro, vi portò mostri sacri come Andy Warhol e Joseph Beuys. Promosse anche la Fondazione "Terrae Motus".
Sulla sua scìa sono apparse nuove gallerie. Grazie a personaggi come Lia Rumma, Alfonso Artiaco, Morra e Trisorio, le mostre di rilievo internazionale si sono moltiplicate.
Oggi Napoli ha i musei e le grandi mostre negli spazi pubblici. Ha perfino le opere d'arte nelle stazioni della metropolitana. La gente ne parla e a volte ci scherza sopra, con arguzia napoletana. Come nel caso del lavoro di Anish Kapoor...
Una mostra a Palazzo Roccella si propone di fare il punto sulla situazione artistica di oggi. Guarda, però, anche al recente passato, quando i tempi sembravano grami...

Su Artdreamguide puoi trovare i dettagli sulla mostra.
Una leggenda vuole che il termine "Net Art" sia nato a causa di una e-mail infetta da un virus. A riceverla sarebbe stato l'artista sloveno Vuk Kosic. Le parole del testo sarebbero risultate tutte mischiate, ma al centro sarebbero apparse "net" e "art", vicine l'una all'altra...
Oggi, "Net Art" serve a definire un tipo di arte concepita per Internet e realizzata con gli strumenti di Internet. I lavori di Net Art sono pensati per essere esposti nello spazio virtuale, e lì soltanto.
L'artista tradizionale tratta le tematiche che lo interessano usando i colori, la fotografia, o le installazioni. Allo stesso modo, l'autore di progetti di Net Art tratta i suoi temi usando Internet, le e-mail e le loro caratteristiche.
I progetti di Net Art affrontano tutte le tematiche: politiche, socio-culturali, psicologiche, percettive, antropologiche. Come succede per altri media, possono anche riflettere sul medium stesso, le sue proprietà e le sue conseguenze. Internet, nella fattispecie.
Dai primi esempi di Net Art sono passati oltre 10 anni. Un tempo che ha visto la tecnologia evolvere e gli artisti diventare più esperti e affinarsi.
Anche a distanza di anni, però, alcuni lavori di Net Art mantengono una loro forza, una loro capacità di stimolare e interessare. A tutti gli effetti, meritano di figurare in una sorta di antologia ideale. Alcuni di essi sono segnalati e presentati su Artdreamguide, in un'apposita sezione.

Per conoscere tanti progetti di Net Art visita la sezione di Net Art su Artdreamguide.
Alcuni progetti di Net Art hanno in comune una caratteristica: l'interattività.
L'interattività è la proprietà grazie alla quale l'utente Internet può agire su quello che vede e produrvi modificazioni. Nel caso dei progetti di Net Art, l'artista ricerca l'interazione dell'utente con il suo lavoro. Attraverso di essa rende l'utente partecipe dell'opera e della sua realizzazione. È come se l'opera la facessero in due: l'artista e il fruitore.
Per immaginare il concetto di interattività al suo livello massimo, si potrebbe pensare a una situazione limite, in cui l'utente realizza interamente l'opera finale. In pratica, qualcosa di simile all'avere davanti a se una superficie su cui tracciare e colorare quello che si vuole.
Su Internet questo succede per davvero. È la Tela infinita.
La Tela infinita è in rete dal 2002 sul portale GenomART. Assomiglia a una lunga sequenza orizzontale di dipinti virtuali, disposti l'uno dopo l'altro, senza interruzioni. I dipinti appaiono in successione cronologica.
A parte la lunghezza, il fatto sensazionale è un altro. A realizzare i vari dipinti non è stato un unico artista, ma normali utenti della rete.
La Tela infinita si chiama così perché è potenzialmente infinita. Gli utenti possono vederla, e se lo desiderano, possono aggiungervi una loro creazione. Infatti, hanno a disposizione una tela virtuale di dimensioni standard e alcuni semplici strumenti di disegno. Traendo spunto dall'ultimo dipinto che appare possono elaborare una loro immagine originale che va ad allungare la serie.

Se desideri cimentarti e dare il tuo contributo, visita La tela infinita su GenomART.
- Il 29 gennaio si è spento a Miami l'artista coreano Nam June Paik. Aveva 74 anni. Amico di John Cage e uno dei protagonisti di "Fluxus", Paik dagli anni '70 ha sperimentato tutti i tipi di media elettronici. Famose le sue complesse installazioni di video, per le quali viene considerato uno dei pionieri della videoarte.

- Dal 9 al 13 febbraio si apre a Madrid la XXV edizione di Arco. Sede della manifestazione è il Parque Ferial Juan Carlos I. Come nelle scorse edizioni viene dato risalto a un Paese particolare. Quest'anno è la volta dell'Austria, rappresentata da 22 gallerie e oggetto di uno dei tanti convegni. In contemporanea si terrà anche il Forum Internacional de Expertos en Arte Contemporáneo, che si interroga su temi come il collezionismo, i musei del XXI secolo, la formazione degli artisti, l'arte e le nuove tecnologie, ecc.

- È partito il concorso per la realizzazione del monumento commemorativo degli italiani vittime di un attentato terroristico a Nassirya, nel novembre 2003. A promuoverlo sono il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, la Regione Lazio, la Provincia e il Comune di Roma. L'opera troverà posto di fronte alla Basilica di San Paolo Fuori le Mura, nel luogo dove furono celebrati i funerali di Stato. Gli artisti o i team progettuali interessati, possono consultare il bando sui siti www.beniculturali.it, www.regione.lazio.it, www.provincia.roma.it, www.comune.roma.it. I bozzetti dovranno pervenire entro il 14 marzo 2006.

- È uscito il primo volume del Catalogo ragionato dei disegni di Afro Basaldella (1912-1976). Il volume, edito da Dataars di Roma e dalla Galleria la Scaletta di Reggio Emilia, è curato da Mario Graziani in collaborazione con l'Archivio Afro. All'interno sono catalogati i disegni dal 1932 al 1947.
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