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Newsletter del 29 maggio 2007
sommario
Con l'approssimarsi della bella stagione comincia il tempo dei grandi eventi di arte contemporanea. Le opere d'arte esposte si fanno più grandi. Invadono lo spazio, escono all'esterno. Con loro l'utopia diventa realtà.
Momento culminante dell'estate sarà la Biennale di Venezia, che aprirà il 10 giugno. E per la cronaca, ne parleremo nella prossima Newsletter.
Altro evento di spicco sarà Art|38|Basel, la fiera di arte moderna e contemporanea di Basilea. È l'appuntamento più importante al mondo per i galleristi e i collezionisti d'arte. E non solo per loro. Da sempre, il livello degli stand e delle opere esposte è tale che la fiera è capace di attirare artisti, critici e appassionati da ogni angolo della terra.
Ed ora una mostra più tradizionale.
Per chi si trovasse a Milano, raccomandiamo di visitare "Kandinsky e l'astrattismo in Italia". Non tanto per Kandinsky, visto e stravisto, e presente con un numero limitato di opere. Quanto, semmai, per l'astrattismo in Italia, rappresentato da quasi 200 opere di grande livello.
Dispiace solo per il titolo. Messo così, potrebbe far pensare a una mostra incentrata su Kandinsky, quando di fatto non lo è. Di certo qualche visitatore è stato tratto in inganno e ne è rimasto deluso. Con il risultato che ne parla male. E non si può dargli torto...
L'arte italiana degli anni '30 e '40 non si presta a semplificazioni.
D'accordo, vigeva il cosiddetto "ritorno all'ordine", incarnato da Novecento. C'era anche il Secondo Futurismo. Ma si manifestava anche una forte opposizione al Novecento, articolata in vari gruppi e movimenti figurativi: i Chiaristi, i Sei di Torino, Corrente.
Come in tutta Europa, la dialettica tra questi generi di figurazione doveva fare i conti anche con un altro versante: quello della pittura astratta.
Passati sotto silenzio prima della guerra, gli astrattisti italiani hanno cominciato a riscuotere attenzioni nel dopoguerra. È allora, infatti, che i loro nomi hanno acquisito notorietà. Ed è allora che, complice l'ondata astratto-informale in Europa, hanno fatto sentire tutta la loro influenza sul nuovo corso dell'arte.
Tra le due guerre, interpreti di spicco della pittura astratta italiana furono gli astrattisti milanesi facenti capo alla Galleria Il Milione e gli astrattisti comaschi: Atanasio Soldati, Mario Radice, Manlio Rho, Mauro Reggiani, Carla Badiali, Gino Ghiringhelli, Oreste Bogliardi, Luigi Veronesi. Più isolate erano le figure di Osvaldo Licini, Lucio Fontana, Alberto Magnelli, Fausto Melotti, ecc.
A ispirarli fu la figura carismatica di Wassily Kandinsky. Kandinsky non fece tappa in Italia. Bastarono i suoi scritti e una mostra a Milano di suoi acquerelli ad innescare il processo.
In questi giorni, a Palazzo Reale di Milano, una mostra imponente documenta questa grande avventura. Sembra dominarvi il nome di Kandinsky, ma la vera ricchezza è costituita proprio dai primi astrattisti italiani.

Su Artdreamguide puoi trovare la presentazione della mostra.
In principio c'era il nulla. Poi, nel 1926, la contessa Nerina Armandi Avogli donò a Bologna la Villa delle Rose per farvi un museo.
Il Comune cominciò a comprare opere dell'800 e del '900. Dopo la guerra, il direttore Francesco Arcangeli impresse grande impulso al museo, che arrivò a raccogliere oltre 2000 opere. Lo spazio non fu più sufficiente e si dovette pensare a qualcosa di nuovo.
Nel 1975 venne inaugurato l'edificio della Galleria Comunale d'Arte Moderna nel quartiere fieristico. Lì vennero trasferite le collezioni del '900 e furono allestite tutte le mostre più importanti: Giorgio Morandi, la Metafisica, Giulio Paolini, Julian Schnabel, Gilbert & George, Anselm Kiefer. Tanto per citarne alcune...
Ma si sa, lo spazio non basta mai. Così, all'inizio degli anni '90 si fece strada l'idea di una nuova sede per l'arte contemporanea ancora più grande.
La scelta è ricaduta sull'Ex Forno del Pane. Dal 5 maggio è diventato la sede del MAMbo, il Museo d'Arte Moderna di Bologna.
Il complesso venne costruito all'inizio del XX secolo. Oggi non produce più il pane, ma servirà ugualmente a sfamare i bolognesi. Perlomeno, quelli affamati d'arte e cultura.

Su Artdreamguide puoi trovare informazioni sul MAMbo di Bologna.
Cos'è il "ritratto"?
La copia di una persona, di un volto!
Nell'antichità gli strumenti per creare un ritratto erano la pittura e la scultura. Nell'800 si è aggiunta la fotografia.
Nel '900 è arrivata l'arte moderna, che ha sconvolto tutti i canoni del ritratto tradizionale. Pensiamo ai ritratti espressionisti di Kirchner e Dix, alle teste cubiste di Picasso, ai fotoritratti futuristi di Bragaglia, ai ritratti suprematisti di Malevich, ai ritratti dadaisti di Picabia, ecc.
Oggigiorno fare un ritratto può significare cose molto diverse tra loro: sottolineare caratteristiche particolari del soggetto, mettere in evidenza il rapporto del soggetto con l'ambiente circostante, rivelare proprietà del mezzo con cui si realizza il ritratto, e molto altro ancora. Sotto questo profilo sembra proprio che la fotografia possa offrire una gamma sconfinata di opportunità. Anche produrre replicanti modificati di persone reali.
Fino al 17 giugno è aperta al centro Forma di Milano "Faccia a Faccia". Attraverso i lavori di artisti e fotografi contemporanei internazionali, la mostra sancisce la morte del ritratto fotografico tradizionale. Al suo posto sembra affermarsi una ritrattistica basata sull'illusione, l'ambiguità, l'iperrealismo fino all'artificio. Il segno di un'epoca in cui l'apparire vorrebbe contare più dell'essere.

Su Artdreamguide puoi trovare i dettagli sulla mostra.
Nel corso degli ultimi decenni il mercato dell'arte moderna e contemporanea si è ampliato come non mai. Vive i suoi alti e bassi, d'accordo. Ma lo fa come tutti gli altri mercati.
In generale, è aumentato il flusso complessivo di denaro. È aumentato il numero delle compravendite. È aumentato anche l'interesse dei media nei suoi confronti.
Nonostante questo, da parte di molti potenziali acquirenti-investitori esiste una certa titubanza a lasciarsi coinvolgere. Qualcosa li frena.
Una delle ragioni principali è il timore dei "falsi".
In risposta al problema si diffondono le certificazioni delle opere: le cosiddette "expertise". A tal scopo si formano comitati di esperti, nascono archivi, si redigono cataloghi ragionati.
Oggi, chi possiede opere firmate o attribuite a un determinato artista non può fare a meno dell'expertise, salvo il caso in cui l'opera sia ampiamente documentata.
In giro si vede un gran fervore di cataloghi ragionati in preparazione. E sia chiaro, anche quelli già pubblicati non possono considerarsi definitivi. Sono oggetto di continue revisioni.
Nel 2004, su Artdreamguide è apparso un elenco parziale di cataloghi ragionati in preparazione. Adesso ne presentiamo un secondo.

Consulta su Artdreamguide un nuovo elenco parziale di cataloghi ragionati in preparazione.
Art Basel è la più importante fiera dell'arte contemporanea al mondo. E il successo registrato dall'edizione dello scorso anno non è che l'ennesima conferma.
Dal 13 al 17 giugno si tiene la 38ª edizione. Le gallerie d'arte presenti sono circa 300, provenienti da ogni nazione e scelte con criteri estremamente severi.
Gironzolando per i vari stand è possibile avere un quadro fedele delle tendenze artistiche contemporanee. Ma al tempo stesso, capita di imbattersi in autentici capolavori dell'arte moderna.
A irrobustire il successo sono anche le sezioni di contorno. Le principali sono: "Art Statements", area dedicata alle personali di giovani artisti, "Art Unlimited", che propone progetti di grandi dimensioni, "Art Premiere", vetrina speciale per gallerie giovani. Novità di quest'anno saranno: "Art on Stage", performance teatrale di Rirkrit Tiravanija, "Art Institutions", incentrata sul rapporto arte-architettura, "Artist Records", dedicata ai supporti audio prodotti o concepiti dagli artisti.
Insomma, una full immersion da cui si torna a casa svuotati di energie, ma molto più ricchi.

Su Artdreamguide ti parliamo di Art|38|Basel.
Un italiano che desidera vedere grandi capolavori dell'arte moderna pensa prima di tutto a Parigi o a New York. E invece la soluzione è ben più a portata di mano. È proprio Basilea.
Basilea è un incredibile concentrato di istituzioni dedicate all'arte moderna e contemporanea: il Kunstmuseum, la Fondation Beyeler, il Museum Jean Tinguely. Per non parlare di tutti gli altri musei dai nomi impronunciabili.
Musei colmi di opere impressioniste, cubiste, espressioniste, astratte, surrealiste. E poi informale, espressionismo astratto, Pop Art, minimalismo, arte concettuale, neoespressionismo, e tutte le ultime correnti.
Come se non bastasse, da pochi anni si è aggiunta una nuova creatura. Si chiama Schaulager. È il polo espositivo della Emanuel Hoffmann-Stiftung.

Artdreamguide ti presenta i principali musei e centri espositivi di Basilea e circondario.
L'offerta alberghiera di Basilea è di ottimo livello. Gli hotel sono numerosi e accoglienti. Non particolarmente a buon mercato.
In quasi tutti i periodi dell'anno si riesce a trovare posto. Purtroppo, alcuni grandi eventi fieristici mettono a dura prova la ricettività della città. E Art Basel è uno di questi.
In casi simili bisogna essere pronti a cercare anche nei dintorni.

Per prenotare un hotel a Basilea o nelle sue vicinanze, visita la pagina Hotel a Basilea su Artdreamguide.
Il Ministero degli Affari Esteri non si occupa solo di politica. Tra le sue funzioni rientra anche la promozione di scambi culturali con l'estero. Per attuare questo programma sono stati creati gli Istituti Italiani di Cultura.
Gli Istituti Italiani di Cultura si trovano nei principali paesi del mondo. Hanno competenza territoriale e il loro obiettivo è quello di favorire e sviluppare i rapporti culturali tra l'Italia e la nazione in cui si trovano. Favoriscono scambi tra Enti, Istituzioni e uffici dei rispettivi Paesi. Organizzano manifestazioni culturali, come mostre, spettacoli e convegni. Forniscono informazioni su scuole e borse di studio in Italia. Svolgono attività didattica, come corsi di lingua italiana e seminari su tematiche settoriali. Gestiscono biblioteche e spazi espositivi.
Per la verità, i fondi a disposizione dei vari Istituti non sono rilevanti. Ciononostante, la mole delle attività svolte è notevole. È quindi un peccato che le iniziative più importanti non abbiano visibilità anche al di fuori della nazione in cui sono state organizzate.
Questa considerazione deve aver spinto il Ministero a trovare un sistema sovranazionale, transfrontaliero per far conoscere le buone idee. Una grande comunità virtuale, ad esempio... Come Second Life.

Artdreamguide ti illustra il progetto.
Immaginiamo di possedere una sorta di alter ego digitale. Un'entità che si muove in un mondo tridimensionale virtuale. Un "avatar", insomma!
L'avatar è un essere generato al computer, che vive in un mondo virtuale, compiendo le azioni che gli comandiamo noi via internet. Nello spazio in cui agisce, incontra altri esseri dello stesso tipo, tutti comandati da persone reali che possono vivere a grande distanza tra loro.
Di mondi virtuali, in cui troviamo avatar comandati da esseri umani veri, ne esistono oramai molti. Negli ultimi anni, però, uno si è affermato a tal punto da essere diventato un caso sociologico, e persino economico. Si chiama Second Life.
Second Life è un mondo cui si accede via internet. È costituito da estensioni di terra, mari, laghi e fiumi virtuali. Ad abitarlo è una popolazione di avatar, cui corrispondono persone reali come noi.
Ogni avatar ha un nome e un cognome. Assume le fattezze, il carattere e gli interessi voluti da colui che lo ha generato. Può comprare terreni, impiantare attività, acquistare merci, partecipare ad avvenimenti e manifestazioni. Può divertirsi, fare sport, amare altri avatar e persino sposarsi. Ma sempre su nostro comando
Su Second Life si paga con "Linden Dollar". Se si desidera, si possono convertire dollari USA veri in "Linden Dollar", in modo da disporre di un certo capitale. Ma il bello è che, se qualche avatar attraverso le sue attività su Second Life riesce ad accumulare un gruzzoletto di "Linden Dollar", li può convertire in dollari veri.
In molti hanno fiutato l'affare. E qualcuno sembra credere anche nelle potenzialità pubblicitarie del mezzo.

Per conoscerlo meglio, visita il sito Web di "Second Life".
- Lutti nell'arte contemporanea. Il 9 aprile 2007, è scomparso a New York l'artista americano Sol LeWitt. Aveva 79 anni. A pochi giorni di distanza, l'11 aprile, sempre a New York è morto Salvatore Scarpitta, famoso per le sue "automobili" e i suoi "quadri bendati".

- L'artista americano Julian Schnabel conferma le sue qualità in campo cinematografico Ha vinto, infatti, il premio come miglior regista al Festival di Cannes 2007 con il film Lo scafandro e la farfalla. Al suo attivo ha altri due film, tra cui Basquiat, del 1996.

- L'8 maggio scorso, Velocità d'automobile + luci del 1913 ha stabilito il record per Giacomo Balla. L'opera è stata venduta a 3 milioni e mezzo di dollari nel corso dell'asta di Sotheby's a New York. Il record assoluto della serata lo ha stabilito un acquerello di Paul Cézanne, venduto a 25,520,000 dollari. Altro recordman è stato Lyonel Feininger, che con Jesuiten III (1915) ha toccato la cifra strepitosa di 23,280,000 dollari.

- Sembrebbe di Gustav Klimt il ritratto di donna appartenente a un pellicciaio di Desio. Acquistato per poche lire da un prete che svuotava la soffitta della canonica, oggi potrebbe valere varie decine di milioni di euro. A sostenere l'autografia del grande pittore austriaco sono la critica d'arte Rossana Bossaglia e il professor Nello Balossino. Dopo aver svolto un accurato studio sul dipinto e averlo confrontato col Ritratto di Johanna Staude di Klimt, sono giunti alla conclusione che l'opera sarebbe della stessa mano. Anche la persona ritratta sarebbe la stessa.
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