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L'esordio di Edvard Munch come artista è di genere naturalista.
Munch inizialmente si richiama all'insegnamento del pittore Christian Krohg. Lavora per lungo tempo "en plein air" con Frits Thaulow, per cogliere la natura nelle sue sfumature più autentiche.
In alcuni casi dipinge delicati ritratti familiari di gusto intimista, come il Ritratto della sorella Inger (1884).
A partire dal 1885, grazie ad alcune borse di studio, Munch comincia a viaggiare.
Fondamentali i soggiorni parigini, nel corso dei quali ha modo di vedere dal vivo le opere di Manet e dei pittori impressionisti. In un secondo tempo, scopre quelle di Seurat, van Gogh, Toulouse-Lautrec, Gauguin e Degas, gli artisti che imprimeranno un segno profondo nella sua maturazione artistica.
È studiando le opere di questi ultimi e sperimentando le loro tecniche che Munch raggiunge uno suo stile personale. Questo linguaggio gli consente di tradurre in immagini il suo senso tragico della vita. È uno stato d'animo che l'artista ha sperimentato in prima persona, ma che trova corrispondenza anche nelle antiche leggende della sua terra e nella produzione letteraria scandinava del tempo (Ibsen, Strindberg). |
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Tra il 1885 e il 1886 Munch porta a termine Bambina malata, un doloroso omaggio alla sorella Sophie, morta in giovane età. Il dipinto fa discutere per l'imprecisione delle forme, ma impone Munch all'attenzione generale. I tratti frettolosi, sfumati, i ritocchi successivi, sono il risultato di un lacerante scavo nella memoria. Non vengono capiti dalla critica, che non si rende conto del loro valore evocativo, e che proprio per ciò parla di "imbrattatura". E tantomeno li capisce il pubblico.
Le opere successive sono improntate a una maggior serenità. Purtroppo, la morte del padre, avvenuta nel 1889, fa ripiombare Munch nell'angoscia e nel timore di ulteriori perdite. La pittura per l'artista si trasforma in un modo per reagire, uno strumento di salvezza dal tormento e dai ricordi.
Le opere tra il 1889 e il 1892 si caricano, così, di simboli e allusioni di intensa drammaticità. Il loro carattere le colloca, da un lato, nel clima secessionista del tempo. Dall'altro, però, preludono ai modi dell'espressionismo tedesco e nordico. |
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