Artisti. Net Art: recensioni e links a progetti di Net Art
Net Art.
Re:move
di Lia
Nei progetti di Net Art la cosa che in genere piace di più è poter interagire con il progetto, poter modificare lo strano oggetto che appare sul monitor.
Ma cos'è quell'oggetto con cui l'utente interagisce?
Non è un'entità reale. È un'entità virtuale. È un modello matematico creato dall'autore. È un complicato codice espresso attraverso un linguaggio informatico.
Quel codice stabilisce la forma e il funzionamento dell'oggetto. Determina anche lo spazio di manovra a disposizione dell'utente. Interagendo con l'oggetto è come se l'utente entrasse in rapporto con chi ha progettato il codice, ossia l'autore del progetto.
Per interagire in maniera consapevole l'utente dovrebbe, in teoria, conoscere le istruzioni per l'uso. E in effetti molti lavori ne sono dotati, anche se, così, viene a mancare un po' di suspance...
In mancanza delle istruzioni, invece, non c'è che provare, cercare di capire cosa fanno, come funzionano, a quali regole sembrano ubbidire.
Questo è quanto avviene in Re:move. L'autrice, l'austriaca Lia, lo ha concepito appositamente per il piacere e la sorpresa dell'utente.
Il lavoro consiste in dieci interfacce visive e sonore diverse, che si trasformano secondo schemi predeterminati. L'utente ha modo di intervenire, modificando le animazioni. E tutto senza avere la minima idea di come il dispositivo funzioni.
L'andamento programmato viene alterato dai click e dai movimenti del mouse. La dimensione della "necessità", garantita dal codice, si combina con quelle della "casualità" e dell' "arbitrio", introdotte dall'utente. Il Re:move è una sorta di luogo d'incontro tra il codice e l'utente. Un luogo di piacere e grande suggestione!
Attenzione: la seconda finestra che appare è un'aggiunta "impegnata" dell'artista, e non ha a che fare con il progetto di Net Art.
Per questo progetto, nel 2004 Lia è stata insignita del Prix Ars Electronica.