Mostre. Mostre di arte moderna e contemporanea, in Italia e nel mondo

Gli Espressionisti 1905-1920

5 ottobre 2002 - 2 febbraio 2003

Complesso del Vittoriano
Via San Pietro in Carcere - Fori Imperiali, Roma
Tel. 06-6780664
Orari: 9:30-19:30, ven-sab 9:30-23:30, dom 9:30-20:30

Forte di un rinnovato percorso espositivo, che ha consentito un ampliamento notevole degli spazi, il Complesso del Vittoriano presenta a Roma una mostra di alto livello dedicata all'Espressionismo. Che non è, come magari si crede, un unico movimento, ma un complesso di correnti, nate in Germania all'inizio del '900 in opposizione all'Impressionismo per poi dilagare in Europa in risposta al crollo degli ideali umanitari e al senso di disagio della civiltà del tempo. Con ripercussioni, oltre che nelle arti figurative, in letteratura, poesia, musica, teatro e cinema.

Il primo a nascere è il gruppo Die Brücke (Il Ponte), fondato a Dresda nel 1905 da alcuni studenti di architettura: Ernst Ludwig Kirchner, Fritz Bleyl, Erich Heckel e Karl Schmidt-Rottluff, a cui si uniscono, in seguito, Emil Nolde, Max Pechstein, Otto Müller. Il programma della Brücke è "lottare contro le forze al potere" e costruire un ponte tra passato e futuro. Un modo di operare che si riflette nello stile di vita degli artisti, teso a cogliere la verità profonda del mondo nella sua autenticità, anche quando è spiacevole e brutale. Dello stesso stampo è la loro arte: immediata, emotiva e senza ripensamenti, affidata a colori puri e violenti, senza sfumature. Un'arte soggettiva, che rinuncia al valore consolatorio della bellezza e trova riferimenti in van Gogh, Gauguin, Munch e nei pittori fauve, ma anche nel recupero della tradizione tedesca delle stampe popolari e nell'esaltazione dell'arte primitiva, considerata prototipo di un'arte vergine e non adulterata.
Nel 1911 nasce il gruppo Der Blaue Reiter (Il Cavaliere Azzurro) di Monaco, che vede tra i principali esponenti Kandinsky e Marc. Uno dei problemi più dibattuti nel loro Almanacco è quello del primitivismo, inteso, anche in questo caso, come il solo modo per l'artista di raggiungere ed esprimere la propria interiorità. La ricerca dei "Cavalieri azzurri" si indirizza tuttavia verso soluzioni meno aspre e drammatiche rispetto a quelle della Brücke. Si colora di naturalismo mistico in Marc e di spiritualismo in Kandinsky, per arrivare poi, con quest'ultimo, a un vero e proprio astrattismo lirico.

È interessante sottolineare, al di là degli stili e delle correnti, l'importanza sociale e culturale dell'Espressionismo, che è il prodotto più evidente della crisi profonda, che coinvolge la società borghese di inzio '900. Un disagio che si riflette nei corpi spigolosi e taglienti di Kirchner e nelle sue scene cittadine, nelle foreste e nei nudi di Müller, nei paesaggi di Pechstein o Heckel e anche nelle Improvvisazioni di Kandinsky, per trovare il suo epilogo nelle immagini di Dix, Beckmann e Grosz, che esprimono tutto l'orrore di una guerra, che ha smesso di essere (come sostenevano i futuristi) la "sola igiene del mondo" per mostrarsi in tutta la sua spietata realtà.

La mostra è curata da Magdalena Moller, direttrice del Brücke Museum di Berlino, e da Claudio Strinati, sovrintendente del Polo Museale di Roma. Ripercorre 15 anni di Espressionismo tedesco in 170 opere: dipinti, xilografie, incisioni, tempere, acquerelli, disegni e sculture, che provengono dai più importanti musei europei e americani.
Il percorso espositivo è strutturato dal punto di vista cronologico-geografico ed è suddiviso in sezioni dedicate rispettivamente a Die Brücke, la Nuova Associazione degli artisti monacesi, il Cavaliere Azzurro, gli espressionisti tedeschi, il Gruppo di novembre. Particolare attenzione viene dedicata alle sculture, realizzate, in legno intagliato o in bronzo, da Kirchner, Heckel, Schmidt-Rottluff, Marc e Macke. Un aspetto dell'Espressionismo ancora poco conosciuto.
Ad affiancare la mostra, il convegno "L'Espressionismo e noi", curato dal germanista Paolo Chiarini, che avrà luogo in novembre.

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-  Wassily Kandinsky: cenni sulla vita, l'attività artistica e le opere.
-  Franz Marc: cenni sulla vita, l'attività artistica e le opere.


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