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La mostra, che trae spunto dalla Collezione di Oscar Ghez, conservata al Museo del Petit Palais di Ginevra, illustra, in un centinaio di opere, un secolo di arte figurativa, da Caillebotte a Picasso passando per una folta schiera di artisti che, come Corot, Renoir, Manet, Fantin-Latour, Denis, Chagall, de Chirico, hanno sollecitato l'interesse del collezionista.
Si parte con l'Impressionismo, anticipato dalle opere di Corot, che aveva già mostrato un grande interesse per la pittura di paesaggio e una notevole sensibilità cromatica e luministica. Ma le correnti coinvolte sono quelle che hanno fatto la storia dell'arte a cavallo tra '800 e '900: Neoimpressionismo, Nabis, Fauvisme, Cubismo, Ecole de Paris, Surrealismo e Classicismo.
La collezione raccolta da Ghez, che fu un grande estimatore dei neoimpressionisti, dei nabis e dei fauves, allora poco apprezzati da musei e privati, riunisce assieme opere di alto livello qualitativo, ma anche lavori minori. Un fatto che invita a riflettere sul concetto di pittura decorativa e sulla sua importanza in ambito francese. La presenza al suo interno di numerose artiste donne, da Marie Bracquemond a Susan Valadon, si presta anche a un'ulteriore considerazione, quella sulla presenza femminile nell'arte, quasi inesistente fino all'impressionismo.
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