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Nell'ottica di un crescente coinvolgimento nel campo dell'arte contemporanea, la Fondazione Cassa di Risparmio di Bologna apre la sede di San Giorgio in Poggiale a una rassegna sull'arte internazionale dagli anni '70 a oggi.
L'idea di fondo è che l'arte sia " maestra di vita", sappia cogliere e raccontare, ma anche anticipare, ciò che sta succedendo nel mondo.
Se il dopoguerra ha trovato conferme nell'esperienza sofferta dell'Informale e il mondo dei consumi nella Pop Art, dopo la parentesi fredda e razionale dell'Arte Concettuale, più legata all'aspetto teoretico che alla "produzione oggettuale", molti artisti hanno risposto alle sollecitazioni del mondo esteriore con un ritorno alla figurazione. Segno che il momento dell'analisi era passato e che il gusto del pubblico stava cambiando.
Superato il momento dell'impegno ideologico, si è aperta la parentesi del Postmoderno, caratterizzata dalla mancanza di uno stile ben definito, dalla ripresa della figurazione, dell'uso del colore e dei materiali artistici tradizionali.
Come insegna la Transavanguardia, si può prendere un po' ovunque e dare vita anche così a qualcosa di nuovo, esuberante e vitale.
Gli artisti in mostra, tutti di notevole livello, appartengono all'area europea e statunitense. Si tratta di Donald Baechler, Ross Bleckner, James Brown, Sandro Chia, Francesco Clemente, Eric Fischl, Alex Katz, Milan Kunc, Aldo Mondino, David Salle, Salvo e Philip Taaffe.
Non fanno parte della stessa corrente, differiscono per stili e tematiche, ma hanno in comune il ritorno alla pittura, al "fare" arte. Un modo di operare che ha sicuramente perso il suo primato, ma, nonostante un pensiero diffuso, non è certo scomparso.
La pittura non è morta, si è soltanto assopita, lasciando la ribalta, volta per volta, all'happening, al minimalismo e alle diverse espressioni dell'arte concettuale. Per poi tornare sotto l'attenzione di tutti con un linguaggio nuovo e nuove suggestioni. In un ciclo continuo dove niente muore e tutto si trasforma, dove la successione dei contrari è la legge che domina il divenire. Lo diceva Eraclito nel 500 a.C. e le sue parole mostrano tutt'oggi la loro validità, anche se si assiste a una sempre maggior accelerazione del fenomeno.
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Le opere esposte a San Giorgio in Poggiale sono successive agli anni '70. Molte sono inedite, alcune sono state create appositamente per questa mostra. Qualche lavoro fa parte delle recenti acquisizioni della Fondazione Cassa di Risparmio di Bologna, che, oltre a farsi promotrice di importanti avvenimenti culturali, ha deciso di incrementare il proprio patrimonio artistico in direzione contemporanea.
La mostra è curata da Vittoria Coen, direttore artistico delle Collezioni d'arte e storia della Fondazione Carisbo. |
