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Come sicuramente già sanno i nostri lettori, il Museum of Modern Art (MoMA) di New York ha lasciato da circa due anni la vecchia sede e si è trasferito a Queens, dove dovrebbe restare fino al 2005. Il tempo necessario per una ristrutturazione e un ampliamento degli spazi museali secondo i progetti dell'architetto giapponese Yoshio Taniguchi.
La sede provvisoria si trova in un'ex fabbrica di Long Island City, un quartiere industriale che si affaccia sull'East River. Gli spazi sono grandi, ma non sono sufficientemente capienti per ospitare l'ingente collezione museale e le esposizioni temporanee. Questo è il motivo per cui, fino a settembre, gli appassionati d'arte hanno una splendida opportunità: recarsi a Berlino a vedere 200 capolavori del MoMA, dall'impressionismo all'arte contemporanea. Opere non da poco, dato che tra queste sono compresi lavori di van Gogh (The Starry Night, 1889), Klimt (Hope II, 1907-08), Cézanne, Monet (Water Lilies, 1920 ca), Matisse (The Dance, 1909), Picasso (Three Musicians, 1921), Modigliani (Reclining Nude, 1919 ca), Dalí (The Persistence of Memory, 1931), Hopper (Gas, 1940), Pollock (Full Fathom Five, 1947), Johns (Map, 1961), Warhol, Lichtenstein (Drowning Girl, 1963) ecc. |
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La mostra è allestita alla Neue Nationalgalerie di Berlino, uno splendido edificio, costruito sul finire degli anni '60 in base ai progetti dell'architetto tedesco Mies van der Rohe. Una figura di spicco dell'architettura internazionale, che dal 1930 al 1933 fu direttore del Bauhaus e, nel 1938, si trasferì in America. Un Paese dove lavorò moltissimo e ottenne anche l'onore di una grande mostra, tra l'altro, proprio al MoMA (1947). Un museo, che, nelle intenzioni del suo primo direttore, il famoso Alfred H. Barr Jr, avrebbe anche dovuto progettare!
A 75 anni dalla fondazione del MoMA, il sogno di Barr è diventato realtà e i capolavori del museo newyorchese sono ospitati, sia pure temporaneamente, in un edificio di Mies van der Rohe...
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