Mostre di arte moderna e contemporanea
Degas classico e moderno
1 ottobre 2004 - 6 febbraio 2005
Complesso del Vittoriano
Via San Pietro in Carcere - Fori Imperiali, Roma
Info. 06-6780664
Orari: lun-gio 9:30-19:30, ven-sab 9:30-23:30, dom 9:30-20:30
Grazie a prestiti eccezionali, provenienti dai maggiori musei internazionali, il Complesso del Vittoriano è riuscito ad allestire una mostra senza precedenti su Edgar Degas, mettendo in luce le sue doti di pittore e scultore, ma anche di fotografo, disegnatore e incisore, nonché instancabile sperimentatore di tecniche e materiali. Un artista al tempo stesso "classico e moderno", che ha subito il fascino degli antichi maestri, ma ha legato la sua attività alla realtà contemporanea, di cui è stato un testimone attento e partecipe.
Degas amava raffigurare uomini e donne, gruppi familiari e soprattutto gli amici. Gli piacevano il teatro, i balletti, le corse dei cavalli. Era ossessionato dal movimento e dalla posizione dei corpi, dai gesti femminili di ogni giorno, che ha saputo rendere con grande naturalezza. Una naturalezza che contrasta col suo modo di lavorare, fatto di schizzi e fotografie, di studi attenti e rielaborazioni continue.
Anche le sue sculture in cera erano soltanto uno strumento di studio. Gli servivano come modelli per le sue composizioni. Per "dare ai dipinti e ai disegni maggiore espressione, più ardore e vitalità".
Non aveva mai voluto fonderle in bronzo per non lasciare dietro di sé qualcosa di incompiuto, di imperfetto. Furono i suoi eredi, dopo averne selezionate 73, a farle fondere. E il Museu de Arte di San Paolo del Brasile, mostrando in questo un'eccezionale lungimiranza, nel 1951 ne acquistò una serie completa, visibile in questa mostra. Ne fa parte anche una scultura straordinaria per tema e innovazione materica, La piccola ballerina di 14 anni del 1879-81, in cera, tessuto e crine. Un'opera che all'epoca venne considerata volgare perché troppo lontana dal gusto imperante.
Le opere esposte al Vittoriano sono più di 170: olii, pastelli, disegni, sculture, fotografie. Ci raccontano il mondo di Edgar Degas, quello che il suo occhio d'artista ha visto e saputo raccontare: ballerine e musicisti, donne a teatro o alla toeletta, cavalli, fantini, umili stiratrici, paesaggi. Lavori questi ultimi, che non nascono "en plein air", come quelli degli amici impressionisti, ma nel chiuso dell'atelier. Sono "stati dell'occhio", ricordi che affiorano dalla memoria, lavoro d'immaginazione.
Tra i molti capolavori a olio, l'Autoritratto del 1855, ancora legato a modelli classici, Donna seduta accanto a un vaso di fiori (Madame Valpinçon) del 1865, la Classe di danza del 1873, Ballerine in rosa e verde del 1890.
Non sono da meno gli splendidi pastelli e i disegni, da cui affiora tutta la maestria di Degas nel rendere il movimento dei corpi e i sentimenti dell'anima.
La mostra si avvale di un Comitato Scientifico di prim'ordine, coordinato da Maria Teresa Benedetti e composto da Ann Dumas, Diane Kelder, Jean Leymarie, Gioia Mori.