Mostre di arte moderna e contemporanea

Gli impressionisti e la neve.
La Francia e l'Europa

27 novembre 2004 - 15 maggio 2005

Società Promotrice delle Belle Arti
Viale Balsamo Crivelli 11, Torino
Info. 0438-21306
Orari: lun-gio e dom 9-19, ven-sab 9-21, 1 genn 12-21, 24-25-31 dic chiuso

Anticipando i giochi olimpici invernali, attesi a Torino per il 2006, la Società Promotrice delle Belle Arti, appena restaurata, propone una mostra che ha per oggetto la neve. Un tema che ha affascinato molti artisti europei del XIX secolo e, soprattutto, gli impressionisti.

La rassegna si divide in due parti, una dedicata alla Francia e l'altra al resto d'Europa.

Protagonista principale della sezione francese è Claude Monet, che, affascinato dallo scorrere del tempo e delle stagioni, ha realizzato nella sua carriera straordinari paesaggi invernali, dai "disgeli" a Vétheuil, Lavacourt e Giverny alle vedute del Monte Kolsaas, in Norvegia. Ad aprire i "giochi", è però Courbet, cui si devono alcuni capolavori di realismo pittorico, che raccontano la vita dei boschi.
Accanto a questi grandi maestri della pittura francese, figurano tutti i principali interpreti della stagione impressionista, Pissarro, Sisley, Caillebotte, Guillaumin ecc. Ma anche Gauguin, Bernard e van Gogh, che sporadicamente hanno trattato questo tema.
La mostra offre la possibilità di vedere anche l'unico paesaggio innevato di Manet, che non era un impressionista, ma fu un punto di riferimento importante per tutti questi pittori.
Il quadro, che arriva dal National Museums & Gallery of Wales, si intitola Petit-Montrouge, effetto di neve e risale al 1870.

L'altra parte della rassegna, aperta al resto d'Europa, comprende circa 100 opere ed è suddivisa in 8 sottosezioni, dedicate rispettivamente a Scandinavia, Russia, Est Europa, Paesi Bassi, Gran Bretagna, Germania, Svizzera e Italia.
In mostra, opere di artisti già noti, ma anche di personaggi poco conosciuti al di fuori del loro territorio di origine, che hanno condiviso con gli impressionisti l'amore per la natura e la pittura "en plein air". Autori che hanno variamente interpretato la neve alla luce della propria sensibilità e creatività con risultati diversi, ma ugualmente affascinanti.
Tra i capolavori, la Notte bianca (1901) di Edvard Munch e le straordinarie immagini delle Alpi di Giovanni Segantini (Primavera sulle Alpi) e Giovanni Giacometti (Raccolta del fieno), entrambe del 1897. Accanto a loro, molte altre sorprese... e, se saremo fortunati, anche un Parco del Valentino imbiancato dalla neve.

La mostra è curata da Marco Goldin, che, in passato, è stato artefice delle grandi mostre di Treviso e ora è attivo a Brescia, occupato nel progetto quadriennale "Lo splendore dell'Arte".

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