Mostre di arte moderna e contemporanea

De Nittis. A Léontine

1 febbraio - 30 maggio 2004

Villa Vecelli Cavriani
Via Caterina Bon Brenzoni 7, Mozzecane (Vr)
Tel. 045-6340799
Orari: 9:30-12:30, 15:30-19, sab-dom 10-19, lunedì chiuso

È dedicata a Giuseppe De  Nittis, ma soprattutto a sua moglie Léontine, musa ispiratrice di tante tele, la mostra aperta a Villa Vecelli Cavriani, una delle ultime ville venete a essere riaperte al pubblico nel 2000.

Nato a Barletta nel 1846, dopo essersi avvicinato alla pittura dei macchiaioli, De Nittis, trovò successo e amore a Parigi, dove soggiornò più volte a partire dal 1867. Il viaggio nella capitale francese, all'epoca al vertice del mondo artistico, era d'obbligo se si voleva diventare qualcuno. L'Italia era ancora molto indietro. C'erano poche occasioni per mostrare le proprie opere e pochi mercanti.
Parigi era la città dei Salon e delle mostre d'arte e viveva un momento di grande fermento artistico e culturale. Con i suoi paesaggi e le sue scene di costume De Nittis attirò ben presto l'attenzione di Goupil, uno dei principali mercanti parigini, e le sue opere entrarono nelle case di molti collezionisti.
Oltre a partecipare ai Salon, strettamente legati a un'arte di tipo accademico, De Nittis fu uno dei protagonisti della mitica mostra del 1874 presso lo studio fotografico Nadar. Accanto alle sue tele si potevano vedere quelle di altri giovani pittori, gli impressionisti.
Da loro prese l'interesse per la pittura "en plein air" e per le tematiche connesse alla vita moderna, ma restò sempre un po' legato ai modi accademici.

Léontine, che diventò sua moglie era una donna raffinata, che amava il lusso e la moda. Grazie a lei, De Nittis diventò un interprete attento e aggiornato della bellezza e dell'eleganza femminile.
L'evoluzione del costume e dei capi d'abbigliamento viene analizzata da questa mostra attraverso l'opera di De Nittis e di altri grandi pittori italiani di fine '800: Antonio Mancini, Tranquillo Cremona, Leonardo Bazzaro, Angelo Dall'Oca Bianca, Napoleone Nani, Amos Cassioli e, soprattutto, Giovanni Boldini e Federico Zandomeneghi, che, come De Nittis ebbero grande successo a Parigi.
Accanto ai loro lavori sono esposti anche alcuni abiti provenienti dalla Galleria del Costume di Palazzo Pitti e illustrazioni tratte da "Il Corriere delle Dame", versione italiana del "Journal des Demoiselles", un periodico d'epoca, che indicava le tendenze della moda parigina.
Preziosi oggetti d'antiquariato completano il percorso ricostruendo l'atmosfera del passato.

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