Mostre di arte moderna e contemporanea

Anni Cinquanta. La nascita della creatività italiana

4 marzo - 11 settembre 2005

Palazzo Reale
Piazzetta Reale 12, Milano
Tel. 02-86461394
Orari: 9:30-23, lunedì chiuso

La fine della guerra lasciò l'Italia ferita, distrutta, ma segnò anche l'inizio di un'epoca di grandi cambiamenti, sociali, economici, artistici, culturali.
Il coraggio di ripartire da zero, l'iniziativa dei singoli, la creatività furono le molle che permisero a un Paese, fino ad allora fondamentalmente agricolo, di trasformarsi in una potenza industriale di primo livello, in grado di competere con gli altri Stati d'Europa e del mondo.

Questo periodo così importante della nostra storia, che va dalle elezioni del 1948 alle Olimpiadi di Roma del 1960, viene celebrato con una grande mostra a Palazzo Reale.
La rassegna, che si articola su uno spazio di oltre 3.000 mq e trova posto anche all'esterno, in Piazzetta Reale, prende in esame diversi aspetti della realtà italiana dell'epoca: economia, politica, editoria, sport, architettura, design, grafica, cinema, televisione, moda, fotografia, arte. Settori spesso lontani tra loro, ma tutti, ugualmente, attraversati da una feconda energia creativa, capace di dare vita a un fenomeno unico, irripetibile, il "miracolo economico italiano".

L'allestimento scenografico di Alberto Marangoni ci porta indietro nel tempo, ci racconta la storia degli Anni Cinquanta attraverso immagini di cronaca, suoni e oggetti. Spiccano tra tutti, per il loro valore simbolico ed evocativo, le biciclette di Coppi e Bartali, i cimeli della spedizione italiana sul K2, i primi elettrodomestici, la Fiat 500, la Vespa e la Lambretta. Oggetti che ci hanno fatto sognare o ci hanno accompagnato nella vita di tutti i giorni.

Il viaggio continua nelle altre sezioni della mostra, dove oltre 700 opere, tra dipinti, sculture, documenti, fotografie, filmati, abiti e oggetti di design, ci rimandano un quadro fedele di quel periodo. Un'epoca straordinaria, caratterizzata da un grande interesse per la sperimentazione di tecniche e materiali. Una vera e propria "età dell'oro", che ha visto la nascita del design diffuso, del prêt-à-porter, del cinema d'autore, di molti movimenti artistici, di una grafica modernissima.

Come è stato possibile tutto questo? Come mai nessuno pensa di poter rivivere un periodo così fertile e carico di promesse?
Allora c'erano imprenditori "illuminati" capaci di rischiare, e c'erano professionisti e artisti di grande levatura, capaci di dare vita a uno stile italiano di successo internazionale. Basti pensare ad Albini, BBPR, Figini, Pollini, Michelucci, Gregotti, Gio Ponti, Gardella, Marco Zanuso, i fratelli Castiglioni, Bruno Munari per architettura e design, Albe Steiner, Max Huber, Franco Grignani e Armando Testa per la grafica, Emilio Pucci e Roberto Capucci per la moda, Visconti, Fellini, De Sica, Antonioni e Rossellini per il cinema, Fontana, Burri, Capogrossi, Afro, Rotella, Piero Manzoni, Castellani, Marino Marini, Guttuso, Morlotti e Vedova per l'arte, Giacomelli, Mulas, De Biasi, Berengo Gardin e Roiter per la fotografia.
Oggi, sfortunatamente, non ci sono più le condizioni di fondo che hanno reso possibile quel cambiamento. Non si investe in ricerca, non si dà spazio alla creatività, si tagliano le gambe all'economia.
Per essere competitivi, per avere successo, bisogna guardare avanti, essere innovativi. Questo insegna il passato. Questo dovremmo tornare a fare in un momento così difficile come l'attuale...

Il progetto della mostra si deve a Guido Aghina e Alberto Marangoni, ma molti sono i curatori che sono intervenuti nelle diverse sezioni di questa rassegna. Ne citiamo alcuni, quelli più vicini ai settori di nostra competenza: Giampiero Bosoni per architettura e design, Mario Piazza per la grafica, Paolo Mereghetti per il cinema, Enrica Morini per la moda, Cesare Colombo per la fotografia, Claudia Gian Ferrari per l'arte.

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