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Riprende, dopo quasi 10 anni, la Biennale di Scultura di Gubbio, che dal 1956 al 1996 ha visto all'opera tutti i più importanti scultori italiani.
A dirigerla è il critico Giorgio Bonomi, che ha curato le edizioni del 1992 e del 1994.
L'idea di Bonomi è quella di ripercorrere la storia della Biennale e dare vita a una sorta di Museo della Scultura italiana del dopoguerra, al chiuso e all'aperto. Gli spazi sono quelli di Palazzo Ducale, del Palazzo dei Consoli e del Parco Ranghiasci.
In mostra ci saranno sia opere di proprietà comunale (Leoncillo, Arnaldo Pomodoro, Franchina, Alviani, Castellani, Caruso ecc), sia opere donate o prestate dagli artisti che in passato hanno esposto a Gubbio.
Al piano terreno di Palazzo Ducale sono esposte le opere di Edgardo Abbozzo, Aldo Ajò, Getulio Alviani, Giorgio Antinori, Mirella Bentivoglio, Valentino Biagioli, Pedro Boy, Nino Caruso, Enrico Castellani, Elio Cerbella, Giorgio Facchini, Nino Franchina, Lorenzo Guerrini, Nedda Guidi, Leoncillo Leonardi, Colombo Manuelli, Arnaldo Pomodoro, Carlo Ramous, Sol LeWitt, Francesco Somaini, Ettore Sottsass, Alessio Tasca, Valeriano Trubbiani, Carlo Zauli.
Gli Arconi del Palazzo dei Consoli ospitano i lavori di Giovanni Albanese, Sauro Cardinali, Nicola Carrino, Mirta Carroli, Giuseppe "Pino" Castagna, Ulrich Egger, Antonio Ievolella, Carlo Lorenzetti, Luigi Mainolfi, Paola Pezzi, Mauro Sambo, Pino Spagnulo, Nello Teodori, Giuseppe Uncini, Nanni Valentini. |
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All'interno del Parco Ranghiasci si possono ammirare le sculture di Toni Bellucci, Chiara Boniardi, Alessandra Bonoli, Lucilla Catania, Paul Klerr, Igino Legnaghi, Teodosio Magnoni, Eliseo Mattiacci, Graziano Pompili. Ad esse si aggiungeranno, a settembre, le opere di Nicola Carrino e Mauro Staccioli, attualmente in fase di realizzazione.
Terminata la manifestazione, le opere resteranno qui. È, infatti, prevista la trasformazione di questo spazio verde in un "parco di sculture all'aperto".
La Biennale avrà un proseguimento nel 2006 con mostre temporanee di grandi maestri e artisti emergenti e con una nuova sezione dedicata alle Accademie di Belle Arti italiane e straniere. |