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Art of the World è un'associazione non profit che, dal 1995, promuove i principi sanciti dalla Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo utilizzando il linguaggio universale dell'arte.
Questa mostra, pensata per ricordare il decimo anniversario della Dichiarazione di Pechino, è dedicata al tema del femminile nella contemporaneità.
Gli artisti che partecipano sono sia uomini che donne e arrivano da diverse parti del mondo. Questo permette di affrontare l'argomento da diversi punti di vista e di tener conto di variabili legate al sesso, alla religione, alla cultura, alla tradizione, alla provenienza geografica.
Ciò che più conta, infatti, è mostrare la donna nella sua dimensione sociale e politica, nel suo essere portatrice di valori e tradizioni. Capire cosa voglia dire essere donna nel mondo d'oggi, un mondo che offre diverse prospettive a seconda del luogo in cui uno nasce e cresce. Capire cosa si può e si deve fare per cambiare le cose e dare finalmente alle donne tutta la libertà e la dignità che hanno diritto di pretendere.
La schiavitù, e quella delle donne spesso lo è, può avere diverse facce, quelle della povertà, dell'ignoranza, dell'oppressione, della solitudine, della paura. Ma anche il volto più nascosto delle pressioni familiari, professionali, sociali e mediatiche. Esiste poi una realtà biologica, una legge di natura, che è la stessa ovunque, al Nord, al Sud, all'Est e all'Ovest, che impone a tutte le donne, se vogliono essere madri, una scelta che può essere in contrasto o limitare la realizzazione di sé. Per alcune questo può essere un problema, per altre no. Molto dipende dal carattere e dalle possibilità.
Non esiste un modello valido per tutti e per ogni posto. Uguaglianza non vuol dire uniformità. Ognuno deve trovare la maniera di esprimersi nel modo che ritiene più congeniale, nel rispetto di se stesso e di chi gli sta attorno. E questo vale per tutti, uomini e donne.
In ognuno di noi c'è qualcosa di maschile e di femminile, di Yin e di Yang, che ci fa essere così come siamo, unici, irripetibili e per questo importanti.
Nell'ultimo secolo si è fatto molto, si può fare di più.
Gli artisti in mostra sono Marina Abramovic, Ghada Amer, Dimitrios G. Antonitsis, Olivier Blanckart, Stefano Boccalini, Berlinde De Bruyckere, Daniela De Lorenzo, Paola Di Bello, Elisabetta Di Maggio, Wang Du, Sylvie Fleury, Katharina Fritsch, Nan Goldin, Jitka Hanzlovà, Kimsooja, Jannis Kounellis, Zilla Leutenegger, Liza Lou, Marcello Maloberti, Margherita Manzelli, Andrea Marescalchi, Yan Pei-Ming, Tracey Moffatt, Liliana Moro, Shirin Neshat, Chris Ofili, Charlemagne Palestine, Yinka Shonibare, Grazia Toderi, Barthélémy Toguo, Kara Walker, Chen Zhen. Molti di loro sono giovanissimi, altri sono nati dopo la seconda metà del XX secolo.
Le opere, che arrivano da prestigiose collezioni europee pubbliche e private, o dagli stessi artisti, sono di diverso genere. Troviamo, infatti, dipinti, sculture, fotografie e video-installazioni.
"Donna Donne", curata da Adelina von Fürstenberg, fondatrice e presidente di Art For The World, è una mostra itinerante. Dopo Firenze, sarà esposta a Bruxelles (Palais des Beaux Arts e Tour & Taxis) e a San Paolo (Sesc Pompeia).
La mostra è accompagnata dal "Festival dei popoli", una rassegna di film e documentari, che affrontano le grandi tematiche del "femminile".
"Donna Donne" ha un sito web, www.donnadonnepalazzostrozzi.it, dove si possono vedere le opere in mostra.
Anche chi vuole sapere qualcosa di più su Art For The World e sui suoi progetti, può consultare Internet e vedere il sito dell'associazione. |
