Mostre di arte moderna e contemporanea

Buzzati racconta. Storie disegnate e dipinte

15 novembre 2006 - 11 febbraio 2007

Rotonda della Besana
Via Besana, Milano
Tel. 02-875672
Orari: 9:30-17:30, gio 9:30-22:30, lunedì chiuso

Nel 1967, cinque anni prima della sua scomparsa, Buzzati (1906-1972) parlava di sé come di un "un pittore il quale, per hobby... (aveva) fatto anche lo scrittore e il giornalista". Una dichiarazione che stravolge le normali considerazioni critiche sui suoi lavori. Generalmente, infatti, si tende a privilegiare la sua produzione letteraria a scapito di quella visiva.
A sciogliere le perplessità e a dare un senso a quelle affermazioni è lo stesso Buzzati, che conclude il suo intervento sostenendo che, per lui, "dipingere e scrivere sono in fondo la stessa cosa". Lo scopo, infatti, è sempre lo stesso, "quello di raccontare delle storie".

Che i suoi romanzi e i suoi racconti siano straordinari è difficile da negare, ora però si ha la possibilità di vedere anche la parte meno conosciuta della sua attività, che è contrassegnata fin dall'inizio dall'incontro tra parola e immagine.
Calzano quindi a pennello le parole di Vittorio Sgarbi, Assessore alla Cultura di Milano, secondo cui Buzzati sembra "avere attive due mani, una per scrivere e una per dipingere" e usi la seconda come "lo strumento da cui fa uscire i sogni e le visioni per i quali la letteratura è insufficiente e con cui la letteratura si integra e si spiega".

La mostra, ideata per celebrare il centenario di nascita dell'autore, che è di Belluno ma ha vissuto la maggior parte della vita a Milano, segue un andamento cronologico, ma si concentra su una delle opere più interessanti di Buzzati, che rappresenta un po' la summa di tutto il suo lavoro. Parliamo, ovviamente, del Poema a fumetti, pubblicato da Mondadori nel 1969, che si caratterizza per la presenza di numerosi richiami alla storia dell'arte (Pop Art, Surrealismo, Friedrich, Dalí, Bellmer), al cinema, al fumetto, alla fotografia, e anche a se stesso, in un raffinato gioco di citazioni.
Del "Poema", che è generalmente considerato il primo fumetto d'autore italiano, sono esposti schizzi, disegni preparatori e tavole originali. Questi lavori sono affiancati dalle immagini fotografiche dei "modelli" usati dall'artista e dalle opere di altri autori, che hanno offerto a Buzzati lo spunto per la realizzazione di alcune tavole.
Tra questi, va ricompreso lo stesso artista, che ha usato come fonte d'ispirazione diversi suoi dipinti. I temi affrontati nel Poema a fumetti, infatti, sono i medesimi che attraversano tutta la sua produzione: "sogni, ossessioni, domande sulla vita, la morte, l'amore, il sesso".

Attorno a questo nucleo di opere, posto concretamente al centro dell'esposizione, ruotano altri lavori significativi (dipinti, schizzi, disegni, illustrazioni, bozzetti e figurini per il teatro), che Buzzati ha realizzato nel corso della sua vita.
Quello che emerge è un mondo fantastico, ironico e surreale, che mostra sorprendenti affinità coi suoi racconti. Molti lavori, tra l'altro, sono accompagnati proprio da scritte e didascalie, che trasformano le sue opere pittoriche in vere e proprie "cronache figurate".
Tra le opere più interessanti e complete, ricordiamo le illustrazioni de La famosa invasione degli orsi in Sicilia (1945), che Buzzati realizza per le nipotine prima che questa favola sia pubblicata a puntate sul "Corriere dei piccoli" e poi riunita in volume da Rizzoli, e I miracoli di Val Morel (1970), una serie di dipinti, corredati da didascalie, che rappresentano un'altra dimostrazione di quanto quanto sia felice l'incontro tra parola e immagine nella produzione artistica di questo autore.
Molti sono comunque i lavori degni d'attenzione. Sono quelli capaci di invitare al sogno, incantare, ma anche inquietare e provocare, L'ironia, infatti, è un'arma a doppio taglio, capace di far sorridere delle cose più atroci.

Le mostra è curata da Maria Teresa Ferrari, che, negli ultimi anni, ha promosso diverse mostre sull'opera di Buzzati.
L'evento è accompagnato da numerose manifestazioni di contorno, che aiutano a conoscere la complessa figura di questo autore, che è stato uno dei più apprezzati scrittori del '900, ma anche reporter, inviato, elzevirista e cronista d'arte per il "Corriere della Sera" e, ovviamente, pittore.

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