Mostre di arte moderna e contemporanea
Life. I grandi fotografi
20 aprile - 3 settembre 2006
Forma - Centro Internazionale di Fotografia
Piazza Tito Lucrezio Caro 1, Milano
Tel. 02-58118067
Orari: 11-21, gio 11-23, lunedì chiuso
FORMA, il Centro Internazionale di Fotografia, nato lo scorso anno grazie a Fondazione Corriere della Sera, Contrasto e ATM, è ormai nel pieno della sua attività. Oltre a realizzare splendide mostre, organizza conferenze e incontri con grandi fotografi e ha un bar e un ristorante dove la gente può incontrarsi e parlare di fotografia anche fuori dagli orari di apertura degli spazi espositivi.
La nuova rassegna, aperta fino a settembre, è un omaggio al talento e al coraggio dei fotografi di "Life", una delle più prestigiose riviste americane. Quella che, coi suoi servizi, ha inventato un nuovo modo di raccontare la realtà e ha reso celebre la professione di fotoreporter.
Prima della nascita di "Life", avvenuta nel 1936, i fatti di cronaca e attualità venivano trasmessi attraverso testi scritti o per radio. Furono le immagini di Alfred Eisenstaedt, Josph Goebbels e altri fotografi dello stesso stampo a convincere i redattori che stavano dando vita a questa rivista che si potevano raccontavano storie presentando soltanto documenti visivi.
Il motto dei fotografi di "Life", pubblicato sul primo numero della rivista di Henry Luce, era "vedere la vita, vedere il mondo". Essere sul posto e testimoniare la verità.
Molti di loro hanno seguito da inviati la Seconda guerra mondiale e il Vietnam rischiando la pelle per raccontare quello che stava accadendo. Altri hanno scelto di riportare storie più legate alla cronaca o ai grandi eventi. Tutti hanno seguito il consiglio di Robert Capa, secondo cui non si può fare un buon lavoro se non si è abbastanza vicini.
Un'altra caratteristica dei fotografi di "Life" è il senso dello stile, che, spesso trasforma le immagini documentarie dei più dotati in vere e proprie opere d'arte. Il loro scopo, comunque, come dice Loengard, non è realizzare delle belle foto, quanto dare vita a immagini suggestive e indimenticabili. Ed è proprio questa loro capacità di sorprendere, che, a distanza di anni, rende queste fotografie ancora attuali, dei veri e propri classici.
La mostra, curata da Alessandra Mauro, racconta la nascita e l'evoluzione di questa rivista innovativa, che è diventata un modello per tante altre.
Le immagini selezionate sono 150 e sono tra le più celebri realizzate dai "fotografi di Life". Una definizione in cui si fanno rientrare sia i membri dello staff che i free-lance. Nomi prestigiosi come Alfred Eisenstaedt, Margaret Bourke-White, Andreas Feininger, Gordon Parks, W. Eugene Smith, Robert Capa, John Loengard.
Alcune di queste foto, selezionate per Forma dal gallerista newyorchese Howard Greenberg, sono preziosissimi "vintage", stampati tra gli anni '30 e '50 all'epoca della loro pubblicazione su "Life". Un fatto che trova conferma sul retro, dove si trova la scritta "Used in Life Magazine".
Di grande importanza sono anche i 4 "saggi fotografici", di Robert Capa, Margaret Bourke-White, Larry Burrows e W. Eugene Smith, veri e propri racconti per immagini. Grazie a questi autori straordinari si possono rivivere eventi drammatici come lo sbarco in Normandia (1944), la scoperta dei lager nazisti (1945) e la guerra in Vietnam (1965), oppure la giornata tipo di un'ostetrica americana (1951).
Altre sezioni della mostra sono dedicate ai ritratti di artisti (Marcel Duchamp, Pablo Picasso, Henri Matisse, Georgia O'Keeffe, Jackson Pollock) e personaggi famosi (Albert Einstein, Ghandi, i Beatles, Jacques Tati, Charles Chaplin, Ingrid Bergman, Katharine Hepburn, Steve McQueen), ai capi di stato (i Kennedy, Nixon) e alle ultime pagine della rivista "Life", che contenevano immagini inedite e divertenti.
Le immagini vintage, esposte nella sezione "Used in Life Magazine", si possono vedere fino al 2 luglio. Le altre, ristampate dai negativi originali appositamente per la mostra, sono visibili fino a settembre e si possono anche acquistare. Il rapporto coi collezionisti, infatti, è uno degli scopi di FORMA, che vuole affrontare il mondo della fotografia a 360 gradi, mercato compreso.
La rassegna è accompagnata da due incontri di approfondimento sul ruolo che riveste oggi l'immagine fotografica. A intrattenere i partecipanti su questo tema saranno Elisabeth Biondi, photoeditor del "New Yorker" (20 aprile 2006) e Stephen Mayes, principale artefice dell'agenzia americana art+commerce (17-18 maggio 2006).