Mostre di arte moderna e contemporanea
Scultura internazionale ad Agliè 2006
11 giugno - 15 ottobre 2006
Castello di Agliè (To)
Tel. 011-248179
Orari: 9-19, lunedì chiuso
Per il suo quarto appuntamento biennale con la scultura internazionale, la Regione Piemonte ha scelto uno scenario d'eccezione, il Castello di Agliè, una splendida residenza sabauda che sorge sulle colline del Canavese, alle porte di Torino. Un posto bellissimo, che è diventato famoso per aver ospitato lo sceneggiato televisivo Elisa di Rivombrosa.
Le opere, tutte di grandi dimensioni, sono ospitate in alcune sale affacciate sul giardino barocco e, soprattutto, nel vasto parco secolare. Non si tratta però di un semplice posizionamento di sculture "en plein air". L'intervento, infatti, ha lo scopo di creare un dialogo con l'architettura dell'edificio e con le sculture collocate nel '700 tra gli alberi e sui prati.
Protagonisti di questo confronto tra passato e presente sono 34 artisti internazionali provenienti da Italia, Svizzera e Giappone.
Si tratta di Maddalena Ambrosio, Valerio Anceschi, Natalino Andolfatto, Carlo Borer, Nado Canuti, Pietro Cascella, Angelo Casciello, Mario Ceroli, Michele Festa, Franco Fienga, Franco Garelli, Masayuki Koorida, Noriaki Maeda, Giuseppe Maraniello, Giancarlo Marchese, Koutarou Miyanaga, Pius Morger, Yatsuo Okamoto, Lucio Perone, Peppe Perone, Giò Pomodoro, Roberto Priod, Klaus Prior, André Raboud, Giancarlo Sangregorio, Salvatore Sava, Giuseppe Spagnulo, Paul Suter, Ito Takamichi, Mino Trafeli, Giuliano Vangi, Rudi Wach, Gillian White, Manzen Yabe.
Alcuni di loro sono nel pieno della maturità creativa, altri all'inizio di un cammino ancora da percorrere, ma si sono già fatti conoscere per le loro scelte di poetica e di linguaggio.
Un omaggio particolare è rivolto a Giò Pomodoro (Colloquio col figlio e Duetto del 1975, Sole deposto del 1982) e a Franco Garelli (T.R.T. e Struttura primaria del 1966, Tubo del 1969), di cui sono esposte ben tre sculture.
La mostra, curata da Luciano Caramel, à accompagnata da un catalogo con testi di Luciano Caramel, Daniela Biancolini, Giovanni Cordero e Barbara Tuzzolino.