Mostre di arte moderna e contemporanea

Lucio Fontana scultore

6 settembre 2007 - 6 gennaio 2008

Castello di San Giorgio
Palazzo Ducale
Lungolago Gonzaga, Mantova
Info. 041-2411897
Orari: mar-dom 8:45-19:15, lunedì chiuso. Nei giorni del Festival, 5-9 settembre, fino alle 23

Mentre la città è coinvolta nel tradizionale appuntamento col "Festivaletteratura", che prevede cinque giorni di incontri con autori, reading, spettacoli e concerti, il Castello di San Giorgio apre al contemporaneo e dedica la prima mostra all'artista italo argentino Lucio Fontana, cui si deve la nascita dello Spazialismo.
A far la parte del leone non sono comunque i famosissimi "Tagli" (Concetti spaziali. Attese), che strappano stratosferiche quotazioni nelle aste internazionali. La mostra si concentra infatti sulla produzione scultorea dell'artista che, per la verità, è tutt'altro che secondaria. Fontana infatti nasce come scultore e lo resta per tutta la vita, anche quando affronta le tele e i disegni. Per capirlo, basta vedere come tratta la materia e lo spazio.

Le opere esposte, che arrivano da prestigiose raccolte pubbliche e private, tra cui la Fondazione Fontana, sono una settantina e sono dislocate nelle sale appena restaurate del piano terra del castello, dove hanno dimorato illustri personaggi della casata dei Gonzaga.
Grazie a esse è possibile ripercorrere tutta la carriera dell'artista, che si snoda, con diverse fasi, dal 1928 al 1968, anno della sua morte.
Se le prime prove sono nel segno della figurazione, si può notare come, a poco a poco, Fontana si distacchi da questa formula per avvicinarsi all'astrazione, di cui sono splendidi esempi le tavolette graffite e le sculture filiformi degli anni '30.
Il dialogo col vero, ripreso negli anni '40, resta comunque predominante nella produzione ceramica, che si caratterizza per sovrabbondanza di forme e materiali dando luogo a risultati di gusto barocco ed espressionista.
Le ricerche spaziali, avviate sul finire degli anni '40, influenzano tutta l'attività di Fontana. A partire da questo momento, infatti, l'artista non parla più di dipinti o sculture ma quasi esclusivamente di "Concetti spaziali", che si differenziano per forma, materiali e sottotitoli. Alla produzione plastica si possono comunque ricondurre gli "Ambienti", le "Nature", le sculture in ferro su gambo e quelle in metallo laccato, così simili a siluri, le "Ellissi" e le "Strutture al neon".

Per comprendere appieno l'evoluzione del pensiero e dell'opera di Fontana, le sue sculture sono affiancate da disegni, grafiche, "Buchi" e "Tagli".
Nel sotterraneo si può inoltre ammirare l'Ambiente spaziale a luce nera che l'artista realizzò nel 1949 per la Galleria del Naviglio di Milano.

La rassegna è curata da Filippo Trevisani, sovrintendente per il patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico di Brescia, Cremona e Mantova, che ha potuto contare su un comitato scientifico di alto livello, composto da Adele Ardemagni Laurini e Valeria Ernesti della Fondazione Lucio Fontana di Milano e dallo storico dell'arte Enrico Crispolti. Il catalogo è pubblicato dalla casa editrice Electa.

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  • Lucio Fontana: cenni sulla vita, l'attività artistica e le opere.

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