Mostre di arte moderna e contemporanea
Gerold Meister (CADAF): Poesia dipinta
10 novembre - 25 novembre 2007
Giudecca 795
Fondamenta S. Biagio 795, 30133 Venezia
Tel. 041-7241182
Orari: mar-ven 15-23, sab-dom 11-23. Ingresso libero
Sito Web: www.giudecca795.com
Gerold Meister (CADAF), Solo e pensoso, 2007
Gerold Meister, in arte CADAF, è nato a Westerstede, in Germania, ed è pittore, scultore e decoratore.
Nella sua formazione hanno avuto grande importanza la figura di Max Ernst e i suoi esperimenti di "scrittura automatica", che lo hanno spinto a inventare, negli anni Settanta, un proprio linguaggio poetico. Sono nate così la "scrittura di uccelli" e la "scrittura astratta", alfabeti immaginari di segni fittissimi che l'artista inseriva all'interno dei suoi dipinti creando immagini suggestive, rese ancor più coinvolgenti per l'uso raffinato del colore.
Negli anni Ottanta Meister si stabilisce a Venezia, dove entra in contatto con gli Spazialisti e ottiene i primi riconoscimenti, poi parte per Parigi, dove inizia a occuparsi anche di scultura ed elabora gli "Spiriti" o "Angeli", che porterà a compimento una volta tornato in Italia.
Nel 1991 vince il Premio di Murano per la scultura in vetro Pesceuomo, realizzata insieme al maestro vetraio Vittorino Zane. Negli anni successivi tiene alcune mostre personali a Milano e Venezia, dove propone dipinti di ispirazione onirica e poetica, poi decide di dedicarsi all'artigianato artistico.
Da qualche anno ha ripreso a occuparsi di pittura focalizzando la sua ricerca sui sentimenti che la natura suscita nell'animo umano.
I suoi lavori sono esposti in musei e collezioni nazionali e internazionali.
Le opere che Meister espone allo Spazio Giudecca 795 hanno come soggetto il rapporto fra uomo e Natura e si ispirano alla poetica di Caspar David Friedrich, autore di "sublimi paesaggi dell'io".
Il riferimento non è casuale. Il nome "CADAF", che Meister ha scelto all'inizio della sua carriera e col quale ha chiamato anche il Centro di Arti Figurative che ha fondato, rappresenta infatti un omaggio a quello che è giustamente considerato il maggiore artista del Romanticismo tedesco.
Come Friedrich, anche Meister elabora il suo cammino "solo et pensoso" e i suoi lavori raccontano le emozioni e le sensazioni che il contatto con la natura può stimolare in colui che vi si accosta con rispetto e amore.
Scenario privilegiato delle sue immagini è la foresta, che per la sua esuberanza e impenetrabilità simboleggia la capacità rigenerativa della natura ma anche la paura dell'ignoto.
L'artista, memore della lezione surrealista e della passione per la poesia, si immerge in questo mondo misterioso alla ricerca di sé e riporta su tela le sue impressioni, che sono fatte di immagini, ma anche di parole e segni. Un alfabeto di lettere che si sovrappongono ad alberi, cieli di nuvole e fiumi trasformando il paesaggio reale in spazio interiore, luogo di ricerca e di meditazione.
Il 10 novembre, giorno di inaugurazione della mostra, l'attrice Uta Wagner leggerà alcuni testi poetici e aiuterà a "decifrare" i brani che Meister inserisce nei suoi quadri dando vita a personalissimi alfabeti.