Mostre di arte moderna e contemporanea
Ivan Theimer
6 luglio - 16 settembre 2007
Palazzo Reale
Piazza Duomo 12, Milano
Tel. 02-804062
Orari: lun 14:30-19:30, mar-dom 9:30-19:30, gio 9:30-22:30
In occasione della "Bella estate dell'Arte 2007", il Palazzo Reale ospita, tra tante mostre, anche un'interessante rassegna sull'artista moravo Ivan Theimer, un autore colto e raffinato, capace di utilizzare con disinvoltura diverse tecniche e di esprimere appieno tutte le sue capacità sia sui piccoli che sui grandi formati, per i quali è più conosciuto. All'estero (Parigi, Kassel, Amburgo, Bordeaux) ha realizzato, infatti, numerose sculture monumentali, che uniscono la fascinazione per il passato all'ammirazione per le tradizioni e la storia del territorio. Per Theimer, infatti, un opera d'arte, non può mai essere estranea allo spazio che la ospita, ma un artista non deve mai dimenticare da dove proviene e cosa ha contribuito alla sua formazione.
Nato, come ci rivela lui stesso, "alla frontiera dell'Impero romano, dell'Italia, della Moravia", Theimer ha cambiato più volte paese, prima per necessità e poi per scelta. Questo gli ha insegnato che bisogna aver rispetto per le radici e coltivare la memoria. Ecco perché continua a portarsi dietro valori e simboli del tempo che fu.
Essere moderno non fa per lui e comunque non gli interessa. Preferisce essere denso, pregnante, unire senso a senso, particolare a particolare, e raccontare qualcosa di bello, che abbia le basi nel passato ma dica qualcosa dell'attualità.
Del resto, come insegna la storia dell'arte, la bellezza basta a se stessa e non si misura col tempo degli uomini, ed è per questo che i capolavori restano tali in eterno.
La mostra, ospitata nelle sale dell'ex Museo della Reggia, propone 100 opere tra sculture e acquerelli di questo artista eclettico e polivalente, che ha sempre manifestato grande interesse per i modelli classici, i miti e l'iconografia delle antiche civiltà. Guardando le sue opere - stele, obelischi, colonne - sembra, infatti, di essere tornati indietro nel tempo, anche se non mancano riferimenti all'attualità, come nei copricapi di alcuni teste in bronzo.
In realtà, nessuna forma o elemento resta mai com'era in origine e Theimer riesce, alla luce di un talento innato e di una fantasia inesauribile, a trasformare il passato in presente continuando a dargli senso.
Tra i simboli più ricorrenti nei suoi lavori troviamo anche molte specie animali o vegetali, come pesci, conchiglie, uccelli, serpenti, fronde e piante di ogni tipo, ma uno spazio speciale spetta alle tartarughe, che Theimer considera, come gli antichi, emblema della Madreterra, della longevità e della maternità.
Altre sculture dell'artista, che hanno come soggetto i diritti dell'uomo, sono ospitate nella Sala delle Cariatidi, dov'è esposto Il Quarto Stato di Giuseppe Pellizza da Volpedo.
Prima di accedere a questa stanza, si possono ammirare però alcuni acquerelli, che Theimer ha realizzato durante i suoi viaggi in Egitto, Grecia e India. Raffigurano scene di mare, rovine, monumenti, figure di bagnanti e pescatori.
Paesaggi simili a questi si ritrovano anche nei riquadri di molti obelischi dell'artista, ma l'allestimento, suggestivo e un po' in penombra, spesso non consente di vederli.
Il catalogo, pubblicato da Federico Motta Editore, è arricchito dalle immagini in bianco e nero scattate da Aurelio Amendola, che da tempo si interessa all'arte e, in particolare, agli scultori.
In occasione dell'inaugurazione della mostra, Vittorio Sgarbi, Assessore alla Cultura del Comune, ha dichiarato che anche Milano avrà presto una scultura di Theimer, un obelisco contro il terrorismo.