Mostre di arte moderna e contemporanea
Warhol - Beuys. Omaggio a Lucio Amelio
16 novembre 2007 - 30 marzo 2008
Fondazione Antonio Mazzotta
Foro Bonaparte 50, Milano
Tel. 02-878197
Orari: 10-19:30, mar e gio 10-22:30, lunedì chiuso
Lucio Amelio, scomparso nel 1994, è stato un grande gallerista e ha saputo trasformare una città difficile e periferica come Napoli in un importante centro artistico internazionale. Negli spazi espositivi della Modern Art Agency, fondata nel 1965, sono passati infatti alcuni tra i più famosi artisti del dopoguerra, italiani e stranieri, tra cui Andy Warhol e Joseph Beuys, ai quali è dedicata questa rassegna.
La prima mostra di Warhol alla Modern Art Agency si tenne nel 1971, poco dopo il ritorno di Amelio dall'America, ma il gallerista continuò a tenerlo d'occhio anche negli anni successivi instaurando con lui un contatto diretto.
Anche l'incontro tra Amelio e Beuys avvenne nel 1971. Entrambi erano stati invitati, infatti, ad Heidelberg per un convegno sul mercato dell'arte e, conoscendosi meglio, avevano deciso di dare il via a un ciclo di mostre, che venne inaugurato a Napoli lo stesso anno con la rassegna La Rivoluzione siamo noi, seguita da Arena - Dove sarei arrivato se fossi stato intelligente (1972) e Tracce in Italia (1974), riproposta nel 1978 a Villa Pignatelli.
Il rapporto tra Warhol e Beuys, che si erano conosciuti a Düsseldorf nel 1979 e si erano rivisti lo stesso anno a New York, subì una svolta decisiva nel 1980. Amelio si era proposto infatti di far riincontrare a Napoli questi due personaggi così diversi, che rappresentavano le due "anime" dell'arte contemporanea, quella legata al mercato e quella impegnata socialmente e politicamente, e, per far questo, aveva deciso di presentare nella sua galleria i ritratti che Warhol aveva fatto a Beuys.
La mostra, inaugurata il primo aprile, ebbe un riscontro straordinario e portò in città il fior fiore del mondo dell'arte.
Un altro evento eccezionale, questa volta drammatico, si ebbe nel novembre del 1980 quando una terribile scossa di terremoto sconvolse Napoli e diverse località dell'Irpinia e della Basilicata seminando morte e distruzione.
Amelio e i suoi artisti ne furono così addolorati che pensarono di far qualcosa per alleviare tutta quella sofferenza. Nacque così il progetto "Terrae Motus", che vide in prima linea Beuys (Terremoto in Palazzo) e Warhol (Fate presto) e si concretizzò nella creazione di una straordinaria collezione d'arte contemporanea, oggi custodita alla Reggia di Caserta, che vanta opere di 65 artisti, tra cui Barceló, Boetti, Boltanski, Buren, Cragg, Cucchi, Fabro, Gilardi, Gilbert & George, Haring, Kiefer, Kounellis, Mapplethorpe, Merz, Ontani, Paladino, Paolini, Pistoletto, Rauschenberg, G. Richter, Schifano, Schnabel, Tatafiore, Twombly, Vedova ecc.
L'immagine del Vesuvio in eruzione impressionò a tal punto Warhol che, negli anni successivi, gli dedicò diverse tele e lavori grafici, che Amelio riuscì a far esporre nel luglio 1985 a Capodimonte.
Pochi mesi dopo, espose qui anche Beuys. Fu la sua ultima mostra. Sarebbe morto infatti all'inizio del 1986.
Capri-Batterie, realizzato in settembre e presentato in quell'occasione, può essere considerato il suo testamento spirituale. In quest'opera l'artista tedesco manifesta infatti tutta la sua fiducia nel potere della natura e dell'arte. Un sentimento che era condiviso anche da Amelio. Una volta infatti aveva affermato: "Dobbiamo accendere mille fuochi di creatività nelle città e altrove, perché solo così l'arte può trasformare e migliorare il mondo".
La mostra allestita alla Fondazione Mazzotta, curata da Michele Bonuomo, prende spunto da questi eventi per raccontare l'avventura di Lucio Amelio e della sua galleria.
Accanto ai lavori "italiani" di Warhol e Beuys sono esposti infatti le opere di altri importanti artisti contemporanei, come Barceló, Kiefer, Mapplethorpe, Rauschenberg, G. Richter, Ceroli, Paladino, Schifano, Tatafiore ecc., che hanno scelto di esporre presso di lui. Alcune fanno parte della Collezione Terrae Motus, altre arrivano da importanti collezioni pubbliche e private.
La rassegna è arricchita dalla presenza di oggetti, documenti, fotografie e filmati, e dalla possibilità di effettuare visite guidate e attività didattiche.