Storia dell'arte: arte moderna

"Der Blaue Reiter".
La mostra di "Der Blaue Reiter", Monaco 1911-12

Galerie Tannhauser di Monaco: mostra del "Blauer Reiter" (1911-12)

Galerie Tannhauser di Monaco: mostra del "Blauer Reiter" (1911-12)

Wassily Kandinsky e Franz Marc fondarono "Der Blaue Reiter" nel 1911. Subito il gruppo richiamò l'interesse di alcuni artisti fuoriusciti dalla Neue Künstlervereinigung München (NKVM). Tra costoro spicca, in particolare, August Macke.
Molto giovane e artisticamente ancora acerbo, Macke si entusiasmò a tal punto per la nuova impresa dei colleghi, da assumersi il compito di reperire fondi e risorse a sostegno del progetto. Riuscì, così, a coinvolgere l'amico-mecenate Bernhard Koehler. Grazie al suo intervento vennero stabiliti accordi con la Galerie Tannhauser di Monaco per allestirvi una mostra del gruppo.

La mostra, intitolata "Der Blaue Reiter", ebbe luogo tra la fine del 1911 e l'inizio del 1912.
Su invito del gruppo stesso vi presero parte Wassily Kandinsky, Franz Marc, Henri Rousseau, Robert Delaunay, Gabriele Münter, August Macke, Heinrich Campedonck, Burliuk e vari altri artisti russi e persino americani.
A farla da padrone furono soprattutto Kandinsky e Marc. Del primo erano esposti alcuni paesaggi ancora figurativi e le prime Improvisationen (Improvvisazioni), oramai liricamente astratte. Marc espose le sue tipiche composizioni coloristiche raffiguranti animali e natura, forme che in anni successivi si sarebbero trasformate in effetti di autentica astrazione. La presenza di Rousseau e Delaunay serviva a sottolineare il contributo significativo dell'arte francese nei confronti dei membri del gruppo.
Nelle sale adiacenti venne allestita in contemporanea una esposizione dello NKVM, tra cui Jawlensky, Kanoldt e Eberslöh. Tale presenza completava il panorama delle tendenze d'avanguardia a Monaco, fornendo lo spunto per interessanti confronti.

In coincidenza della mostra avvenne anche l'uscita dell'almanacco, che avrebbe dovuto costituirne il catalogo. A finanziarlo fu ancora Koehler, che con il suo entusiasmo riuscì a far viaggiare la mostra. Tappa fondamentale fu la Galerie Der Sturm a Berlino, diretta da uno dei grandi diffusori dell'avanguardia: Herwarth Walden.

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