Servizi. I sondaggi di Artdreamguide

Due termini: "arte moderna" e "arte contemporanea". Se ne sente parlare. Per vederli in azione basta sfogliare le pagine delle riviste e dei quotidiani. Ma fanno bella mostra di sé anche nei nomi di musei, fondazioni, istituzioni.
Entrano con facilità nel parlare comune, spesso senza che se ne calcoli il peso. Ad esempio, può succedere di chiedere ad un gallerista se la sua galleria si occupi di arte moderna, e sentirsi rispondere che non si occupa di arte moderna, ma di arte contemporanea. Stesso discorso, parlando ad un collezionista d'arte. Del resto, due grandi case d'asta, Christie's e Sothebys', organizzano aste di arte moderna classica ben distinte dalle aste di arte contemporanea.

Insomma. Per alcuni "arte moderna" e "arte contemporanea" sono la stessa cosa. Per altri no. E tra questi ultimi sembra non esserci accordo su dove situare il confine tra l'una e l'altra.

Ecco il problema. Sono la stessa cosa? Nooo? E se no, dove finirebbe l'arte moderna e comincerebbe l'arte contemporanea?
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