Mostre di arte moderna e contemporanea
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Top-shows: una scelta delle mostre più importanti
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Milano
Guggenheim Ubs Map Global Art Initiative. Una Tempesta dal Paradiso: Arte Contemporanea del Medio Oriente e Nord Africa
11 aprile - 17 giugno 2018
GAM - Galleria d'Arte ModernaLa Galleria d'Arte Moderna ospita la mostra "Una tempesta in paradiso. Arte Contemporanea del Medio Oriente e Nord Africa", ultima tappa del progetto MAP Global Art Initiative, avviato nel 2012, che ha visto collaborare tra loro con grande entusiasmo la Solomon R. Guggenheim Museum di New York e UBS. Tutto era nato quando il Guggenheim si era reso conto di presentarsi come un museo di arte internazionale, ma di occuparsi prevalentemente di arte americana ed europea. Era ovvio che doveva fare qualcosa per ampliare il suo campo di riferimento e ci è riuscita grazie a UBS con la quale ha condiviso questo programma di formazione e sostegno dell'arte contemporanea, che ha portato alla realizzazione di 8 mostre, all'acquisizione di 126 opere e al conferimento di diverse borse di studio, ma soprattutto ha permesso di conoscere la cultura e la creatività di aree geografiche prima scarsamente considerate, di stringere nuovi contatti a livello internazionale, di scambiare idee e opinioni. La mostra, che è curata da Sara Raza ed è già stata vista a New York due anni fa, presenta le opere di 13 artisti che, come dice il titolo, vivono tra il Medio Oriente e il Nord Africa, un'area molto ricca e variegata, che si trova al centro di grandi trasformazioni. I temi su cui hanno scelto di lavorare sono la migrazione, la guerra, la storia, la memoria, l'identità, il post-colonialismo, la globalizzazione. I mezzi espressivi che utilizzano sono i pi vari e vanno dall'installazione alla fotografia, dalla scultura ai video ai disegni su carta. Capire le loro opere non è semplice, ma le didascalie aiutano a calarsi nel loro mondo, a comprendere le loro esigenze, i loro dolori e anche le loro speranze. Infatti, come suggerisce il video In Transit di Lida Abdul, "qualunque cosa è possibile quando tutto è perduto". Un augurio per tutti, perché la conoscenza reciproca allontani l'odio, il sospetto, i pregiudizi e sia fonte di arricchimento e fiducia nel futuro.
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Milano
Milano Design Week - Salone Internazionale del Mobile e Fuorisalone
17 aprile - 22 aprile 2018
Diversi spazi della città e Polo fieristico di Rho-PeroLa settimana passata, con MiArt e la Milano Art Week, è stata piuttosto impegnativa, ma quella che sta arrivando non è da meno. Anzi di più. Sta per aprirsi, infatti, la Milano Design Week, che racchiude in sé il Salone del Mobile e il Fuorisalone, due manifestazioni che non hanno eguali nel mondo e sono capaci di richiamare in città e alla Fiera di Rho miriadi di visitatori e operatori del settore. Per l'occasione, Milano si veste a festa e ogni giorno è buono per partecipare a mostre, incontri, convegni, cocktail e presentazioni. Eventi che sono localizzati un po' ovunque in città anche se le aree di maggior afflusso restano quelle intorno a Via Tortona (Tortona Design Week), Via Brera (Brera Design District), Corso Venezia (Porta Venezia In Design), Piazzale Loreto e Stazione Centrale (Ventura Future e Ventura Centrale), Lambrate (Lambrate Design District), Via Santa Marta (5vie art+design), Via San Vittore (Santambrogio Design District), la Triennale, la Statale, l'Isola (Isola Design District) e il nuovo Bovisa Design District, dedicato all'innovazione, alla tecnologia e alla creatività. Le proposte sono così: tante che è difficile raccontarle. Munitevi della guida di Interni (la trovate anche online) e fatevi ispirare da quello che c'è scritto o dal passaparola degli amici. Sarà, come sempre, una settimana fantastica!
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Milano
MiArt 2018. Fiera internazionale d'arte moderna e contemporanea
13 aprile - 15 aprile 2018
Fieramilanocity - Viale ScarampoAnticipata dalla Milano Art Week, che, dal 9 al 15 aprile, le preparerà la strada con mostre, performance ed eventi, sparsi un po' dappertutto negli spazi pubblici, privati e non-profit della città, la nuova edizione di Miart, diretta da Alessandro Rabottini, si apre sotto ottimi auspici. È prevista, infatti, la partecipazione di 184 gallerie (+ 5%), che arrivano da tutta Italia e da altri 19 paesi (41% del totale). Una nota molto positiva, che fa capire il rilievo che questo evento sta assumendo a livello internazionale. La Fiera, che anche quest'anno è divisa in sezioni (Established Masters, Established Contemporary, Established First Step, Emergent, Decades, Generations, Object, On demand), propone opere che spaziano dai primi anni del '900 alle più recenti esperienze internazionali instaurando un dialogo tra arte moderna, arte contemporanea e design d'autore. La manifestazione, che è da sempre un evento molto atteso dagli operatori del settore, dai collezionisti e anche da chi ama l'arte o vorrebbe conoscerla meglio, oltre a essere un'importante vetrina per le gallerie e gli artisti, alcuni dei quali sono presenti con stand dedicati, ha anche uno scopo didattico e culturale. Un intento che si esprime attraverso visite guidate gratuite prenotabili on-line, dedicate ai neofiti e agli appassionati d'arte, che, spesso, non sanno come muoversi e cosa vedere all'interno della Fiera, e con incontri più specifici ("miartalks"), che hanno lo scopo di far riflettere su alcuni aspetti del mondo dell'arte, che meritano degli approfondimenti. La Fiera offre diverse opportunità anche agli artisti. Molti sono, infatti, i premi (Fondo di acquisizione Fiera Milano, Premio Herno, Premio Fidenza Village per Generations, Premio on demand by Snaporazverein, Premio LCA Studio Legale per Emergent, Premio Cedit per Object, Premio Rotary), che ogni anno vengono erogati dai partner di Miart. In occasione della Fiera, e precisamente il 15 aprile, il Comune di Milano organizzerà una passeggiata con gli artisti nel vicino Parco di Citylife per presentare al pubblico le prime opere del progetto "ArtLine". Un'iniziativa avviata nel 2014 per favorire la collocazione di alcune sculture di giovani autori under 40, o già affermati, in questa nuova zona della città, caratterizzata dalle architetture di Zaha Hadid, Arata Isozaki e Daniel Libeskind.
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Milano
Impressionismo e Avanguardie. Capolavori dal Philadelphia Museum of Art
8 marzo - 2 settembre 2018
Palazzo RealeIl progetto "Musei dal Mondo" di Palazzo Reale si arricchisce di una nuova puntata, dedicata al Philadelphia Museum of Art e ai suoi munifici donatori. Collezionisti appassionati, che, quando ancora non lo faceva nessuno, cominciarono ad acquistare le opere degli impressionisti e delle avanguardie europee. A spingerli in questa direzione concorsero molti fattori: l'incoraggiamento della pittrice Mary Cassatt, che fu grande amica di questi artisti, coi quali espose diverse volte, e riuscì a convincere il fratello e altri facoltosi conoscenti ad acquistare i loro lavori; il clima ricco e dinamico di Philadelphia, che nella seconda metà dell'Ottocento era una delle città culturalmente più attive degli Stati Uniti, tanto è vero che si dotò precocemente di un museo dedicato alle arti; la grande mostra organizzata a New York da Paul Durand-Ruel, che, nel 1886, sostenuto economicamente dalla Cassat, portò in America 200 opere impressioniste suscitando notevole interesse; la presenza a New York di Marcel Duchamp, che divenne amico e consulente artistico degli Arensberg, ai quali consigliò di donare la loro collezione al Philadelphia Museum of Art. I protagonisti della mostra allestita a Palazzo Reale, curata da Stefano Zuffi e Jennifer Thompson, sono le opere d'arte, selezionate tra i 240.000 pezzi di questa straordinaria istituzione americana, ma anche gli intrepidi collezionisti che le comprarono per poi donarle al museo. I loro nomi sono Alexander Cassat, Frank Graham Thomson, Samuel Stockton White III, Henry P. Mclhenny, Albert Gallatin, Louis E. Stern, Louise e Walter Arensberg. Ognuno di loro ha una storia e un suo modo di approcciarsi all'arte, di creare una collezione, tutti però hanno scelto di fidarsi del Philadelphia Museum of Art dando vita a qualcosa di unico e straordinario, di cui ora possiamo vedere a Milano una piccola, preziosa, testimonianza. Tra le opere esposte ci sono i paesaggi dal vivo di Monet, Sisley, Cézanne, Pissarro e Utrillo, i ritratti realizzati, con stili e sensibilità diverse, da Mary Cassat, Berthe Morisot, Cézanne, Renoir, Van Gogh, Bonnard, Matisse, Picasso, Gleizes e Metzinger, le nature morte di Gauguin, Van Gogh, Braque e Matisse, le sculture di Rodin, Brancusi e Picasso, e poi opere di Manet, Degas, Rousseau, Kandinsky, Klee, Dalí, Miró, Chagall e De Vlaminck. La mostra, infatti, non si concentra soltanto sugli Impressionisti, ma parla anche degli artisti Fauves, dell'École de Paris, del Cubismo e del Surrealismo catapultando il visitatore a Parigi, a cavallo tra il XIX e il XX secolo, quando l'arte cambiò il modo di guardare e rappresentare il mondo.
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Milano
Novecento di carta
23 marzo - 22 luglio 2018
Castello Sforzesco - Sale VisconteeLe Collezioni civiche milanesi, ospitate in diversi luoghi (Castello, GAM, Museo del Novecento, Museo del Risorgimento, CASVA), contengono uno straordinario patrimonio di opere su carta (disegni, stampe, libri d'artista), che in genere non vengono esposte per mancanza di spazio o per la loro fragilità. Per dare visibilità a questi lavori, che non sono affatto secondari, il Castello Sforzesco ha deciso di realizzare una bella mostra, intitolata "Novecento di carta". La rassegna, che è curata da Claudio Salsi ed è dedicata quasi esclusivamente ad artisti italiani, non attraversa però tutto il secolo, ma prende le mosse un po' prima, ossia dagli anni Sessanta dell'800, e termina con gli anni Settanta del '900. Il progetto espositivo è stato pensato, infatti, per valorizzare, oltre ai movimenti artistici e ai grandi maestri, anche la figura di un importante critico d'arte come Vittorio Pica e alcuni nuclei collezionistici (Bertarelli, Grubicy, Boschi Di Stefano, Bianca e Mario Bertolini) che hanno svolto un ruolo fondamentale nella formazione delle raccolte civiche. Gli artisti in mostra sono stati selezionati accuratamente e ad alcuni di loro, come Boccioni, Modigliani, De Chirico, Sironi, Morandi, Fontana e Marino Marini sono dedicati dei focus specifici. Prestiti importanti sono arrivati da Banca Intesa San Paolo, alla quale si è chiesto di colmare alcune lacune delle raccolte civiche del secondo '900. Si è così riusciti ad avere opere di Mastroianni, Franchina, Consagra, A. Pomodoro, Dorazio, Novelli, Perilli, Capogrossi, Scialoja, Santomaso, Afro, Burri, Mario Merz, Boetti, Parmiggiani, Paolini e alcuni fogli della Collezione Fontana ordinata per la sede Comit Suisse di Zurigo. Durante il periodo di apertura della mostra, e precisamente il 12 e 13 maggio, Milano ospiterà la prima edizione di un evento, "Milano Graphic Art", specificamente dedicato alla grafica d'arte, che avrà lo scopo di far conoscere le scuole e i professionisti milanesi che si occupano della stampa d'arte e del disegno.
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Milano
L'arte risveglia l'anima
30 marzo - 3 giugno 2018
Gallerie d'ItaliaDa tempo, le Gallerie d'Italia sono impegnate in progetti di inclusione dedicati a "ospiti speciali" (non vedenti, malati di Alzheimer, disabili, rifugiati) per facilitare la loro partecipazione alla vita sociale e culturale. Al loro interno vengono anche organizzati dei corsi per mediatori culturali, che hanno lo scopo di rendere sempre più accessibili i musei. Da qualche giorno, ospitano una bella mostra, nata da un'idea di Mikhail Piotrovski, direttore dell'Ermitage di San Pietroburgo, e realizzata dall'Associazione Autismo di Firenze. A curarla è stata Cristina Bucci di "immaginar.io", che da anni si occupa di educazione all'arte. I protagonisti dell'esposizione sono 24 pittori e 6 ceramisti con disturbi dello spettro autistico. Alcuni di loro hanno creato le loro opere d'arte rifacendosi ad artisti del passato, come Giotto, Fattori, Chagall, Matisse, Cézanne, Marino Marini, altri affidandosi alla propria capacità di riprodurre la realtà o alla propria immaginazione. Comunque abbiano agito, tutti sono riusciti a realizzare opere molto personali, che hanno permesso loro di comunicare sentimenti ed emozioni. Un fatto che non è per nulla scontato in chi è affetto da disturbi del neurosviluppo e, a seconda dei casi, può avere problemi di comunicazione e/o condivisione, oppure può trovare difficile sganciarsi dalla realtà e pensare in modo astratto. La mostra, che ha un titolo bellissimo, "L'arte risveglia l'anima", ha lo scopo di risvegliare anche i nostri cuori e farci capire che tutte le persone, anche quelle affette da qualche forma di disabilità o patologia, sono dotate di talenti straordinari. Basta dare loro l'opportunità di esprimersi in modo adeguato. E, in questo, l'arte può fare davvero molto. La mostra, che è già stata vista a Firenze, Pistoia, Roma e Brescia, dopo Milano sarà presentata anche a San Pietroburgo.
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Milano
Boldini. Ritratto di signora
16 marzo - 17 giugno 2018
GAM - Galleria d'Arte ModernaÈ stato un colpo da maestro quello della GAM, che, dando in prestito tre Segantini alla Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara, è riuscita a portare a casa 11 opere di Boldini, tra cui dipinti, disegni, pastelli e incisioni. A guadagnarci è ovviamente il pubblico, che può ammirare alcuni splendidi ritratti di questo autore, messi a confronto con quelli già presenti nella collezione museale e con le opere di altri due artisti del tempo, il pittore Paul-César Helleu e lo scultore Paul Troubetzkoy. Autori con cui Boldini ha condiviso interessi ed esperienze, e soprattutto l'amore per Parigi, le belle donne e i ritratti mondani. Tutti e tre hanno uno stile rapido, elegante, raffinato, ma Boldini ha una marcia in più. Col suo stile moderno e dinamico, le sciabolate di colore, le pose inconsuete e sensuali, riesce a rendere le sue donne audaci, seducenti, altere e maliziose, di un fascino unico e senza tempo. Nonostante il titolo, declinato al femminile, l'esposizione si apre con un bellissimo autoritratto del 1892. L'artista comunque non è l'unico uomo in mostra. C'è anche il Sig. Lydig, ripreso mentre accompagna la moglie in una passeggiata al Bois de Boulogne. Un altro splendido dipinto di questa mostra piccola e preziosa, che si potrà gustare accompagnati dai curatori (prenotando su Eventbrite) o da alcuni giovani storici dell'arte dell'Università degli Studi di Milano. L'8, il 15 e il 22 maggio la GAM ospiterà anche degli incontri di approfondimento sulla figura di Boldini, che, nella sua vita, non ha ritratto solo donne, ma anche nobili, attori, scrittori, musicisti e paesaggi, tra cui le piazze e i boulevards di Parigi diventando uno dei principali cantori della Belle Époque e del suo mondo sfavillante.
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Milano
Africa Africa
15 marzo - 2 aprile 2018
Palazzo Litta CulturaDopo esser stata al centro dell'attenzione all'ultima edizione di Mia Photo Fair, l'Africa torna di nuovo protagonista a Milano nella splendida cornice di Palazzo Litta Cultura, dove sono esposte fotografie e oggetti di design, che raccontano la straordinaria creatività di un continente in cui la tradizione sposa l'innovazione con risultati sorprendenti. A colpire sono soprattutto il riutilizzo dei materiali, i colori, i riferimenti a forme e oggetti del passato reinventati con grande libertà espressiva. Una libertà e inventiva che ritroviamo anche nelle foto degli artisti in mostra, che parlano, con intelligenza, ironia ed eleganza, di temi caldi, come le migrazioni, l'identità, gli scarti digitali, o la presenza dei neri in ruoli chiave della storia e della cultura europea. L'esposizione, che si propone di andare oltre gli stereotipi di un continente povero, bisognoso d'aiuto, è stata realizzata da MoscaPartners e Mia Photo Fair Project in collaborazione col Festival del Cinema Africano, Asia e America Latina ed è accompagnata da alcuni incontri di approfondimento sull'attualità e sulla cultura africana, che è molto più effervescente di quanto immaginiamo. Il 24 e il 25 marzo ci sarà spazio anche per la danza e la musica. Info: www.palazzolittacultura.org.
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Milano
RI-SCATTI, Da Zero
9 marzo - 18 marzo 2018
PAC - Padiglione d'arte ContemporaneaL'Associazione milanese Riscatti Onlus, fondata da Federica Balestrieri, torna al PAC per la sua quarta mostra di fotografia sociale e riparte "Da Zero", da quel terribile terremoto del 24 agosto 2016, che ha letteralmente spazzato via il paese di Amatrice troncando la vita di tanti suoi abitanti, colti nel sonno. Le immagini sono state realizzate da 13 ragazzi della zona (Vanessa Bakaj, Manuela Bonanni, Martina Capone, Roberto Spurio, Victoria Conti, Elisa Etrusco, Silvia Guerrini, Serena Natalucci, Livia Micozzi, Flaminia Bakaj, Maria Grazia Morante, Tatiana Spurio e Giorgia Paoletti), che hanno tra i 14 e i 19 anni, frequentano lIstituto Omnicomprensivo di Amatrice e l'autunno scorso hanno seguito un workshop di fotografia tenuto da Amedeo Novelli e Stefano Corso in collaborazione con WJ Witness Journal. Un'iniziativa che aveva lo scopo di farli riflettere su quanto avevano visto e vissuto, di aiutarli ad aprirsi e a superare il dolore. La mostra, che è stata realizzata grazie al contributo della Philip and Irene Toll Gage Foundation di Atlanta, racconta con parole e immagini la loro drammatica esperienza, durante e dopo il sisma, ed è accompagnata da hashtag e frasi tratte da libri o canzoni, che hanno offerto loro motivi di speranza e un aiuto per andare avanti. Molti di loro, infatti, hanno perso amici, parenti, conoscenti, hanno visto il loro mondo crollare in un istante, hanno dovuto immaginare un futuro diverso e ripensare le proprie vite. Non è stato facile e non lo è tuttora. Non solo per loro, ma anche per le loro famiglie. Molte sono state, infatti, le promesse dello Stato, che non hanno ancora avuto riscontro. C'è da sperare che questa mostra riporti l'attenzione di tutti su questa tragedia, che, come molte altre, è stata lasciata in sospeso e forse sarà presto dimenticata. Le fotografie sono in vendita. Il ricavato sarà usato, come hanno voluto i ragazzi, per dare una nuova sede al centro giovanile di Amatrice, distrutto due anni fa. L'immagine scelta per la locandina è stata scattata da Elisa Etrusco, che, secondo la Giuria, ha saputo raccontare molto bene le "piccole storie di resistenza e ricostruzione" dei suoi concittadini, persone forti e coraggiose, che non hanno nessuna intenzione di arrendersi e vogliono tornare il prima possibile alla normalità.
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Milano
MIA Photo Fair 2018
9 marzo - 12 marzo 2018
The MallÈ stata inaugurata ieri l'VIII edizione di MIA Photo Fair, uno degli eventi fieristici più apprezzati dagli appassionati di fotografia. La manifestazione, che è diretta da Fabio e Lorenza Castelli, vede la partecipazione di 90 gallerie (37 delle quali straniere), che propongono fotografi di fama consolidata, nuovi artisti e progetti originali. Tra le tante proposte, segnaliamo quelle dei fotografi indipendenti, selezionati dal Comitato Scientifico (le cosiddette Proposte MIA), quelle delle gallerie Jorg Maass Kunsthandel di Berlino, Suite 59 di Amsterdam, Frederic Got di Parigi e le italiane Contrasto, Spazio Damiani, Photo & Co., che ci consentono di rivivere la storia della fotografia, e quelle di due gallerie milanesi: la nuova Galleria Still Young, che intende sostenere giovani artisti tra 18 e 25 anni, e la Galleria Art D2, che rende omaggio al fotografo e gallerista Mimmo Dabbrescia, che, tra gli anni '60 e '70, ha realizzato dei bei ritratti di De André, Celentano, Battisti, Mina, Paoli, Dalí, Buzzati ecc. Come lo scorso anno, sono previsti degli approfondimenti su fotografi legati a specifiche aree geografiche, che sono Cuba, Isole Baleari, Africa e Ungheria, un paese che viene ospitato per la seconda volta dato che ha riscosso grande successo nel 2017. Come sempre, la Fiera è l'occasione per il conferimento di molti premi (BNL Gruppo BNP Paribas; Archivi Aperti di Eberhard & Co., andato all'Archivio Carla Cerati anche se ci sono state due menzioni d'onore per Gian Paolo Barbieri e Paola Mattioli; RaM Sarteano) e di alcune mostre ("Faces & light" di Antoine Le Grand; "Calendario Lavazza 2018" di Platon su idea di Armando Testa, dedicato agli ambasciatori della sostenibilit; "Kabuki e Piuma di Kartell" dello Studio Klunderbie). A rendere MIA ancora più ricca concorrono l'area dedicata all'editoria e un articolato programma culturale con interventi legati a collezionismo, diritto, scienza, psicoanalisi ecc. Info: www.miafair.it.
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Milano
Amore, musei, ispirazione. Il Museo dell'innocenza di Orhan Pamuk a Milano
19 gennaio - 24 giugno 2018
Museo Bagatti ValsecchiNel Museo dell'Innocenza, pubblicato nel 2009, lo scrittore turco Orhan Pamuk racconta la storia d'amore di Kemal Basmaci e della cugina Füsun. Un amore corrisposto, che avrebbe potuto essere felice, ma, a causa di malintesi, ha portato con sé rimpianti e ricordi. Memorie che prendono corpo negli oggetti che Kemal ha raccolto nel corso della sua vita immaginaria e Pamuk ha cercato nei mercatini per aiutarsi nella stesura del suo romanzo, che, poi, senza premeditazione, ha portato alla nascita di un museo reale, ma evocativo, ricco di suggestioni e di pathos. Adesso 29 vetrine del Museo dell'Innocenza di Istanbul, dove sono ospitati i frammenti di tante vite, sogni, emozioni, si trovano a Milano, al Museo Bagatti e Valsecchi, e ci resteranno fino al 24 giugno. Una scelta che non è per nulla casuale. Pamuk, infatti, è profondamente legato a questo luogo, dove ha presentato l'edizione italiana del suo romanzo e dove ha ricevuto il diploma honoris causa dell'Accademia di Brera, e lo è anche Kemal, il suo personaggio, che nel libro ricorda di aver visitato più volte questa splendida casa, annoverandola tra i suoi musei preferiti. Il fascino della mostra, che trova dei precedenti nelle opere di Boltanski e altri autori contemporanei, è proprio in questo profondo intreccio tra realtà e finzione, personaggi veri e inventati, sogni e memorie, e soprattutto in questi oggetti d'altri tempi che, nella loro apparente confusione, ci raccontano luoghi, storie, sentimenti, speranze e sofferenze. Istanti perduti, che siamo liberi di interpretare lasciando volare l'immaginazione, ma possiamo anche colmare leggendo il libro di Pamuk. La mostra, che è curata da Laura Lombardi e Lucia Pini, è accompagnata da letture sceniche, laboratori e visite guidate. Di grande interesse è anche il video in cui questo grandissimo autore, Premio Nobel per la letteratura nel 2006, racconta la sua idea sui musei e le collezioni d'arte. Un argomento che sarà oggetto di un incontro il 28 marzo al Bagatti Valsecchi.
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Milano
Schegge di periferie. Il Neorealismo a Milano. Fotografie di Nino De Pietro
16 febbraio - 31 marzo 2018
Fondazione MatalonLa Milano del dopoguerra era molto diversa dalla "Milano da bere" e anche dalla Milano di oggi. Era una città ferita dai bombardamenti e con le case a brandelli, ma l'atmosfera che si respirava lungo i Navigli, nelle case di ringhiera, nelle trattorie, nelle strade di periferia era più autentica, e così erano anche i rapporti tra le persone. Quella che contava non era l'apparenza, ma la sostanza, la vita vera. Più difficile, più faticosa, più povera, ma profondamente legata alle piccole cose, ai luoghi di lavoro e di vita. Quelle periferie tristi e sgangherate, ravvivate solo dai panni stesi, dalle tende da sole e dai giochi dei bambini, che le foto in bianco e nero di Nino De Pietro ci ricordano ponendosi sulla stessa linea del cinema neorealista di Rossellini, De Sica e Visconti. La mostra, che è stata curata da Maria Possenti, Emanuela Sesti e Italo Zannier in collaborazione con la Fondazione Fratelli Alinari di Firenze, a cui l'autore ha donato il suo Archivio, sarà accompagnata da conferenze, presentazioni di libri e proiezioni cinematografiche, che faranno rivivere il passato della città. Da non perdere è anche il video che racconta l'affascinante storia della fotografia.
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Milano
Artico. Ultima frontiera
8 febbraio - 25 marzo 2018
TriennaleRagnar Axelsson (islandese), Carsten Egevang (danese) e Paolo Solari Bozzi (italiano) si sono conosciuti casualmente in quell'ampia porzione di terra che chiamiamo Artico e che comprende Groenlandia, Siberia e Islanda. Erano lì per portare avanti dei progetti di ricerca fotografica sulla natura del posto, sulla dura vita degli Inuit (gli Esquimesi di una volta), sui loro rapporti sociali, sulle problematiche legate al clima e al surriscaldamento globale, che stanno mettendo a dura prova le popolazioni autoctone e gli animali. Hanno parlato a lungo, hanno confrontato le loro esperienze, e, alla fine, hanno deciso di organizzare una collettiva per mostrare a tutti il volto ferito e affascinante di questa terra infranta e selvaggia, che presto potrebbe scomparire. Come del resto stanno scomparendo le tradizioni millenarie di questa gente, che, grazie alla TV e ai cellulari, ha cominciato a scoprire altre realtà e altri modi di vivere, più semplici e meno faticosi. Un mondo di cui molti, e soprattutto i giovani, vorrebbero far parte, ma in cui non è facile trovare il proprio spazio. Si crea così una situazione drammatica, che, sommata alle difficoltà quotidiane e alla difficoltà di procacciarsi il cibo, porta le persone a bere molto e a pensare persino al suicidio. La mostra, che è itinerante e ha già avuto un precedente a Venezia, alla Casa dei Tre Oci, propone 60 straordinarie foto in bianco e nero, scattate con grandi difficoltà e amore. Raccontano l'eterno conflitto tra uomo e ambiente, il rapporto coi cani e con gli altri animali, che sono una risorsa fondamentale per la sopravvivenza, la surreale bellezza di queste vastissime distese di ghiaccio e neve, che rischiano di scomparire se non si riesce a sensibilizzare il mondo sui temi della sostenibilità ambientale e del riscaldamento terrestre. Data l'attualità di questi argomenti, ai quali sono dedicati anche dei video, il 27 febbraio la Triennale ospiterà un Summit sul cambiamento climatico intitolato "Artic. Last Frontier", al quale parteciperanno studiosi provenienti da diverse parti del mondo. La mostra, che è curata da Denis Curti e Marina Aliverti, resterà aperta fino al 25 marzo con ingresso libero.
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Milano
Frida Kahlo. Oltre il mito
1 febbraio - 3 giugno 2018
Museo delle Culture - MUDECFino al 3 giugno, il MUDEC - Museo delle Culture di Milano ospita la mostra "Frida Kahlo. Oltre il mito". L'esposizione, che è curata da Diego Sileo, curatore del PAC e appassionato studioso di questa artista, a cui ha dedicato anni e anni di ricerche, riunisce più di 100 opere, tra cui dipinti, disegni e fotografie, a cui si aggiungono lettere e documenti pressoché inediti, provenienti dall'archivio della nipote Isolda e dalla Casa Azul, dove Frida abitò insieme al pittore muralista Diego Rivera. La maggior parte dei prestiti si devono però al Museo Dolores Olmedo e alla Jacques and Natasha Gelman Collection, che ospitano le più importanti collezioni al mondo dedicate a questa famosissima artista messicana, ormai entrata nel mito, di cui si è voluto, per una volta, dare un'immagine diversa dal solito. Meno legata ai traumi della malattia, agli aborti e alla difficile relazione con Diego, che sono comunque oggetto di molte opere; più connessa alla sua figura di donna moderna, rivoluzionaria e anticonformista, alla sua poetica enigmatica e misteriosa, al forte legame con la terra messicana, coi simboli e le tradizioni del suo paese. Ecco perché, prima di vedere la mostra, vi consigliamo di dare un'occhiata a un'altra esposizione, allestita lungo il corridoio, che si intitola "Il Sogno degli Antenati". Davide Domenici e Carolina Orsini, che sono i curatori, hanno preso spunto dalle collezioni del MUDEC, dove sono presenti diversi reperti mesoamericani, per spiegare l'influenza che il mondo indigeno messicano e il passato precolombiano hanno avuto sulla vita e l'opera di Frida Kahlo, che era una collezionista di oggetti archeologici e, come si può vedere dalle fotografie, amava usare abiti etnici e antichi gioielli. Una riscoperta, quella dell'estetica precolombiana, che condivideva con Diego Rivera e si riconnetteva anche a scelte politiche e identitarie. Questa attenzione per il passato ha avuto, infatti, grande importanza anche nella costruzione della nazione messicana post-rivoluzionaria. Com'è consuetudine del MUDEC, che ha lo scopo di far conoscere altre culture, le mostre sono accompagnate da un interessante programma di conferenze su Frida, sul Messico e il passato precoloniale.
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Milano
999. Una collezione di domande sull'abitare contemporaneo
13 gennaio - 2 aprile 2018
TriennaleIn un momento storico in cui si sente sempre più spesso parlare di sharing economy, co-housing e co-working, anche le nostre esistenze e i luoghi dove viviamo sono inevitabilmente soggetti a trasformazione. Una trasformazione che non è solo tecnologica, ma riguarda anche le abitudini, i modelli sociali e le esperienze. Ecco perché Stefano Mirti, che è il curatore della mostra, ha deciso di mettere in scena una società della condivisione, dello scambio, della collaborazione invitando i visitatori a guardare, partecipare, fare domande e, magari, dare anche qualche risposta utile per accompagnare i cambiamenti e migliorare la qualità della vita. Un esperimento sociale che continuerà almeno fino al 2 aprile, quando chiuderà questa esposizione mutante, ricca di idee, suggestioni e punti interrogativi, alla quale hanno dato un apporto fondamentale università, centri di ricerca, imprese, scuole, associazioni ecc. Negli spazi che ospitano la mostra si alterneranno, infatti, ogni giorno worksop, incontri, confronti, performance e conferenze per dare voce a chiunque abbia qualcosa da dire o da raccontare. L'esposizione comunque non vivrà solo nello spazio fisico della Triennale, ma anche sul web attraverso i suoi canali Social per condividere ciò che sta accadendo con chi non ha ancora visto la mostra o vuole sapere le novità. Se volete conoscere i programmi, potete guardare in www.999domandesullabitare.org.
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Milano
Conviviando. L'arte della tavola tra passato e futuro
25 gennaio - 15 febbraio 2018
Palazzo RealeTra poco è ora di cena, il momento giusto per parlare dell'arte di apparecchiare la tavola e ricevere gli ospiti, che è l'oggetto di "Conviviando", una mostra aperta, fino al 15 febbraio, nelle belle sale dell'Appartamento del Principe del Palazzo Reale di Milano. L'esposizione è curata da Cinzia Felicetti, direttrice di "Marie Claire Maison", che, per i suoi "ricevimenti", ha preso spunto dalle eleganti scene conviviali di film famosissimi, come Il Gattopardo, Vatel, Marie Antoinette, Morte a Venezia, Il grande Gatsby ecc. Il percorso espositivo è strutturato in senso cronologico per far capire l'evoluzione del gusto, dei costumi e della mise en place, un vero e proprio trionfo di piatti, posate, bicchieri, brocche, tovaglie, argenterie, suppellettili, mobili, piante e decorazioni floreali. Una gioia per gli occhi e per il palato di chi ha potuto approfittarne. A noi resta il piacere di perderci in queste scene di altri tempi accompagnati da musiche d'epoca e proiezioni cinematografiche sperando che il futuro non ci riservi davvero l'esperienza con cui si chiude la mostra.
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Milano
New Perspective
26 gennaio - 18 febbraio 2018
TriennaleFino al 18 febbraio, la Triennale di Milano ospita la mostra "New Perspective", curata da Denis Curti, che ha potuto contare sulla collaborazione di 23 artisti italiani della "generazione di mezzo", ma già noti, che hanno messo a disposizione le loro opere per un importante progetto di sensibilizzazione e fundraising. La mostra è stata realizzata, infatti, a favore dell'AIL (Associazione Italiana contro le leucemie, i linfomi e il mieloma), anche se ciò non vuol dire che dovete aspettarvi foto, video e installazioni che parlano di malati o malattie. Gli artisti sono stati scelti perché le loro opere invitano a guardare la realtà da altri punti di vista, perché fanno capire che ci sono diversi modi di percepire le cose e affrontare la vita. Quello che noi vediamo, infatti, non corrisponde sempre alla verità perché ci sono sfaccettature e dettagli che possono sfuggirci. Questo succede, per esempio, pensando a Dubai, di cui apprezziamo le bellezze architettoniche e l'ospitalità senza conoscere le sofferenze e le ingiustizie subite da chi ha contribuito a rendere cos affascinante questa città. In questo caso, è Francesco Iodice ad aprirci gli occhi. Nel caso del mieloma multiplo, lo fa l'AIL, che ci informa su questa malattia e ci dice cosa si può fare per curarla, o almeno guadagnare tempo. Solo mettendoci nei panni dei malati possiamo capire come certi eventi abbiano cambiato la loro vita e quella dei loro familiari. Solo cercando di aiutarli possiamo trasformare un momento di incertezza, sofferenza e disperazione in qualcosa per cui valga la pena di vivere e lottare. Gli artisti, il curatore, gli sponsor hanno fatto la loro parte, ora tocca a noi. I proventi derivanti dalla vendita dei biglietti e del catalogo, realizzato da Silvana Editoriale, saranno integralmente donati ad AIL, che li userà per portare avanti le sue attività di sensibilizzazione, ricerca, assistenza e sostegno ai pazienti e ai loro familiari. Andando alla mostra, farete del bene a loro e anche a voi perché ci sono opere davvero interessanti.
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Milano
Lucio Fontana. Ambienti/Environments
21 settembre 2017 - 25 febbraio 2018
Hangar BicoccaLucio Fontana è noto per i "Buchi" e i "Tagli", coi quali, suggestionato dalle scoperte scientifiche del tempo, cercava di superare i limiti della tela e dell'arte, ma, tra il 1949 e il 1968, ha realizzato anche alcuni straordinari ambienti spaziali per istituzioni e musei italiani (Galleria del Navglio, 1949; IX Triennale di Milano, 1951; Italia 61 a Torino; XIII Triennale di Milano, 1964; Palazzo Trinci a Foligno, 1967) e internazionali (Walker art Center di Minneapolis, 1966; Stedelijk Museum di Amsterdam, 1967; Documenta 4 a Kassel, 1968) anticipando in questo molte ricerche successive. Purtroppo si trattava di opere effimere, che sono andate perdute. Adesso però l'Hangar Bicocca, che già ospita le suggestive installazioni di Anselm Kiefer, ha deciso di dare vita a una mostra eccezionale, che è il frutto di ricerche e studi approfonditi, condotti da Marina Pugliese, Barbara Ferriani e Vicente Todolí in collaborazione con la Fondazione Fontana. E così alcuni di quegli incredibili lavori, realizzati con materiali fluorescenti, tubi al neon, luce di Wood, gomma, moquette e carta da parati, sono stati ricostruiti in base a foto e documenti d'epoca e si possono "vivere" e "sperimentare" in prima persona. Se non vi diciamo di più è perché non vogliamo rovinarvi la sorpresa, che è visiva, emozionale, percettiva e sensoriale. Andate a vederli e non ve ne pentirete!
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Milano
James Nachtwey. Memoria
1 dicembre 2017 - 4 marzo 2018
Palazzo RealeCome segno visibile del suo impegno per la pace, il Comune di Milano ha deciso di allestire, a Palazzo Reale, una grande mostra su James Nachtwey (Syracuse, 1948), uno dei maggiori fotoreporter e inviati di guerra del nostro tempo, considerato l'erede di Robert Capa. Un uomo dallo sguardo lucido e attento, ma anche compassionevole, che ha cominciato a interessarsi alla fotografia e al suo valore testimoniale alla metà degli anni '60, quando era molto acceso il dibattito sulla guerra in Vietnam, e a partire dagli anni '80 ha iniziato a darsi da fare in prima persona per mostrare a tutti, grazie alle sue immagini, l'arroganza del potere, la crudezza della guerra, la violenza del terrorismo, lo sguardo vuoto della disperazione, diventando a sua volta un punto di riferimento per gli altri reporter. Le sue foto, che sono uno strumento di lotta e impegno civile, raccontano le conseguenze tragiche delle crisi che hanno attraversato, e attraversano il nostro tempo, dallo sciopero della fame a Belfast (1981) a oggi. Parlano di quello che è successo nei Balcani, in Cecenia, in Romania, in Darfur, in Sud Africa, in Rwanda, dell'attentato alle Torri Gemelle di New York e delle guerre in Afghanistan e Iraq, di malattie come la tubercolosi e l'Aids, di droga, di povertà e di fame, dell'inquinamento e dei disastri naturali che stanno devastando la terra (Nepal, Haiti, Giappone, Indonesia), del dramma degli homeless e dei migranti che cercano di arrivare in Europa. La maggior parte delle sue foto sono foto di guerra, ma, come ha scritto Wenders nel 2012, Nachtwey "va in guerra e si espone... per creare la pace, partendo da un odio sconfinato per la guerra e da un amore sconfinato per gli esseri umani". Le sue "memorie" sono immagini forti, dure, ma compositamente perfette, di una bellezza che si fa fatica a guardare per le tragedie e le crudeltà che ci costringono a vedere. Rappresentano il suo pietoso omaggio alle atroci sofferenze degli uomini, delle donne e dei bambini raffigurati e ci invitano a guardare in faccia il dolore, l'ingiustizia, la violenza, la morte perché il nostro sguardo e la nostra coscienza non si voltino altrove, perché dalla sua denuncia scaturisca il cammino verso il cambiamento e la pace. Per questo, saranno oggetto di alcuni dibattiti, che si terranno nei prossimi mesi a Milano e ci aiuteranno a riflettere sulle cause e le conseguenze di questi eventi drammatici, che magari non ci toccano personalmente, ma fanno parte della nostra storia e ci riguardano in quanto esseri umani.
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Milano
Gregotti Associati. Un progetto integrale (1953-2017)
19 dicembre 2017 - 11 febbraio 2018
PAC - Padiglione d'arte ContemporaneaMilano sta attraversando una fase di grande trasformazione urbana e, per questo, il Comune ha deciso di realizzare al PAC una serie di mostre dedicate ai grandi maestri dell'architettura e del design. La prima, già inaugurata e curata da Guido Morpurgo, è quella dedicata a Vittorio Gregotti, che quest'anno ha compiuto 90 anni. Seguiranno quelle su Enzo Mari (2018) e Ignazio e Jacopo Gardella (2019). La rassegna in corso, che resterà aperta fino all'11 febbraio, racconta la storia dello Studio Gregotti & Associati e dei molti progetti realizzati in 64 anni di attività (1953-2017), in Italia e nel mondo. Lavori che spaziano dall'architettura al disegno urbano, dalla pianificazione territoriale agli allestimenti museali, dalla progettazione di arredi e prodotti industriali alla grafica e all'editoria. La mostra, che procede a ritroso dai lavori più recenti, realizzati in Cina (Pujiang), in Nord Africa e in Europa, a quelli degli anni '50 e '60, in cui - come dimostrano l'allestimento della XIII triennale e gli edifici delle cooperative d'abitazione milanesi - è molto forte la dimensione socioculturale, si apre con una rassegna di libri e riviste. Per Gregotti, infatti, l'architettura non è mai stata solo un'attività creativa e costruttiva, ma anche una pratica sociale e politica, un argomento di discussione e di apertura al confronto con altri ambiti del sapere, qualcosa su cui riflettere e pensare. Non ha mai amato le luci della ribalta, le novità estetiche, le esibizioni tecnologiche. È sempre stato un architetto impegnato, che ha partecipato al dibattito internazionale, ha scritto libri, ha diretto riviste importanti ("Casabella" e "Rassegna"), si è dedicato all'insegnamento. Quello che lo interessava, e lo interessa ancor oggi, è "Il territorio dell'architettura" (titolo di un suo libro/manifesto del 1966), l'analisi dei luoghi e della loro storia, per dare vita a qualcosa di nuovo e più adatto, rispettoso però del passato e della memoria degli uomini. Lo stile di Gregotti si caratterizza per ordine, misura, semplicità, precisione. Elementi che forse gli derivano dall'aver vissuto sulla propria pelle la vita della fabbrica di famiglia e delle persone che ci lavoravano. Un ricordo, che, come ha confessato lui stesso, non ha mai dimenticato e che è alla base anche di altre caratteristiche del suo Studio: la predilezione per il lavoro di gruppo, il rispetto dei luoghi e delle persone. Uno dei pezzi forti della mostra è sicuramente il Progetto Milano-Bicocca (1985-2007), fortemente voluto da Leopoldo Pirelli, che ha rivitalizzato un'area industriale obsoleta creando, attorno all'Headquarters Pirelli, un'università, un auditorium (un altro teatro lo ha realizzato ad Aix-en-Provence ispirandosi alla Montagne Sainte-Victoire di Cézanne), una "città nella città". Un'area di circa un milione di mq, che sarà possibile visitare, con dei tour guidati da prenotare scrivendo a [email protected], il 20 e 27 gennaio o il 10 febbraio. Il 30 gennaio, al PAC, si parlerà invece del passato, presente e futuro del Progetto Bicocca, che è considerato uno dei grandi interventi urbani del secolo scorso. Presto potrebbe esserci comunque un altro suo intervento in città. Gregotti dovrebbe realizzare, infatti, la sede del CASVA, il Centro di Alti Studi sulle Arti Visive, al quale ha già donato parte dei suoi archivi. Il catalogo della mostra è edito da Skira.
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Milano
Outfit 900. Abiti per le grandi occasioni nella moda di Palazzo Morando
20 dicembre 2017 - 4 novembre 2018
Palazzo Morando Costume Moda ImmagineGli abiti parlano. Eccome se parlano. Grazie a loro, infatti, possiamo conoscere il gusto di chi li ha scelti, la fantasia e l'abilità di chi li ha creati, l'evento e il contesto storico in cui sono stati sfoggiati. Le notizie che si possono desumere sono davvero tante, soprattutto se gli abiti sono accompagnati da foto d'epoca e dai racconti di chi li ha donati o prestati, com'è successo in occasione della mostra "Outfit '900", che resterà aperta fino al 4 novembre 2018 al Museo Morando, che il Comune di Milano ha voluto dedicare al costume, alla moda e alla storia della città. L'esposizione è divisa in due sezioni, una dedicata al giorno, dove si trovano anche gli abiti da sposa, l'altra alla sera con gli abiti da ballo e di gala, tra cui spicca lo splendido vestito di Giorgio Armani, che Glenn Close ha indossato, nel 1994, alla Cerimonia degli Oscar. Dopo aver visto la mostra, date un'occhiata alle altre sale di questo bel palazzo settecentesco. Potrete scoprire molte cose su Milano, la sua storia, le sue trasformazioni. Alle vicende della città si ispira anche la mostra "Milano e la Mala", ospitata al pianterreno fino all'11 febbraio, che ci fa vedere l'altra faccia della realtà. Vestiti e lustrini lasciano posto alla paura e al terrore e la notte si colora di nero e di sangue. Le piccole bande della "Ligera" sono state soppiantate, infatti, dalla criminalità organizzata, che ha il controllo del gioco dazzardo, della prostituzione e del traffico della droga.
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Milano
Bill Viola alla Cripta del Santo Sepolcro
18 ottobre 2017 - 6 maggio 2018
Cripta del Santo SepolcroSe non avete ancora visitato la Cripta di San Sepolcro, che si trova in quello che Leonardo considerava il "vero mezzo" della città di Milano, la mostra di Bill Viola può essere un incentivo in più. In questo luogo suggestivo, ricco di storia e spiritualità, si possono osservare, infatti, tre emozionanti installazioni di questo grandissimo videoartista di fama internazionale. Parlano di vita, morte, fatica, dolore, paura, resistenza, cambiamento e rinascita. Si possono vedere di giorno o anche di sera. Sono previste, infatti, delle aperture serali, che rendono l'esperienza ancora più magica e misteriosa. Per saperne di più e prenotare la visita, potete andare in: www.criptasansepolcromilano.it/
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Milano
Il mondo fluttuante di Toulouse-Lautrec
17 ottobre 2017 - 18 febbraio 2018
Palazzo RealeGrazie alla collaborazione del Musée Toulouse-Lautrec di Albi e altri importanti musei internazionali, il Comune di Milano è riuscito a realizzare una grande mostra su Henri de Toulouse-Lautrec (1864-1901), l'artista che ha rivoluzionato il mondo delle "affiches". L'interesse per le stampe giapponesi (alcune delle quali presenti in mostra), lo portò, infatti, all'ideazione di un nuovo stile, caratterizzato da colori brillanti, contorni netti, tratti liberi e nervosi, tagli compositivi audaci e pieni di movimento, coi quali raccontò la vita vera di Montmartre e dei suoi locali, offrendo uno spaccato frivolo e decadente della gente che affollava i cabaret, i caffé-concerto, le sale da ballo e i bordelli della Parigi della "Belle Époque". Aiutato in questo dall'uso delle fotografie, che spesso sostituivano gli schizzi dal vivo. Moltissimi sono anche i ritratti che fece ad attori e cantanti (Aristide Bruant, Albert Caudieux, Yvette Guilbert, Jane Avril, May Belfort, Berthe Bady), ballerine (May Milton, Marcelle Lender, La Goulue, Loïe Füller), modelle (Suzanne Valadon) e prostitute. Le persone che aveva scelto di frequentare nonostante le nobili origini. Il modo in cui Lautrec affronta i soggetti delle sue opere è ironico, disincantato, provocatorio, ma diventa partecipe nei confronti dei soggetti più umili e indifesi, come le ragazze delle case chiuse, di cui spesso racconta la semplice, e malinconica, quotidianità. Non c'è comunque nessun intento moralistico o accusatorio e, del resto, sarebbe strano il contrario. Con la sua vita e le foto che ha voluto lasciare di sé, ha sempre dimostrato, infatti, di essere un personaggio controcorrente e fuori dal coro. La mostra, curata da Danièle Devynck (direttrice del Museo di Albi) e Claudia Beltramo Ceppi Zevi, parte dalle opere giovanili di Lautrec e tiene conto di tutta la sua produzione artistica proponendo dipinti, disegni, litografie, acqueforti, studi, bozzetti e la serie completa dei suoi celebri manifesti, da cui traspare la stupefacente modernità del suo lavoro, che ha aperto la strada alla grafica pubblicitaria.
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Milano
Ettore Sottsass. There is a planet
15 settembre 2017 - 11 marzo 2018
Triennale Design MuseumEttore Sottsass è nato 100 anni fa a Innsbruck ed è morto a Milano nel 2007. Quindi, secondo l'Assessore del Corno, la città potrebbe avere presto una via o una piazza intitolata a lui. Nel frattempo, è la Triennale a rendergli omaggio con una mostra emozionale, curata dalla sua ultima compagna, Barbara Radice, con la quale ha condiviso trent'anni di vita ed esperienze in giro per il mondo. La rassegna, che può sembrare un po' confusa, è tutta giocata sui titoli delle varie stanze, che richiamano oggetti, testi, progetti, opere e pensieri di questo personaggio poliedrico e singolare, che è stato architetto, designer, pittore, scultore, fotografo, fondatore del Gruppo Memphis, ma soprattutto un uomo intelligente e sensibile, pieno di dubbi, curiosità e malinconie. La mostra, che trae il nome da un suo progetto dei primi anni '90, mai realizzato, è il suo "pianeta", il suo testamento spirituale, ciò che ci ha lasciato e su cui possiamo riflettere e interrogarci. Ci sono gli oggetti, i mobili, i progetti, i disegni, ma la parte più interessante è legata, secondo noi, alle foto, attente ai dettagli e mai banali, e agli scritti, che ci accompagnano lungo tutto il percorso e ci parlano di lui e di noi, dei sogni e dei problemi degli uomini.
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Milano
Resonances II
22 settembre - 22 ottobre 2017
Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci"Arte e scienza si incontrano al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano, dove è in corso la mostra "Resonance II". La rassegna, che rientra nel programma delle celebrazioni per i 60 anni dei Trattati di Roma (tra cui spicca quello che diede vita alla Comunità economica europea) ed è organizzata dal JRC (Centro Comune di Ricerca), che svolge analisi per conto della Commissione Europea, ruota attorno al concetto di "Fairness", ossia equità e giustizia. Un tema che investe tutti i settori della nostra vita, ha notevoli riflessi in campo economico, sociale e politico ed è stato oggetto di uno specifico rapporto europeo, presentato a Bruxelles il 22 settembre. Le opere, che sono state realizzate congiuntamente da artisti e scienziati, provenienti da 10 diversi paesi europei, cercano di mettere in luce questioni importanti, come le pari opportunità, l'accesso alla tecnologia, il diritto all'istruzione, l'immigrazione, lo spreco di acqua e cibo, l'inquinamento, i disastri ambientali e l'eccessivo potere della scienza e della medicina, che spesso si trovano ad affrontare problemi di tipo etico e giuridico (utilizzo delle cavie da laboratorio, clonazione ecc.), invitando i visitatori a far sentire la loro voce. La mostra è affiancata, infatti, da una web app, jrc-resonances.eu, grazie alla quale le persone possono condividere la loro idea di giustizia e fare proposte per un mondo più equo. Il 29 settembre, "Notte Europea dei Ricercatori (MeetMeTonight)", si potranno vedere liberamente tutte le instalazioni, anche quelle che, essendo dislocate all'interno del percorso museale, prevedono il pagamento del biglietto.
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Milano
Intrecci del Novecento. Arazzi e tappeti di artisti e manifatture italiane
12 settembre - 8 ottobre 2017
TriennaleLa Triennale inaugura la nuova stagione espositiva con una rassegna particolare, che nasce dopo anni di studi e ricerche e racconta il fervore creativo che ha pervaso l'arte tessile italiana dal Futurismo a oggi. Furono, infatti, soprattutto Balla e Depero, con le loro Case d'Arte, a porre le basi per il rilancio di questa forma artistica, che fino ad allora era rimasta nel solco della tradizione. La loro carica innovativa e il loro interesse per le arti decorative diedero nuovo slancio alle manifatture italiane, che si misero al servizio degli artisti e dei loro committenti, spesso importanti compagnie di navigazione, per realizzare nuovi progetti o trasformare in arazzi e tappeti opere che avevano gi avuto una vita precedente su carta o su tela. Se la prima parte della mostra è dedicata ai futuristi e ad alcuni artisti che si sono distinti in occasione delle Biennali di Arti Decorative Moderne di Monza (1923-1930) e delle successive Triennali di Milano (1933), la sezione seguente ci porta nel secondo dopoguerra, che ha visto la nascita e lo sviluppo, accanto a quelle storiche (Arazzeria Eroli, 1902; MITA-Manifattura Italiana Tessuti Artistici, 1926; Scuola di arazzeria di Esino Lario, 1936), di nuove, importanti, manifatture, come l'Arazzeria Scassa (1957), e il coinvolgimento di artisti, come Luzzati, Ajmone, Chighine, Dova, Magnelli, Prampolini, Reggiani, Soldati e Sottsass. La terza sezione, che comincia negli anni Sessanta e si prolunga per tutto il secolo, testimonia il periodo di maggior splendore e creatività dell'arte tessile italiana, avvantaggiata dalla fruttuosa collaborazione tra artisti, designer e architetti. Tra le manifatture italiane più attive, che facevano un lavoro davvero eccellente, figurano l'Arazzeria Scassa, che ha lavorato con Cagli, Sironi, Mirko Basaldella, Guttuso e Capogrossi, e ha realizzato diversi lavori per le grandi navi di Costa; l'Arazzeria di Penne, creata nel 1965, che ha collaborato con Afro Basaldella, Capogrossi, Acattino ecc. e l'Atelier di Arte tessile Elio Palmisano (1968), che aveva in scuderia il Gruppo Memphis, Nespolo, Ferroni e Dorfles. Ampio risalto viene dato anche ad alcune straordinarie ricamatrici di arazzi e tappeti, come Niki Berlinguer (lei stessa artista), Marina Zatta e Anna Maria del Drago, che, utilizzando la tecnica del piccolo punto, hanno donato nuova vita alle opere di molti artisti italiani del '900. La mostra, che è curata da Moshe Tabibnia e Virginia Giuliano, si conclude con alcune opere di Fiber Art di Paola Besana, Paola Bonfante e Maria Luisa Sponga, lavori in cui ciò che conta non è più il fatto di dar vita a un tappeto o a un arazzo, ma il materiale col quale vengono create le opere e le installazioni artistiche. Un'idea che nasce in seno alla Biennale di Losanna del 1962, che ha messo in luce le peculiarità degli artisti contemporanei che lavorano coi tessuti sperimentando nuove soluzioni e commistioni materiche, sancendo l'indipendenza di questa forma d'arte dalle altre. Per chi volesse saperne di più, ricordiamo che la mostra sar&eagrave; accompagnata, il 23 settembre, da una giornata di studi sull'arte tessile.
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Milano
New York New York. La Riscoperta dellAmerica: Arte italiana dal Futurismo alla Pop Art
13 aprile - 17 settembre 2017
Gallerie d'Italia e Museo del NovecentoNel dopoguerra, Parigi è costretta a passare a New York il testimone di "capitale dell'arte" e molti artisti italiani scelgono di trasferirsi o fare dei viaggi in America. Espongono nelle gallerie o nei musei, insegnano nelle università, instaurano contatti con critici, curatori, galleristi, artisti, direttori museali. Qualcuno si ferma, qualcuno torna, ma la trasferta americana avrà comunque importanti sviluppi per tutti influenzando la loro opera e la loro carriera in uno scambio che non è solo a senso unico. Anche la scena artistica italiana subisce dei cambiamenti. Molti artisti americani decidono, infatti, di soggiornare in Italia e, soprattutto, a Roma, che, negli anni '50, è diventata una città molto stimolante dal punto di vista creativo. Allo scambio culturale contribuiscono anche personaggi di spicco del mondo dell'arte, come la collezionista americana Peggy Guggenheim, che dal 1948 vive a Venezia e si dà un gran da fare per promuovere le sue scoperte. La mostra "New York New York", divisa in due sedi, le Gallerie d'Italia e il Museo del Novecento di Milano, racconta questo interessante periodo storico-artistico a partire dalla grande mostra del 1949, che il MoMA di New York decise di dedicare all'arte italiana stimolando l'interesse degli americani per i nostri artisti, che da allora hanno cominciato a riscuotere consensi anche in ambito internazionale. Le opere esposte, davvero molto belle, rendono omaggio ai migliori artisti italiani del '900, tra cui figurano Balla, Boccioni, De Chirico, Morandi, Modigliani, Martini, Marini, Fontana, Vedova, Burri, Afro, Capogrossi, Dorazio, Castellani, Consagra, A. Pomodoro, Rotella, Schifano, Pistoletto e molti altri. Una sezione del Museo del Novecento è dedicata a Ugo Mulas che, tra il 1964 e il 1967, decise di documentare la scena artistica newyorchese visitando le gallerie, gli studi degli artisti e le case dei collezionisti. Il risultato fu il libro "New York: The New Art Scene", una raccolta di immagini che sono dei capolavori di freschezza e ironia.
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Milano
MiArt 2017. Fiera internazionale d'arte moderna e contemporanea
31 marzo - 2 aprile 2017
Fieramilanocity - Viale ScarampoPreparatevi, perché tra poco arriverà "MiArt", la fiera milanese dedicata all'arte moderna e contemporane e al design d'autore, che quest'anno avrà un nuovo direttore, Alessandro Rabottini, e una nuova sezione trasversale, "On Demand", dove le gallerie proporranno opere site-specific (installazioni, wall-paintings e performance), realizzate su commissione. La Fiera, che ospiterà importanti gallerie italiane e internazionali, spazi dedicati a libri e riviste, momenti di incontro con critici, artisti, curatori e direttori museali, sarà affiancata da eventi e inaugurazioni in tutta la città. Dal 27 marzo prenderà il via, infatti, una vera e propria "ArtWeek" con appuntamenti imperdibili per tutti gli appassionati d'arte. Info: MiArt e Art Week.
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Milano
Manolo Blahnik. The Art of shoes
26 gennaio - 9 aprile 2017
Palazzo Morando Costume Moda ImmagineFatevi tentare dall'estro, dalla fantasia, dal colore delle creazioni di Manolo Blahnik, opere che è riduttivo chiamare "scarpe". Assomigliano, infatti, molto di più a delle sculture rivestite di inserti, passamanerie e tessuti preziosi, capaci di rendere attraente qualsiasi piede. Amatissime in tutto il mondo, sono state protagoniste di diverse serie televisive e cinematografiche, tra cui "Sex and The City" e "Marie Antoinette" di Sofia Coppola. A spingere Manolo a creare scarpe pare sia stata la direttrice di Vogue, Diana Vreeland, ma fu Ossie Clark, uno dei più fantasiosi stilisti della "Swinging London" a dargli visibilità invitandolo a collaborare alle sue collezioni. Mancava però ancora qualcosa. Le sue scarpe erano incredibili, ma quei tacchi vertiginosi non erano poi così comodi e portabili... Per questo, Manolo ha cominciato a studiare il segreto del perfetto bilanciamento. E una volta trovatolo, ha aperto il suo primo negozio nel quartiere londinese di Chelsea. Era il 1973, e da allora non ha mai smesso di crescere e trovare consensi. Originale e versatile, è diventato uno straordinario e inimitabile artefice di calzature, capace di catturare l'interesse di personaggi famosi, come Jane Birkin, Madonna, Kate Moss, e non solo. Chi non vorrebbe indossare queste splendide scarpe, capaci di impreziosire e rendere speciale qualsiasi abito? Il prezzo, ovviamente, potrebbe creare dei problemi, ma, se non potete permettervi le sue creazioni, lustratevi almeno gli occhi visitando la mostra, che Palazzo Morando dedica a Manolo Blahnik, alle sue scarpe, ai suoi disegni. Già che siete lì, prendetevi il tempo per ammirare questo bellissimo museo, giustamente situato nel quadrilatero della moda. Al suo interno è ospitato, infatti, il ricchissimo patrimonio di abiti e accessori, antichi e moderni, del Comune di Milano, tra cui figurano alcuni esempi di calzature, databili tra il XVI e il XX secolo. E poi non dimenticate di seguire i consigli di Manolo: vestitevi sempre in modo impeccabile, siate curiosi e ricordate di divertirvi!
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Milano
MIA Photo Fair 2017
10 marzo - 13 marzo 2017
The MallSe la fotografia vi interessa, non potete perdere l'appuntamento con la VII edizione di MIA Photo Fair, che è uno dei più importanti eventi italiani dedicati alla foto d'autore e all'immagine in movimento. Ideata da Fabio e Lorenza Castelli, conferma il format degli anni passati, che prevede, da un lato, la presenza di diverse gallerie internazionali, che possono proporre uno o più fotografi e, dall'altro, i fotografi indipendenti di Proposta MIA, tra cui ci sono professionisti e non. Tornano anche le letture portfolio di Codice MIA, che mette in contatto 45 artisti mid-career, selezionati dalla fiera, con collezionisti, art advisor e curatori di collezioni istituzionali o corporate, il Premio acquisto BNL Gruppo BNP Paribas, assegnato a un fotografo che espone in una delle gallerie presenti in fiera, e il Premio Massimo Gatti, che offre al vincitore, oltre a una somma in denaro, la possibilità di esporre alla Galleria Cavaciuti. Di nuovo, ci sono i focus su tre paesi molto interessanti dal punto di vista della produzione fotografica: Ungheria, Brasile e Asturie, la mostra "We Are What We Live" del fotografo francese Denis Rouvre, che ha realizzato il Calendario Lavazza 2017, uno spazio sperimentale dedicato alla performance con la partecipazione di Flux Laboratory e ArtOnTime, il Premio Charles Jing per i primi due classificati di Codice MIA e il Premio RaM Sarteano, che selezionerà due artisti per una mostra alla Rocca Manenti. A tutto questo, si aggiunge uno spazio dedicato all'editoria e un fitto programma culturale con interventi di importanti personalità del mondo dell'arte e della fotografia. E sarà proprio qui, nell'Area Talk, che saranno esposte le opere prestate da alcuni importanti collezionisti privati italiani. L'Area Lounge, arredata da Kartell, mostrerà invece una serie di immagini di grandi fotografi, tratte dal libro Kartell: 150 items, 150 Artworks, realizzato nel 2003 in collaborazione con "Vogue Italia". Per avere maggiori informazioni, potete guardare in: www.miafair.it.
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Milano
Mario Bellini. Italian Beauty
19 gennaio - 19 marzo 2017
TriennaleLa Triennale di Milano propone un viaggio di 60 anni attraverso design, architettura, exhibition design e tanto altro. Protagonista assoluto di questa mostra è Mario Bellini, un architetto che ha ottenuto successi sia nella creazione di oggetti, macchine e arredi, che gli hanno fatto vincere ben 8 Compassi d'Oro, sia su scala più ampia realizzando grandi progetti architettonici in tutto il mondo, da Parigi a Francoforte, da Tokyo a Melbourne a Milano, dove ha dato vita al MiCo, uno dei centri congressi più grandi d'Europa. L'allestimento di questa esposizione, che celebra la sua lunga carriera e la sua multiforme attività, è stato curato proprio da lui, che più di una volta, dal 1962 in poi, ha messo in scena opere d'arte e di architettura. La mostra si muove nel segno dell'"Italian Beauty" perché per Bellini "la bellezza ha in sé una forza eversiva e salvifica" e la sua "ricerca deve essere inarrestabile anche se non può e non deve essere il solo traguardo dell'architetto. Che dovrebbe avvertire sempre la necessità di un dialogo: con l'uomo, la città, le culture, le religioni"... Cose che oggi sono sicuramente un po' trascurate, soprattutto nel nostro paese, dove comunque siamo circondati dalla bellezza. Anche se la mostra ripercorre, a grandi linee, tutta la sua attività, guai a parlare di "retrospettiva". Per Bellini si può parlare solo di "prospettiva" dato che sta ancora guardando al futuro, al prossimo progetto, che, per lui, "è come un viaggio, un'esplorazione alla ricerca di un significato, di un'emozione e (come sempre) della bellezza".
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Milano
RI-SCATTI. La ricerca della felicità
3 febbraio - 12 febbraio 2017
PAC - Padiglione d'arte ContemporaneaDopo lo strepitoso successo del video "Palle di Natale", il Progetto Giovani dell'Istituto Nazionale dei Tumori di Milano porta al PAC una bella mostra di fotografie, realizzate, nel 2015, dai ragazzi del reparto di Pediatria Oncologica. L'iniziativa è stata possibile grazie all'Associazione milanese Riscatti Onlus, che, negli anni passati, ha già esposto in questi spazi le foto di persone senza fissa dimora e immigrati. Il tema della mostra è stato scelto liberamente dai 29 giovani coinvolti in questa esperienza, che hanno deciso di dedicare i loro scatti alla "ricerca della felicità", un inno alla vita e alla gioia che non è facile immaginare in chi sta lottando contro una malattia così devastante. Eppure uno dei segreti per farcela è proprio questo: sognare, fare progetti e sperare nel futuro. Cercare sempre la bellezza, anche nei momenti più dolorosi. Ne abbiamo bisogno tutti, ma soprattutto gli adolescenti malati, che sono persone speciali e dovrebbero essere trattati, come fa l'INT col Progetto Giovani, in modo adeguato alle loro esigenze e alla loro età, che sono lontane anni luce dalla routine e dalla tristezza di una corsia ospedaliera. A collegare le foto, che raccontano la vita, i sogni, i desideri di questi splendidi ragazzi tra i 14 e i 27 anni, che non sono poi così diversi dai loro coetanei, sono i disegni di Paola Gaggiotti, che ha creato attorno alle immagini una cornice legata alla loro quotidianità. La mostra, che è curata da Chiara Oggioni Tiepolo, è a ingresso libero, ma, chi vuole, può fare un'offerta o comprare una foto o un disegno. Il ricavato sarà utilizzato per sostenere le iniziative del Progetto Giovani, che trova già un indispensabile supporto nell'Associazione Bianca Garavaglia, ma, con altri fondi, potrebbe fare ancora di più.
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Milano
"Vitriol" Disegni di Gillo Dorfles, 2016
11 gennaio - 5 febbraio 2017
TriennaleInfaticabile osservatore dell'essere umano, dei suoi comportamenti e delle sue creazioni, anche adesso che ha raggiunto i 106 anni, Gillo Dorfles non ha smesso di cercare quella "pietra nascosta", che è la ragione di tutte le cose. E data la sua formazione eclettica, che comprende la critica, l'estetica, la medicina, la psichiatria, e anche la pittura (la sua grande passione), cerca di farci comprendere qual è stato il suo viaggio di scoperta attraverso disegni e dipinti, che "provengono dallinconscio". "Vitriol", che è l'enigmatico protagonista delle opere esposte alla Triennale di Milano, lo accompagna dal 2010, ma è diventato ancor più presente in questi ultimi mesi. Circondato da appunti, numeri, parole e citazioni, che richiamano Goethe, Jung e Steiner, ci ricorda "da dove veniamo, chi siamo e dove tentiamo di andare". Come tutti i quadri di Dorfles, ha grandi occhi, che rappresentano il suo sguardo sul mondo, su quel mondo contemporaneo, di cui è stato, ed è, testimone, interprete e protagonista.
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Milano
Hokusai, Hiroshige, Utamaro
22 settembre 2016 - 29 gennaio 2017
Palazzo RealeFino al 29 gennaio, il Palazzo Reale di Milano ospita una mostra spettacolare, dedicata ai più famosi maestri dell'"ukiyoe": Hokusai, Hiroshige e Utamaro. Il percorso espositivo, strutturato attorno alle loro meravigliose stampe policrome, raffiguranti paesaggi, celebri vedute, dettagli naturalistici ed eleganti figure femminili, ci porta al cuore di quel "Mondo Fluttuante" che tanto ha affascinato e ispirato i pittori di fine '800, come Manet, Monet, Van Gogh, Degas, Toulouse Lautrec, e non solo. Anche il cinema, la fotografia, l'opera, i fumetti e tutta la cultura pop devono, infatti, moltissimo a questi straordinari artisti giapponesi che, al di là di ciò che si pensa, non lavoravano per le classi aristocratiche ma per i ceti borghesi e popolari seguendo regole ben precise riguardo ai temi e allo stile, caratterizzato da tinte piatte, colori puri, prospettive e composizioni particolari, in cui si nota una spiccata sovrapposizione dei piani. Imposizioni che comunque non hanno limitato per nulla la loro creatività. Le loro silografie, infatti, anche se rispondevano alle esigenze di un fiorente mercato editoriale e venivano stampate in più edizioni, si sono sempre distinte da quelle di altri autori dell'epoca per freschezza, fascino e poesia. La stessa poesia e bellezza, che ha sedotto gli artisti francesi contribuendo alla scoperta del Giappone e delle sue espressioni artistiche e culturali. Un mondo unico, raffinatissimo, che non può certo lasciare indifferenti ed è tuttora di grande ispirazione.
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Milano
Jean-Michel Basquiat
28 ottobre 2016 - 26 febbraio 2017
Museo delle Culture - MUDECLa rabbia e le inquietudini di Jean-Michel Basquiat (1960-1988) hanno lasciato da tempo le strade della Grande Mela e i suoi lavori si possono ammirare nei principali musei del mondo e anche al MUDEC di Milano, dove sono esposte 140 opere provenienti da diverse collezioni private, tra cui spicca quella di Yosef Mugrabi, che ha comprato moltissimi lavori di questo straordinario artista autodidatta. Un giovane afroamericano, orgoglioso, tormentato e ribelle, dotato di grande sensibilità e creatività, che in pochi anni ha trovato ampi consensi tra i galleristi e la critica e oggi è giustamente considerato uno dei principali protagonisti della scena artistica newyorchese degli anni '80. La sua avventura era iniziata a Soho e nel Lower East Side di New York nel 1977, quando ancora si firmava "SAMO" ed era solito tracciare su muri, finestre e porte abbandonate, graffiti e scritte provocatorie inconfondibili, che prendevano spunto dalla realtà, ma anche dalla TV, dai fumetti, dalla storia dell'arte, dai libri che leggeva avidamente. Le sue forme primitive, i colori accesi e le sue frasi scomode e feroci, che parlavano di sesso, morte, soldi, droga, razzismo, emarginazione, non potevano certo passare inosservate. E infatti, in breve tempo, grazie anche ad amici come Keith Haringh e Sandro Chia, che lo propose a Mazzoli per una mostra nel 1981, è riuscito a imporsi all'attenzione di importanti galleristi e critici d'arte, come Jeffrey Deitch, Annina Nosei, Mary Boone e Bruno Bischofberger, che hanno promosso il suo lavoro in tutto il mondo. Avrebbe potuto godersi il successo, ma la droga si era ormai impossessata di lui e la morte lo ha portato via giovanissimo all'apice della fama. Di lui, ci restano le riflessioni, le denunce e, soprattutto, le bellissime opere, che, come disse Haring, sono "piccole interessanti considerazioni filosofiche, ... poesie concentrate e potenti".
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Milano
Antonio Marras. Nulla dies sine linea
22 ottobre 2016 - 21 gennaio 2017
TriennaleÈ una mostra bellissima e particolare, che affascina, seduce e inquieta, quella che la Triennale di Milano ha deciso di dedicare ad Antonio Marras e al suo mondo eclettico e visionario, un universo creativo senza tempo, sospeso tra moda, arte, cinema, teatro e poesia. Non si può, infatti, rimanere indifferenti guardando i suoi disegni, i suoi taccuini, le sue installazioni, fatte di oggetti ritrovati e riportati in vita con altri significati e nuovi enigmi. Opere suggestive e provocatorie, che nascono dall'esigenza di svelare l'essenza del reale e fanno riflettere sul senso della vita, della morte, dell'abbandono, della memoria. Nell'amore e nella cura per il dettaglio e la messa in scena, riconosciamo lo stilista, ma la sensibilità è sicuramente quella di un artista, o di un poeta, capace di suggerire ed evocare mondi lontani, mettersi in discussione, creare magiche atmosfere in cui perdere i propri pensieri e dar sfogo alla fantasia. Lo spazio della mostra travalica, infatti, i confini del tempo e invita a trovare, in quello straripante accumulo di cose e immagini, le tracce della bellezza e della nostra umanità, i segni delle storie, degli incontri, dei viaggi, che hanno caratterizzato la sua e le nostre vite. Gli oggetti che Marras ha raccolto, e le immagini che ha creato, appartengono, infatti, alla sua biografia e alla sua intimità, ma anche a quella di ognuno di noi. Con lui condividiamo, infatti, dubbi, paure, imperfezioni, fughe, interrogativi, illusioni e curiosità. Grazie quindi a Maria Lai e Carol Rama, che hanno spinto quest'uomo inquieto, pieno di pudori, ad aprire a tutti le porte del suo affascinante mondo privato per rivelare ciò che ha creato negli ultimi vent'anni, tracciando ogni giorno, come l'Apelle di Plinio il Vecchio, qualche linea di pennello sui suoi taccuini. La sua mostra, curata da Francesca Alfano Miglietti, ci regala, infatti, un turbinio di emozioni e sorprese senza fine.
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Milano
Boom 60! Era arte moderna
18 ottobre 2016 - 12 marzo 2017
Museo del NovecentoDi artisti, mostre, fiere, opere d'arte contemporanea adesso si parla molto e i vernissage sono sempre molto affollati. Negli anni '50 e '60 però la gente guardava con stupore i "Tagli" di Fontana e le pennellate furiose di Vedova. E l'acquisto del Grande Sacco di Burri da parte della Galleria Nazionale dArte Moderna di Roma provocò addirittura un'interpellanza parlamentare. I giornali specializzati erano letti soltanto dagli addetti ai lavori e le riviste parlavano sì d'arte ma gli artisti venivano trattati come personaggi un po' strani o come celebrità. Gli articoli si concentravano più sulla loro vita e sui loro scandali, che sulla loro arte. Uno dei "divi" più gettonati era sicuramente Picasso, che era già molto quotato sul mercato, ma di cui venivano narrate soprattutto le avventure sentimentali. Un altro era Bernard Buffet, di cui oggi si parla poco, ma che allora era molto apprezzato dagli attori di Hollywood e aveva una movimentata vita mondana. Spesso gli artisti venivano fotografati accanto ad attori famosi, come Sofia Loren o Gina Lollobrgida. Gli scatti venivano presi mentre le star del cinema erano in visita agli atelier, alle gallerie d'arte o alla Biennale di Venezia. "Boom!" parla proprio di questo, dell'arte vista dal grande pubblico e raccontata dai più popolari rotocalchi dell'epoca. I commenti e i titoli sono curiosi, ironici, esagerati, eppure, guardando bene in quegli articoli, si pu vedere che c'era gi qualcuno che aveva la vista lunga, che aveva saputo riconoscere gli artisti di talento. Tra questi, il gallerista Guido Le Noci, che propone Arman, Burri, Capogrossi, Mathieu, Francis e Twombly, e il grande Gillo Dorfles, che, dovendo scegliere gli artisti su cui puntare, segnala Accardi, Castellani, Twombly ecc. Oltre a giornali e rotocalchi, ci sono, ovviamente, le opere realizzate in quegli anni di grande fermento e sperimentazione. Moltissime arrivano da Milano, che era (ed è tuttora) la capitale italiana delle gallerie e della carta stampata.
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Milano
Laltro sguardo. Fotografe italiane 1965-2015
5 ottobre 2016 - 8 gennaio 2017
TriennaleSecondo il Presidente dellAFIP (Associazione Fotografi Italiani Professionisti) Giovanni Gastel, che era presente all'inaugurazione di questa esposizione, "i maschi fotografano per mostrarsi, le donne per conoscere". Se questo può essere vero per molti uomini e soprattutto per Giovanni, che, come si può vedere nella rassegna aperta fino al 13 novembre al Palazzo della Ragione, si muove con creatività, eleganza e raffinatezza nel mondo della moda, del design e del lifestyle, generalizzare troppo è sempre fuorviante. A ben vedere però, questa mostra curata da Raffaella Perna grazie alla disponibilità di Donata Pizzi, che ha messo a disposizione la sua collezione di immagini, scattate dalle più significative interpreti del panorama fotografico italiano tra gli anni '60 e oggi, sembrerebbe dargli ragione. Almeno per quanto riguarda le opere meno recenti. Le fotografe attive negli anni '60 e '70 mostrano, infatti, un forte impegno sociale e si occupano di politica, rivendicazioni femministe, temi scottanti come la mafia (Letizia Battaglia) o le realtà manicomiali (Carla Cerati). Un discorso a parte meritano invece gli scatti delle nuove generazioni di fotografe, che sono sicuramente più lontane dall'intento documentaristico e/o di protesta (che comunque è presente nei lavori di alcune fotoreporter, come Isabella Balena, Francesca Volpi e Isabella Ghizzoni) e sono decisamente più interessate alla sperimentazione. Un modo di fare che, del resto, rispecchia un'evoluzone in atto nel settore, dato che ormai la distinzione tra fotografia e arte è sempre più labile. In mostra è esposta anche l'installazione "Parlando con voi", che, prendendo spunto dal libro omonimo di Giovanna Chiti e Lucia Covi, propone 30 interviste ad altrettante fotografe. Per ascoltarle ci vuole tempo, ma ne vale la pena. Soprattutto se avete intenzione di dedicarvi a questa professione.
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Milano
Escher
25 giugno 2016 - 29 gennaio 2017
Palazzo RealeSe avete voglia di guardare qualcosa di diverso, andate a vedere la rassegna che il Palazzo Reale di Milano dedica all'incisore olandese Maurits Cornelis Escher (1898-1972). Un personaggio fuori dal comune, che, con le sue opere misteriose, è stato capace di stupire e affascinare scienziati, matematici, editori, cantanti, registi cinematografici e pubblicitari, incantati dalle sue visioni e dai suoi paesaggi impossibili, che mescolano scienza, natura, matematica, geometria, studi sulla percezione ed elementi decorativi desunti dalle architetture moresche e dall'Art Nouveau. La mostra, che ripercorre tutto il percorso artistico di Escher, spazia dagli anni '20 e '30, dominati dalla natura e dal paesaggio italiano, fino alle opere della maturità, che sono quelle più note e imitate, e permette di farsi un'idea della sua enigmatica visione del mondo, in cui ciò che appare non è esattamente ciò che è. I lavori di Escher fanno tutti parte della collezione di Federico Giudiceandrea, un ingegnere elettronico, che è sempre stato un grande ammiratore dell'artista. Giochi e pannelli illustrativi aiutano a capire cosa c'è dietro l'universo escheriano fornendo ai visitatori alcune, possibili, chiavi di lettura delle sue opere, che offrono ogni volta qualcosa di nuovo a chi le guarda attentamente.
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Milano
Poesia del reale. Fotografie di Toni Nicolini
16 settembre - 23 ottobre 2016
Forma MeravigliDopo la rassegna sui giorni del Parco Lambro, Forma Meravigli torna a interessarsi del capoluogo lombardo dedicando una mostra al fotografo milanese Toni Nicolini (1935-2012), un personaggio schivo e riservato, che ha saputo documentare la realtà della città dove era nato, e non solo, con rispetto, poesia e una sottile vena d'ironia. La rassegna, curata da Giovanna Calvenzi, che ha lavorato nello studio che Nicolini condivideva con Cesare Colombo, propone una selezione delle immagini scattate tra gli anni '60 e il 2000 in Italia e anche in altre parti d'Europa, come la Svizzera, l'Austria, il Portogallo, l'Olanda e il Belgio, che Toni aveva fotografato per il Touring Club Italiano. Le opere esposte, che sono il frutto di un accurato lavoro di analisi e valutazione, testimoniano uno sguardo attento e sensibile alla quotidianità e ai mutamenti sociali. Raccontano la trasformazione di Milano attraverso i suoi simboli ed eventi particolari (la Borsa, i Navigli, i cortili, le rivendicazioni operaie e studentesche, la borghesia emergente, il mondo della moda, le nuove costruzioni), ma anche storie minime, di provincia, come quelle scattate in Calabria, in Sicilia, a Mortara o tra i terremotati del Belice. Invitano a guardare senza formulare critiche o giudizi, come del resto faceva lui, che osservava e documentava tutto con partecipazione ed emozione aggiungendo un po' di magia alle piccole cose di ogni giorno.
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Milano
William Klein. Il mondo a modo suo
16 giugno - 11 settembre 2016
Palazzo della Ragione FotografiaNel corso della sua vita, William Klein ha provato di tutto: grafica, pittura, fotografia, cinema e scrittura. Di questa poliedricità rende conto la mostra allestita, fino all'11 settembre, al Palazzo della Ragione di Milano, la città dove ha tenuto la sua prima esposizione, datata 1952. A segnare il suo destino di fotografo è stato Léger, il suo maestro, che un giorno gli disse: "Lascia perdere i musei e le gallerie, pensa solo alla strada". Klein l'ha preso in parola e di strade ne ha girate tante passando per New York, che era la sua città natale, Roma, Tokyo, Mosca e Parigi, la sua preferita, fotografando in ogni luogo quello che richiamava la sua attenzione e gli sembrava vicino allo spirito del posto. Ribelle alle regole e al perbenismo, non andava in cerca del momento perfetto ma del contrasto, che rendeva attraverso foto mosse, sporche, sfocate, spesso prese da vicino o col grandangolo. Voleva dimostare di essere lì, in mezzo alla folla e alla vita, far vedere "il mondo a modo suo". A queste immagini "imperfette", catturate di getto, si accompagnano le prime opere astratte, legate alla corrente hard edge, le foto di moda scattate per "Vogue", alle quali Klein regala ironia e movimento, una selezione di documentari e pellicole sperimentali, che l'artista ha diretto tra il 1957 e il 1999, e i personalissimi "contatti dipinti", in cui il segno grafico si unisce felicemente alla fotografia facendo risaltare i particolari più importanti.
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Milano
Joan Miró. La forza della materia
25 marzo - 11 settembre 2016
Museo delle Culture - MUDECDopo averci proposto le opere di Paul Gauguin, il MUDEC di Milano ci offre ora una bella mostra, dedicata a un grandissimo artista spagnolo del '900, Joan Miró. La rassegna, che si concentra sul periodo che va dal 1931 al 1981, offre un quadro abbastanza completo del suo percorso artistico e ci permette di capire quanto questo autore, che è stato al tempo stesso pittore, scultore e incisore, fosse interessato alla materia, al colore, alla sperimentazione di procedimenti innovativi. Attraverso l'uso di diverse tecniche e di materiali inconsueti, spesso estranei al mondo dell'arte, riusciva, infatti, a infrangere le regole e a dar vita a nuove, emozionanti, creazioni, caratterizzate da forme ambigue, biomorfiche e primordiali, tra cui spiccano figure simboliche di valore universale, come la donna, le stelle e gli uccelli, che ricorrono spesso nelle sue opere.
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Milano
La bellezza ritrovata. Caravaggio, Rubens, Perugino, Lotto e altri 140 capolavori restaurati
1 aprile - 17 luglio 2016
Gallerie d'ItaliaChe l'Italia abbia uno straordinario patrimonio d'arte, diffuso per tutto il Paese, dai centri più noti a quelli più piccoli e sconosciuti, non è certo una novità, ma questa mostra ce ne offre un'ulteriore conferma. Le opere esposte, tra cui figurano dipinti di Caravaggio, Lotto, Perugino, Rubens e Carrà, ma anche affreschi, sarcofagi, polittici, vetri, costumi ecc., arrivano da chiese, siti archeologici e musei, pubblici, privati ed ecclesiastici, di diverse regioni italiane e sono state tutte recentemente restaurate grazie al progetto "Restituzioni" del Gruppo Intesa San Paolo, che ha lo scopo di permettere a tutti di godere nuovamente di dipinti, sculture e manufatti, rovinati dal passare del tempo, dalle calamità naturali o dalla mancanza di fondi per la loro conservazione. Un'iniziativa, che va avanti dal 1989, quando la Banca Cattolica del Veneto, che adesso fa parte di questo importante gruppo bancario, ha avviato i primi restauri locali, ma che, col tempo, ha ampliato il suo raggio di azione coinvolgendo quasi tutta la Penisola. Oggi, infatti, questo progetto biennale, che ha all'attivo un migliaio di interventi su opere databili dalle epoche proto-storiche all'età contemporanea e in siti monumentali, come la Basilica di Aquileia, la Basilica del Santo di Padova, il Duomo di Napoli e l'Abbazia di Chiaravalle, rappresenta uno dei migliori esempi di collaborazione pubblico privata del Paese. Tutte le operazioni di restauro sono condotte, infatti, in collaborazione con gli enti ministeriali preposti alla tutela e sono loro a indicare le opere che necessitano degli interventi. "Restituzioni", che ha anche un importante valore di studio e ricerca e quest'anno ha assunto rilievo internazionale restaurando tre rilievi settecenteschi della Repubblica Slovacca, ha dato lo spunto al Comune di Milano per la realizzazione di una mappa (on line su www.ritornialfuturo.it) in cui sono indicate le opere recentemente sottoposte a restauro dei musei cittadini. Un invito a vederle e a visitare i luoghi dove sono ospitate.
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Milano
2050. Breve storia del futuro
23 marzo - 29 maggio 2016
Palazzo RealeDieci anni fa, Jacques Attali pubblicò il saggio Breve storia del futuro in cui, rifacendosi a quello che era successo in passato, immaginava come sarebbe potuta essere la scena politica, economica e sociale di lì a cinquant'anni. Il suo approccio non voleva essere né ottimista né pessimista. Voleva invitare la gente a riflettere e agire al fine di scongiurare gli effetti di ciò che sarebbe potuto accadere. E in parte è già accaduto. Da quel libro ha preso spunto una mostra, curata da Pierre-Yves Desaive e Jennifer Beauloye, che raccoglie le opere di 46 artisti contemporanei. Il percorso espositivo, suddiviso in otto sezioni, prende il via con la rivoluzione tecnologica degli anni Ottanta e affronta temi importanti, come il declino dell'Impero americano, lo strapotere delle grandi aziende, il consumismo, la disuguaglianza economica, l'inquinamento, l'immigrazione, l'accesso alle armi, le guerre di religione. Nonostante la presenza di alcune opere rassicuranti, l'immagine del futuro non sembra affatto rosea. Quello che può confortarci è sapere che possiamo ancora fare qualcosa per cambiare la rotta di questi mondi possibili. Ma non dobbiamo aspettare che la Storia faccia il suo corso. Abbiamo l'obbligo morale di agire subito perch&ecaute; abbiamo delle responsabilità nei confronti di chi verrà dopo di noi ed erediterà i frutti delle nostre scelte.
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Milano
L'Inarchiviabile/The Unarchivable. Italia anni 70
7 aprile - 15 giugno 2016
FM Centro per lArte ContemporaneaÈ stato inaugurato ieri, a Milano, FM, un nuovo spazio dedicato all'arte e al collezionismo, che prende il nome dello storico complesso dei Frigoriferi Milanesi, dove è ospitato. Il nuovo centro, che è promosso da Open Care e si occuperà di valorizzazione, esposizione e conservazione delle opere d'arte, offre un'area espositiva dedicata alle mostre di collezioni private, un temporary space per le gallerie d'arte contemporanea, residenze per artisti e curatori, depositi visitabili per collezionisti che vogliono mostrare al pubblico le loro raccolte, un dipartimento di art advisory e alcuni laboratori di restauro, che saranno aperti eccezionalmente al pubblico il 9 aprile dalle 11 alle 20. La direzione di FM è stata affidata a Marco Scotini ma ha il supporto di un board internazionale di esperti. La mostra inaugurale, che si intitola "L'Inarchiviabile/The Unarchivable", ripercorre i principali momenti della scena artistica italiana degli anni '70, che è stata davvero molto produttiva e innovativa. Tra gli artisti presi in considerazione, ci sono Vaccari, Chiari, La Pietra, Mari, Agnetti, Isgrò, Boetti, Merz, Paolini, Pistoletto, Penone, Anselmo, Zorio, Baruchello, Parmiggiani, Colombo, Mulas, Lucas, Ghirri, Gianikian & Ricci Lucchi, Lai, Carmi, Blank, La Rocca, Accardi, Dadamaino ecc. All'interno del Centro FM, che, come abbiamo già detto, ha molteplici funzioni, sono ospitati anche alcuni archivi d'artista, tra cui gli Archivi Dadamaino, Gianni Colombo e Ugo Mulas. Se volete avere maggiori informazioni, le trovate in www.fmcca.it/.
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Milano
Photofestival
20 aprile - 12 giugno 2016
Diversi spaziFinito il Fuorisalone, Milano si sveglia sotto il segno del Photofestival, che, fino al 12 giugno, proporrà una straordinaria rassegna di mostre fotografiche di autori consolidati ed emergenti. Il titolo scelto per il 2016, "Segni, forme, armonie", ha a che fare col design e rappresenta un omaggio all'Esposizione Internazionale della Triennale, che, dopo un'assenza di diversi anni, ha aperto la sua XXI edizione. Ad accomunarle, oltre al tema, il numero degli spazi, che sono davvero tanti. Per conoscere le sedi e le proposte del Photofestival, che si dirama per tutta la città, ma si concentra in alcuni edifici storici del centro, che sono Palazzo Giureconsulti, Palazzo Turati, Palazzo Bovara e Palazzo Castiglioni, potete guardare in http://www.milanophotofestival.it/ .
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Milano
I libri Einaudi 1933-1983
31 marzo - 23 aprile 2016
Galleria del Gruppo Credito Valtellinese - Refettorio delle StellineSe guardate nelle vostre librerie, troverete sicuramente moltissimi libri pubblicati da Einaudi. Il progetto editoriale avviato da Giulio nella Torino degli Anni Trenta in collaborazione con altri giovani di talento, come Leone (Ginzburg), Norberto (Bobbio) e Cesare (Pavese), che volevano far conoscere in Italia le migliori espressioni del pensiero europeo e americano, invise al regime fascista, ha spaziato, infatti, nei più diversi campi, dalla letteratura all'arte, dalla poesia alla politica, dall'economia alla storia, dalle scienze sociali all'editoria per l'infanzia. I suoi libri, impreziositi dalla grafica di autori come Munari, Steiner e Huber e dalle riproduzioni di molte opere d'arte moderna e contemporanea, impresse sulle copertine, hanno formato, tra il 1933 e il 1983, anno della crisi finanziaria che portò, nel 1994, al passaggio alla Mondadori, moltissimi lettori, instillando nei loro cuori l'amore per la conoscenza, la giustizia e la libertà. Infatti, come ha scritto Norberto Bobbio ricollegandosi al logo della casa editrice, "È uno struzzo, quello di Einaudi, che non ha mai messo la testa sotto la sabbia". Per ricordare la qualità e l'eccellenza culturale dei libri pubblicati da Einaudi, la Galleria Credito Valtellinese di Milano ha deciso di allestire una mostra, che raccoglie il meglio del suo catalogo storico. Parte del merito va ovviamente al collezionista Claudio Pavese, che con grande passione ha raccolto tutti i volumi esposti, tra cui, è bene ricordarlo, figurano anche moltissimi saggi e libri d'arte. La rassegna, curata da Andrea Tomasetig in collaborazione con Cristina Quadrio Curzio e Leo Guerra, resterà aperta fino al 23 aprile. La scelta di programmarla in questo periodo non è casuale. Tra pochi giorni aprirà, infatti, il Salone del Mobile e i libri di Einaudi rappresentano sicuramente uno straordinario esempio del nostro design.
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Milano
Alfons Mucha e le atmosfere Art Nouveau
10 dicembre 2015 - 20 marzo 2016
Palazzo RealeIvan Lendl è stato un grande tennista cecoslovacco ed è stato quattro volte campione del mondo, ma a noi interessa molto di più un altro aspetto della sua vita. È stato, infatti, un grande collezionista dei manifesti di Alfons Mucha (1860-1939), uno dei più rappresentativi interpreti dell'Art Nouveau. La sua raccolta, davvero eccezionale per qualità e quantità, adesso appartiene alla Richard Fuxa Foundation, che l'ha già messa in mostra a Praga e ora la propone a Milano, una delle capitali italiane di quello stile floreale che da noi si chiama Liberty. La mostra, allestita a Palazzo Reale, si focalizza sulle creazioni di Mucha, che è stato il promotore di un'arte visiva innovativa e potente, capace di spaziare dal manifesto pubblicitario al gioiello, ma propone anche i manufatti di altri artisti europei, attivi nel campo delle arti decorative, come Carlo Bugatti, Luigi Fontana, Galileo Chini, Emile Gallé, Leonardo Bistolfi e Alessandro Mazzucotelli. Protagonista assoluta di questo stile moderno, elegante e sensuale, tipico della Belle Epoque, è la donna, di volta in volta eterea o fatale, come l'attrice Sarah Bernhardt, di cui Mucha ci ha lasciato degli splendidi manifesti teatrali, ma non manca mai un doveroso omaggio alla natura, da cui gli artisti riprendono i motivi floreali e le linee sinuose e dinamiche aggiungendo un tocco di esotismo. Dopo Milano, la mostra si trasferirà a Genova.
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Milano
Vivian Maier
Fino al 31 gennaio 2016
Forma MeravigliQuella di Vivian Maier è una storia incredibile, che avrebbe potuto restare completamente nell'ombra se, nel 2007, John Maloof, che stava cercando di trovare immagini del suo quartiere di Chicago, non fosse andato a un'asta e non avesse acquistato una serie di fotografie, in vendita perché non era stata in grado di pagare l'affitto di un box dove teneva le sue cose. Fino ad allora, infatti, di Vivian non si sapeva nulla. Eppure, con una passione e una costanza fuori dal comune, non passava giorno che non imbracciasse la sua Rolleiflex e si aggirasse per le strade delle città dove stava vivendo e lavorando come bambinaia - New York e Chicago - per immortalare quello che catturava la sua attenzione, con preferenza per i bambini, la gente comune, i poveri, i dettagli nascosti ma più significativi di un clima o di una personalità. Della sua vita sappiamo davvero poco, e lo stesso di come era fatta. Pare, infatti, che fosse una donna molto schiva e riservata, forse anche un po' burbera e originale. La sua immagine è giunta a noi grazie agli autoritratti che si dedicava giocando sapientemente col riflesso delle vetrine o degli specchi, che trovava più o meno casualmente sul suo cammino. Le strade erano il suo schermo e la sua vita. Era lì che guardava scorrere il tempo, cambiare le mode e i costumi della gente. E di tutto questo ci ha lasciato una memoria straordinaria, che le ha guadagnato un posto di primo piano nella "Street Photography" americana. Il suo talento e la sua abilità compositiva sono, infatti, ormai sotto gli occhi di tutti. Come i frutti del suo sguardo attento, e talvolta ironico, capace di cogliere al volo un gesto, una situazione, un'emozione. Se volete provarle anche voi, andate a vedere le sue foto.
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Milano
Gabriele Basilico: Ascolto il tuo cuore, città
Fino al 31 gennaio 2016
UniCredit PavilionL'UniCredit Pavilion di Piazza Aulenti inaugura oggi la sua prima grande mostra e la scelta non poteva essere più azzeccata e felice. L'esposizione è dedicata, infatti, a Gabriele Basilico. Perché proprio a lui? I motivi sono tanti e tutti legittimi, legati alla storia di Milano e anche della Banca. Infatti, questo grande fotografo, scomparso nel 2013, è nato e si è formato in questa città, ha raccontato più volte le sue fabbriche, le sue periferie, le sue trasformazioni, tra cui quella di Porta Nuova, ed è anche presente nella Collezione UniCredit, che è una delle più importanti raccolte corporate europee. Le immagini esposte, selezionate da Walter Guadagnini e Giovanna Calvenzi, seguono a grandi linee tutto il percorso artistico di Basilico, ma non lo fanno in senso cronologico. I curatori hanno preferito, infatti, un andamento strutturato per temi e analogie, che è quello più adatto a rendere conto della sua opera, che, al di là della bellezza delle immagini, ha anche un grande valore antropologico e sociale. Basilico, infatti, memore della sua formazione da architetto, amava indagare le trasformazioni delle città, analizzare le loro aree critiche, le loro ferite, documentare i cambiamenti e lo scorrere del tempo. Ha iniziato a farlo nel 1978 con Milano e non ha smesso più. La sua indagine si è estesa, infatti, ad altre metropoli, tra cui Barcelona, Beirut, Berlino, Bilbao, Francoforte, Istanbul, Madrid, Montecarlo, Mosca, Napoli, Parigi, Rio de Janeiro, San Francisco, Shanghai, Valencia ecc. Le foto di queste città sono esposte a gruppi al piano terra e, talvolta, non è facile distinguere le località dato che le caratteristiche architettoniche e le criticità urbane mostrano spesso delle similitudini. Salite le scale, ci ritroviamo a Milano, dove Basilico ha realizzato i poetici "Ritratti di fabbriche" (1978-80) e il suo ultimo lavoro, quello su Porta Nuova, che è l'area in cui si innesta anche il Pavilion. L'ultimo piano della mostra è dedicato alle immagini realizzate in Francia e nei principali porti europei a metà degli anni Ottanta, all'epoca del suo primo incarico internazionale, collegato alla Mission Photographique de la DATAR (Delegation à l'Amenagement du Territoire et à l'Action Regionale). Le foto sono affiancate da una serie di filmati, molto interessanti, che mostrano il modo in cui Basilico affrontava il suo lavoro. Uno dei più strazianti è sicuramente quello dedicato a Beirut, che appare come una città fantasma, piena di buche e rovine. Il sottotitolo della mostra ricorda un titolo di Alberto Savinio, che a Milano ha dedicato un bellissimo libro e, come Basilico, è riuscito a farci cogliere l'anima di questa città. La rassegna sarà accompagnata da visite guidate, workshop e conferenze. I cataloghi, editi da Skira, sono due. Uno di essi, pensato per i bambini, è davvero bellissimo e istruttivo.
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Milano
Henri Cartier-Bresson e gli altri. I grandi fotografi e lItalia
Fino al 7 febbraio 2016
Palazzo della Ragione FotografiaDopo averci fatto ammirare le immagini che alcuni importanti fotografi italiani hanno scattato lungo la Penisola, Giovanna Calvenzi porta a termine il suo progetto curatoriale mostrandoci quello che hanno visto e immortalato alcuni grandi fotografi internazionali. Il "viaggio in Italia" che ci propone, e che copre un arco di circa ottant'anni, si apre con le splendide immagini di Henri Cartier-Bresson alle quali si affiancano quelle di altri 35 autori, che, al pari di lui, si sono fatti ammaliare dai paesaggi, dalla gente, dalla storia del nostro Paese. Il passare degli anni si accompagna all'evoluzione del linguaggio fotografico, che diventa sempre più sperimentale, ma lo sguardo di questi autori, tra cui spiccano Robert Capa, David Seymour, Cuchi White, Herbert List, William Klein, Sebastiâo Salgado, Helmut Newton, Gregory Crewdson, Paul Strand, Thomas Struth, Irene Kung, Joel Meyerowitz e Steve McCurry, resta comunque attento, stupito e partecipe. Le immmagini esposte, pur nelle loro specificità, ci fanno capire quanto l'Italia sia amata dagli stranieri. E questo dovrebbe spingerci a riflettere sul valore del nostro patrimonio culturale, naturale e artistico, di cui spesso non siamo consapevoli o non ci curiamo.
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Milano
Essere è tessere
Fino al 14 febbraio 2016
Fondazione delle Stelline - Sala del CollezionistaPer una volta parliamo d'altro. Parliamo di intrecci, trame, orditi, ricami e filati. La Fondazione delle Stelline propone, infatti, una serie di "manufatti", che fanno parte della Collezione Canclini, un'azienda che è sul mercato da tanto tempo dato che ha deciso di festeggiare così i 90 anni di attività nel settore tessile. Chiara Gatti, che è la curatrice della rassegna, mette a confronto oggetti del passato, o di provenienza tribale ed esotica, di diverse località, con le opere di importanti artisti contemporanei, come Boetti, Kounellis, Christo, Boltanski, Arman, Nitsch, Kusama, Kimsooja ecc. Ci sono opere d'arte fatte con tessuti e tessuti che sono capolavori. Il confine è labile... E si può anche pensare che una bandiera sia un'opera d'arte... D'altra parte, perché no? Composizione, materia, tecnica, colore, ritmo sono da sempre nel cuore e nella testa degli uomini e hanno dato vita a prodotti di eccellenza assoluta, che hanno un'inestimabile valore artistico, sociale, culturale e antropologico. "Essere è tessere".
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Milano
National Geographic. La storia, la fotografia, le esplorazioni
Fino al 14 febbraio 2016
Museo di Storia NaturaleLa National Geographic Society, fondata a Washington nel 1888 da un gruppo di lungimiranti scienziati e intellettuali, ha sempre avuto come missione l'esplorazione scientifica e geografica del mondo ma, a queste operazioni, affidate a spiriti temerari, ha affiancato anche un'intensa attività divulgativa, volta a far conoscere a tutti le sue scoperte. Lo ha fatto attraverso le pagine e le immagini del "National Geographic Magazine", che ci hanno permesso di scoprire la bellezza del pianeta e l'esistenza di culture lontane e inaccessibili ai più. La rivista fu creata, infatti, in un'epoca in cui viaggiare era molto costoso, difficile e pericoloso ed erano davvero pochi quelli che avevano il coraggio, o i mezzi, per vivere simili avventure. Questa mostra, curata da Marco Cattaneo, rende omaggio al lavoro svolto dalla National Geographic Society e dai fotografi che hanno seguito sul campo le imprese leggendarie dei suoi esploratori. Personaggi incredibili, come Robert E. Peary, Jacques Cousteau, Dian Fossey, Jane Goodall, James Cameron, i Leakey ecc., che hanno portato il nome e la bandiera della Society nei luoghi più sperduti e lontani della Terra, dal Polo Nord al Polo Sud, dal Machu Picchu all'Everest, in fondo al mare, e perfino sulla Luna. Le foto apparse sul "National Geographic" hanno accompagnato le nostre vite e l'evoluzione dei costumi e della società, ispirando o saziando la nostra voglia di avventura. E continueranno a farlo anche nel futuro. La missione della National Geographic Society, infatti, non è ancora finita e non finirà finché ci sarà qualcosa da scoprire o da raccontare. Per adesso, godiamoci questa mostra e queste immagini, che sono davvero molto belle, interessanti e suggestive.
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Milano
Gauguin. Racconti dal Paradiso
Fino al 21 febbraio 2016
Museo delle Culture - MUDECLa mostra, che inaugura ufficialmente l'attività espositiva del MUDEC, propone una settantina di opere di Paul Gauguin, uno dei più importanti artisti francesi dell'800, che, a un certo punto della sua vita, tormentato dalla ricerca della genuinità e dalla fascinazione per il primitivo, decise di partire per un lungo viaggio, che lo portò, prima a Tahiti e, poi, nelle Isole Marchesi, dove trovò la morte. In questi luoghi tropicali e selvaggi, affascinato dalla natura, dalla vita degli indigeni e dai loro idoli, realizzò moltissimi capolavori. Di questi, però, la mostra ce ne propone pochi, tra cui Donne tahitiane sdraiate, Donna tahitiana con fiore e Mahana no atua - Giorno di Dio. Line Clausen Pedersen e Flemming Friborg, che sono i curatori della mostra, hanno preferito focalizzare l'attenzione sulle opere dipinte in anni precedenti (Nudo di donna che cuce, Autoritratto con Cristo giallo) e su aspetti meno conosciuti della produzione artistica di Gauguin, come le sculture in terracotta, le brocche, i vasi, i legni intarsiati e alcune belle zincografie, che fanno parte della Suite Volpini. Una raccolta di stampe, che l'artista concepì rifacendosi a lavori precedenti, datati tra il 1886 e il 1889, ma che all'epoca non riscosse il meritato successo. Accanto alle opere di Gauguin, figurano alcuni dipinti di Van Gogh, Cézanne e Pissarro, che l'artista ebbe modo di conoscere e frequentare. Se andrete a vedere la mostra, ricordatevi di guardare dietro le tende. Potreste trovare uno sgabuzzino oppure un'altra sala espositiva e perderla sarebbe un vero peccato.
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Milano
Creval Contemporary
Fino al 27 febbraio 2016
Galleria del Gruppo Credito Valtellinese - Refettorio delle StellineWarhol, Matta, Ernst, Spoerri, Vedova, Crippa, Morlotti, Martini, A. Pomodoro, Simeti, Isgrò, Negri, Takis, Velasco, Sottsass ecc. sono alcuni degli artisti proposti a Milano, alla Galleria del Credito Valtellinese, che espone al pubblico parte della sua collezione di dipinti, sculture e disegni. Una raccolta messa insieme a partire dal 1987, quando venne creato lo spazio espositivo milanese, sede di un'intensa attività culturale, diretta, in ordine di tempo, da Alexandre Iolas, scomparso quasi subito, Giovanni Quadrio Curzio, attivo fino al 2010, Cristina Quadrio Curzio e Leo Guerra. Particolare (forse un po' troppo) l'allestimento, che ricorda i luoghi di lavoro dove queste opere erano conservate, ossia gli uffici e gli altri spazi della banca, di cui vengono proposti oggetti e arredi. Dopo aver osservato le opere, trovate un po' di tempo per guardare i video che si trovano alla fine del percorso espositivo. Il primo è dedicato al giardino delle sculture di Palazzo Sertoli, che è la sede bancaria di Sondrio. Il secondo racconta, con parole semplici e con qualche esempio, perché l'arte contemporanea è così importante. La mostra trova un completamento a Sondrio (Piazza Quadrivio 8 e Via Quadrio 27), dove si può vedere una selezione di cataloghi, manifesti e grafiche.
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Milano
L'incanto dei Macchiaioli nella Collezione di Giacomo e Ida Jucker
Fino al 29 febbraio 2016
Museo Poldi PezzoliLa famiglia Jucker ha dato i natali a numerosi mecenati e collezionisti. Il più conosciuto è sicuramente Riccardo, noto per le opere futuriste (e non solo) esposte al Museo del Novecento, ma prima di lui c'è stato Giacomo (1883-1966), che, con la moglie Ida (1890-1963), ha messo insieme una bella raccolta di dipinti dei Macchiaioli e di altri artisti italiani, attivi nella seconda metà dell'Ottocento. Dopo la loro morte, la casa di famiglia di Via Mauro Macchi fu aperta al pubblico dagli eredi perché tutti potessero vedere la collezione, ma questa situazione durò soltanto pochi anni, fino al 1974, quando le opere vennero progressivamente vendute. Solo oggi, grazie al Museo Poldi Pezzoli, che ha potuto contare sulla collaborazione dell'Istituto Matteucci di Viareggio, è possibile vederle riunite, ammirare le splendide tele di Signorini, Fattori, Lega, Cabianca, Borrani, D'Ancona, Favretto, Fontanesi, Ranzoni, Gigante, Il Piccio ecc., conoscere un periodo importante della storia dell'arte italiana. La mostra, che è curata da Andrea Di Lorenzo, Fernando Mazzocca e Annalisa Zanni, è accompagnata da un video, che racconta la storia della collezione e della famiglia Jucker.
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Milano
Robert Capa in Italia
30 gennaio - 26 aprile 2015
Spazio OberdanLa collaborazione tra la Fondazione Fratelli Alinari e la Provincia di Milano ha sempre dato buoni frutti. L'arrivo della Citta Metropolitana non sembra aver cambiato le cose. La prima mostra organizzata in questo luogo è dedicata, infatti, a uno dei più grandi fotografi di tutti i tempi, Robert Capa. Un uomo dotato di grande intelligenza e sensibilità, che ha passato la vita viaggiando da una parte all'altra del mondo, dove c'era una storia da raccontare e documentare con le sue immagini...
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Milano
Van Gogh. L'uomo e la terra
18 ottobre 2014 - 8 marzo 2015
Palazzo RealeTra pochi mesi aprirà Expo e si parlerà di cibo, natura, agricoltura, sostenibilità. Temi che, per certi versi, ritroviamo anche nella poetica di Vincent Van Gogh. Questo grandissimo artista olandese, infatti, ha cominciato la sua avventura nel mondo dell'arte narrando, nei suoi disegni, la vita dei campi, la misera condizione dei contadini, il ciclo delle stagioni...
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Milano
Walter Bonatti. Fotografie dai grandi spazi
13 novembre 2014 - 8 marzo 2015
Palazzo della Ragione FotografiaDopo averci proposto le splendide immagini che Salgado ha scattato nei luoghi più remoti e incontaminati del Pianeta, il Palazzo della Ragione di Milano, ci propone ora le fotografie di Walter Bonatti, che tutti conoscono come alpinista ma è stato anche un grande esploratore...
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Milano
Alberto Giacometti
7 ottobre 2014 1 febbraio 2015
GAM - Galleria d'Arte ModernaLa Galleria d'Arte Moderna, che già ospita importanti lavori di arte plastica, frutto dell'ingegno di artisti come Canova, Medardo Rosso, Gemito, Wildt ecc., è stata scelta dal Comune come spazio espositivo specificamente riservato alle sculture. La prima mostra, allestita nelle belle sale di Villa Belgiojoso, è dedicata a un grandissimo artista del '900, Alberto Giacometti, di cui viene riproposto tutto l'iter creativo dall'esordio in Svizzera al periodo parigino...
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Milano
Yves Klein - Lucio Fontana. Milano Parigi 1957-1962
17 ottobre 2014 - 15 marzo 2015
Museo del Novecento - Palazzo dell'ArengarioLucio Fontana è uno dei pezzi forti del Museo del Novecento che gli ha dedicato pure una sala, quella che affaccia su Piazza Duomo. Quest'anno è anche il co-protagonista di una mostra molto interessante, che affianca le sue opere a quelle di un altro grande artista del secolo scorso, Yves Klein, che, come lui, anche se in maniera differente, si è interessato all'idea di spazio...
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Milano
Segantini. Il ritorno a Milano
18 settembre 2014 - 18 gennaio 2015
Palazzo RealeSe per tutta la vita Segantini fu sostanzialmente apolide e oggi molti paesi rivendicano la sua appartenenza, quello che è certo è che Giovanni si formò a Milano e che la sua presenza artistica continuò a farsi sentire in questa città anche in seguito al suo ritiro in Svizzera. Questo spiega il sottotitolo di questa mostra, che propone 120 opere che arrivano da importanti musei e collezioni private europee e americane, ed è quindi molto completa dato il numero limitato di opere realizzate dall'artista, che morì molto giovane...
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Milano
Marc Chagall. Una retrospettiva 1908-1985
17 settembre 2014 - 1 febbraio 2015
Palazzo RealeQualche giorno fa, il Palazzo Reale di Milano ha tenuto a battesimo una mostra molto attesa, quella dedicata a Marc Chagall. La rassegna, che è curata da Claudia Zevi assieme a Meret Meyer, nipote dell'artista, ripercorre in senso cronologico la vita e l'opera di questo autore, che, come altri ebrei, ha dovuto viaggiare a lungo prima di trovare una sistemazione definitiva...
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Milano
Trame. Le forme del rame tra arte contemporanea, design, tecnologia e architettura
16 settembre - 9 novembre 2014
TriennaleÈ leggero, duttile, elegante, resistente, antimicrobico e conduttore e ha fatto parte delle nostre vite fin dall'antichità anche se a volte non ci accorgiamo neppure che c'è. Eppure il suo valore è molto alto tanto è vero che è stato spesso oggetto di furto. Parliamo del rame a cui la Triennale di Milano ha deciso di dedicare una grande mostra...
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Milano
Herbert List. The magical in passing
12 settembre - 9 novembre 2014
Fondazione delle Stelline - Sala del CollezionistaHerbert List voleva essere considerato un dilettante ma, anche se aveva cominciato a fotografare quasi per caso, non ci è riuscito. Tutti infatti hanno sempre pensato che lui fosse uno dei più grandi fotografi del XX secolo e questa mostra, che documenta diversi momenti del suo percorso artistico, dagli anni '30 agli anni '60, ne è la prova...
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Milano
Mostri a Venezia. Le grandi navi fotografate da Gianni Berengo Gardin
11 luglio - 28 settembre 2014
Villa Necchi CampiglioDopo Vittorio Gregotti, Adriano Celentano, l'Unesco e tanti altri, anche Gianni Berengo Gardin ha deciso di dare il suo contributo per salvare Venezia dai "Grandi Mostri" del mare, che rappresentano un grave pericolo per la sopravvivenza della Laguna. È nata così questa mostra / reportage, fatta di foto esteticamente molto belle ma drammatiche per ciò che rappresentano, che resterà aperta fino alla fine di settembre a Villa Necchi Campiglio, un'incantevole casa museo nel cuore di Milano. A gestirla è il FAI (Fondo Ambiente Italiano), che invita tutti quelli che amano Venezia a votare il Canale della Giudecca come "Luogo del Cuore" in modo da accendere i riflettori su questo problema e sostenere la mobilitazione popolare in atto. Per avere altre informazioni sull'iniziativa del FAI, potete guardare il sito www.iluoghidelcuore.it.
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Milano
2004-2014. Opere e progetti del Museo di Fotografia Contemporanea
3 luglio - 10 settembre 2014
TriennaleIl Museo di Fotografia Contemporanea di Villa Ghirlanda (Cinisello Balsamo) ha deciso di festeggiare i 10 anni di vita con una mostra. L'esposizione, che propone foto, video e filmati, rende conto del lavoro svolto nei campi della conservazione, catalogazione e valorizzazione del patrimonio, e offre una panoramica della collezione e dei progetti commissionati agli artisti, molti dei quali, come "Salviamo la luna" e "Ricordami per sempre", sono stati realizzati in collaborazione con la popolazione locale. Tra i temi toccati, spiccano quelli del paesaggio urbano e naturale, la figura umana, la trasformazione della società, il legame col territorio, ma non mancano i lavori sperimentali. Molte opere sono il frutto delle acquisizioni di questi anni, che hanno permesso al Museo di raddoppiare il suo patrimonio.
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Milano
Izis. Il poeta della fotografia
12 febbraio - 6 aprile 2014
Spazio OberdanIl progetto di collaborazione che la Provincia di Milano e la Fratelli Alinari stanno portando avanti per far conoscere in Italia i grandi fotografi francesi, dopo la prima, splendida, mostra dedicata a Robert Doisneau, ci offre la possibilità di vedere le opere di un altro grande fotografo umanista, sicuramente meno conosciuto del precedente ma ugualmente affascinante: Izis Bidermanas (1911-1980). Le immagini poetiche e sognanti di questo autore, originario della Lituania, che ha passato quasi tutta la vita in Francia, ha fatto parte della Resistenza ed è stato ritrattista e reporter, sono state selezionate dal figlio Manuel in collaborazione con la critica fotografica Armelle Canitrot. Spiccano su tutte le foto dedicate a Parigi, ai suoi abitanti, ai suoi artisti e scrittori, ai suoi quartieri.
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Milano
Dadamaino (1930-2004)
31 maggio - 29 giugno 2013
Galleria del Gruppo Credito Valtellinese - Refettorio delle StellineLa Galleria del Gruppo Credito Valtellinese, che ha sempre proposto mostre molto particolari e di qualità, ha deciso di aprire il suo spazio a una delle più interessanti artiste italiane del dopoguerra, Dadamaino (Edoarda Emilia Maino), una figura fuori dal coro, la cui personalità non è stata ancora messa a fuoco compiutamente...
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Milano
Modigliani, Soutine e gli artisti maledetti. La Collezione Jonas Netter
21 febbraio - 8 settembre 2013
Palazzo RealeNon è la prima volta che Marc Restellini, uno dei più autorevoli studiosi di Modigliani, porta le opere di questo grande artista livornese a Milano È già successo 10 anni fa, anche se allora l'esposizione aveva un taglio completamente diverso. Adesso, infatti, l'accento è posto sul clima culturale più che su un autore, su una città e sui suoi artisti, che, pur non essendo nati qui, l'hanno resa grande dando vita a un linguaggio nuovo e originale, che avrebbe aperto la strada all'arte contemporanea...
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Milano
August Sander e Michael Somoroff. Absence of Subject
1 febbraio - 7 aprile 2013
Fondazione delle Stelline - Sala del CollezionistaIl fotografo tedesco August Sander è sicuramente uno dei più grandi ritrattisti del secolo scorso. A lui si deve, infatti, uno straordinario "catalogo" dei suoi connazionali e delle professioni del suo tempo. Osteggiato e dimenticato per anni, è stato riportato alla ribalta da un artista americano contemporaneo, Michael Somoroff, che ha compiuto un'ardita operazione concettuale sulle sue immagini cancellando i personaggi delle sue foto con la tecnologia digitale...
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Parigi
Giovanni Cerri. Voyage in Italie
8 febbraio - 9 marzo 2013
Galerie Orenda Art InternationalLe atmosfere e i principali monumenti di Roma, Milano, Venezia, Napoli, Pompei, Pisa ecc. reinterpretati dall'abile pennellata di Giovanni Cerri, che, nei dipinti esposti in questa bella mostra, ci fa rivivere le emozioni e le sensazioni provate da chi ha potuto assaporare un viaggio in Italia, un paese che è sempre stato considerato una meta imperdibile da scrittori, artisti e turisti di tutto il mondo.
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Milano
Fashion. Un secolo di straordinarie fotografie di moda dagli archivi Condé Nast
16 gennaio - 6 aprile 2013
Fondazione Forma per la FotografiaLa Fondazione Forma ha deciso di iniziare il nuovo anno nel segno dell'eleganza e della creatività. La sua prima mostra è dedicata, infatti, ai fotografi che hanno lavorato per le Edizioni Condé Nast pubblicando le loro immagini, glamour e patinate, sulle pagine di "Vogue" e altre importanti riviste di moda vendute in tutto il mondo...
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Bologna
ArteFiera 2013
25 gennaio - 28 gennaio 2013
Quartiere Fieristico di BolognaTira aria di rinnovamento ad "Artefiera", la 37 edizione di una delle più importanti fiere italiane dedicate all'arte moderna, contemporanea e alle ultime tendenze. Nuovi i direttori artistici, che sono Giorgio Verzotti per larte contemporanea e Claudio Spadoni per quella moderna, nuovo (dal punto di vista della regia, visto che la fiera è sempre stata accompagnata da diverse iniziative) il progetto "ArtCity Bologna", coordinato dal direttore del MAMbo Gianfranco Maraniello, che ha organizzato un corposo programma di eventi e mostre in giro per la città, nuova la sezione "Solo Show", dedicata alle gallerie che propongono le opere di un unico artista. Si riconferma, anche se si fa ancora più marcata, l'attenzione agli artisti italiani di maggior prestigio e qualità, proposti anche all'interno della mostra "Storie italiane", curata da Laura Cherubini e Lea Mattarella, e la tradizionale "ArtCityWhiteNight" di sabato 26, che prevede l'apertura di palazzi storici, gallerie, spazi espositivi e negozi fino alle 24. Se volete saperne di più, potete guardare il sito ufficiale della Fiera.
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Milano
Alberto Garutti. Didascalia
16 novembre 2012 - 3 febbraio 2013
PAC - Padiglione d'arte ContemporaneaNon è la prima volta che Alberto Garutti espone al PAC. Era già stato qui, infatti, nel 2004, in occasione della mostra "Spazi atti / Fitting Spaces", per la quale aveva realizzato un'opera visibile solo di notte, quando lo spazio espositivo era chiuso al pubblico. In questa rassegna, curata da Paola Nicolin e Hans Ulrich Obrist, si ha però la possibilità di vedere e conoscere buona parte dei suoi lavori, da quelli storici a quelli in fieri. Oltre a poter ammirare le opere realizzate a partire dagli anni '70, e quelle più recenti, si potrà, infatti, assistere e partecipare a due installazioni in divenire...
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Milano
Da Pinocchio a Harry Potter. 150 anni di illustrazione italiana dall'Archivio Salani, 1862-2012
18 ottobre 2012 - 6 gennaio 2013
Castello SforzescoIl Comune di Milano ha deciso di festeggiare i 150 anni della casa editrice fondata a Firenze nel 1862 dal giovane tipografo Adriano Salani con una mostra molto suggestiva, che piacerà a tutti, grandi e piccini. Il percorso espositivo consente, infatti, di ammirare 300 disegni di grande bellezza, in cui ogni visitatore avrà la possibilità di ritrovare i libri che hanno acceso in lui la fantasia e la voglia di avventura...
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Milano
Ugo Mulas: Esposizioni
13 giugno - 9 settembre 2012
TriennaleTra il 1970 e il 1973, Ugo Mulas realizza alcune immagini che chiama "Verifiche" perché gli servono per portare avanti una riflessione sugli elementi costitutivi della fotografia. Tra queste, ci sono quelle che ha scattato a Roma in occasione della mostra "Vitalità del negativo". Siamo alla fine degli Anni Sessanta, ma è già diverso tempo che questo grande fotografo si preoccupa di documentare quello che avviene in campo artistico. Aveva cominciato a Milano negli Anni Cinquanta e l'ha fatto per tutta la vita catturando con le sue immagini comportamenti e attitudini di artisti, galleristi, collezionisti, semplici visitatori...
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Milano
TDM5: grafica italiana
14 aprile 2012 - 24 febbraio 2013
Triennale Design MuseumPer la quinta volta dalla sua apertura, il Triennale Design Museum conferma la sua natura dinamica cambiando aspetto, ma, a sorpresa, non ci parla di oggetti, progettisti o imprenditori, ma di grafica. Un'attività che finora non è stata studiata e analizzata a dovere, ma, nel '900, ha impegnato diversi artisti e designer italiani, come Dudovich, Depero, Munari, Steiner, Noorda, Testa, Cavandoli ecc., che, con le loro invenzioni e la loro creatività, hanno contribuito al successo delle maggiori aziende del nostro Paese e allo sviluppo della nostra cultura visiva...
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Milano
Safet Zec. Capolavori senza tempo
24 maggio - 15 luglio 2012
Rotonda della BesanaIn attesa di essere trasformata in uno spazio completamente dedicato ai bambini, la Rotonda della Besana ci propone ancora una bella mostra, dedicata all'artista bosniaco Safet Zec, che da diversi anni vive in Italia. L'esposizione, che è curata da Stefano Zuffi e Lorenza Salamon, si snoda su due binari paralleli, che hanno a che fare con le sue vicende personali e con le tematiche più ricorrenti della sua arte, che sono comunque strettamente connesse alla sua vita e alla sua terra d'origine...
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Milano
Immagine della Luce. Artisti della contemporaneità internazionale per Villa Clerici
12 maggio - 4 luglio 2012
Villa Clerici - Galleria d'Arte Sacra dei ContemporaneiLa Galleria d'Arte Sacra dei Contemporanei, ospitata a Villa Clerici, che è uno splendido palazzo settecentesco poco distante dall'Ospedale di Niguarda, non è molto conosciuta, neppure dai milanesi. Eppure al suo interno si può ammirare una selezione della ricca collezione d'arte che Dandolo Bellini ha messo assieme a partire dal 1955. Per dare maggior slancio a questa istituzione, che sta attraversando un periodo molto delicato, che potrebbe mettere a rischio la sua stessa esistenza, Paolo Bolpagni e Francesca Pola hanno deciso di organizzare una mostra di artisti contemporanei, che si sono interessati all'"immagine della luce", un elemento che è sempre stato considerato uno dei simboli più importanti della manifestazione del divino sulla terra...
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Milano
MIA. Milan Image Art Fair
4 maggio - 6 maggio 2012
Superstudio PiùAncora qualche giorno di attesa e finalmente partirà la II edizione della "Milan Image Art Fair", una fiera specificamente dedicata a fotografia e video, che l'anno scorso ha riscosso un grande successo tra il pubblico...
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Milano e Rho
Salone Internazionale del Mobile e Fuori Salone
17 aprile - 22 aprile 2012
Diversi spazi della città e Polo fieristico di Rho-PeroAd animare Milano ci hanno provato in tanti, ma, finora, nessuno è riuscito a compiere quel "miracolo" culturale, economico e di partecipazione che si verifica ogni anno in concomitanza col Salone del Mobile, che è sicuramente una delle più importanti manifestazioni italiane, capace di richiamare in città gli addetti ai lavori di tutto il mondo. Il punto di riferimento principale per i professionisti è, come sempre, il Polo fieristico di Rho-Pero, dove ci sono i "Saloni" veri e propri (Salone Internazionale del Mobile, EuroCucina, Salone Internazionale del Bagno, Salone Internazionale del Complemento d'Arredo e SaloneSatellite), ma gli eventi e le manifestazioni che si tengono un po' dappertutto, nel centro e nella periferia di Milano sono così tanti che è impossibile elencarli tutti...
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Milano
MiArt 2012. XVII Fiera internazionale d'arte moderna e contemporanea
13 aprile - 15 aprile 2012
FieramilanocityLo scorso anno MiArt ha dato l'impressione di essere un po' sotto tono e questo fatto non deve essere sfuggito al Comitato direttivo, che ha deciso di regalare alla Fiera, giunta alla sua XVII edizione, un nuovo direttore artistico. La scelta è caduta su Frank Boehm, che, grazie alle sue capacità e alle sue conoscenze, dovrebbe riuscire a donarle nuovo slancio e convincere i galleristi e i collezionisti, italiani e stranieri, della qualità di questa manifestazione, che, nonostante la crisi e una concorrenza sempre più agguerrita, vorrebbe aprirsi di più a livello internazionale...
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Genova
Van Gogh e il viaggio di Gauguin
12 novembre 2011 - 1 maggio 2012
Palazzo DucaleDopo averci fatto conoscere alcuni tra i più bei paesaggi del Mediterraneo, Marco Goldin è tornato di nuovo a Genova per raccontare il suo ultimo viaggio all'interno della storia dell'arte. Un sogno accarezzato per lungo tempo, che lo ha portato a selezionare un'ottantina di capolavori, che riportano alla memoria i viaggi dei pionieri americani, ansiosi di scoprire territori sconosciuti, ma anche, e soprattutto, i viaggi interiori di artisti come Van Gogh, Gauguin, Rothko, De Staël ecc., che hanno passato la vita cercando di capire qualcosa di più su se stessi e sul mistero dell'esistenza. Il risultato, davvero straordinario, è una mostra ricca di fascino, emozioni e sorprese, che attraversa due secoli e due continenti...
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Vercelli
I giganti dell'Avanguardia: Miró, Mondrian, Calder e le Collezioni Guggenheim
3 marzo - 10 giugno 2012
Spazio espositivo ARCAIl fortunato accordo che da cinque anni lega la città di Vercelli e la Fondazione Guggenheim prosegue con successo e ci regala un'altra, piccola mostra gioiello. Le opere, infatti, non sono tante, ma tutte di prima scelta. Un risultato che è la diretta conseguenza del fatto che sia Solomon che Peggy hanno sempre avuto un grande fiuto e hanno sempre scommesso su artisti che, in seguito, hanno riscosso molto successo. Proprio come Miró, Mondrian e Calder, che sono i protagonisti di questa rassegna...
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Milano
Da Bacon ai Beatles. Nuove immagini in Europa negli anni del rock
16 novembre 2011 - 12 febbraio 2012
Museo della PermanenteNella seconda metà degli anni '50 fanno la loro comparsa nuovi modi di fare arte e musica, che presentano forti connessioni dal punto di vista emotivo e contenutistico e hanno un impatto straordinario sulle nuove generazioni. Un fenomeno che è destinato ad accentuarsi ulteriormente nel decennio successivo. Per questo, volendo tracciare una panoramica della rivoluzione figurativa, che ha preso il via con i dipinti di Bacon ed è andata avanti, con soluzioni estetiche e stilistiche diverse, fino al 1968, Chiara Gatti e Michele Tavola, che sono i curatori di questa mostra, hanno pensato di dare vita a una rassegna diversa dal solito, che, come indica il titolo, mescolasse arte e musica. Un risultato che è stato possibile ottenere grazie alle audioguide di Storyville...
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Lucca
Lucca Digital Photo Fest (LDPF). Sguardi d'Oriente
19 novembre - 11 dicembre 2011
Diversi spaziL'Oriente è un concetto vago, che racchiude al suo interno paesi, usi e consuetudini molto diversi tra loro. Un contenitore di difficile definizione, suscettibile di infinite interpretazioni, che dipendono, in gran parte, dalle idee e dalle cognizioni di chi guarda, parla o scrive, che può essere nato qui o altrove e avere quindi una diversa sensibilità o conoscenza della realtà. È con queste premesse che si apre la nuova edizione del Lucca Digital Photo Fest, che, quest'anno, ha deciso di dedicare la sua attenzione a questo universo magico, seducente, ricco di tradizioni e contrasti, che ha saputo ammaliare miriadi di fotografi del passato (Felice Beato, Samuel Bourne) e di oggi (Kenro Izu, Nobuyoshi Araki, Francesco Iodice, Li Wei, Wang Qingsong, Lin Tian Miao e Wang Gongxin, Amit Madheshiya, Oh Soon Hwa, Jing Quek, Jang Zhi, Hsin-Chien Huang ecc), che hanno saputo cogliere e immortale i diversi aspetti di questa parte del mondo. Per conoscere tutti i programmi del LDPF, che coinvolge diversi spazi della città, si può guardare il sito della manifestazione.
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Milano
Brera incontra il Puskin.
Collezionismo russo tra Renoir e Matisse
11 novembre 2011 - 5 febbraio 2012
Pinacoteca di BreraNel periodo che sta a cavallo tra '800 e '900, Parigi divenne una delle mete più ambite da chi voleva conoscere le novità, comprare i prodotti all'ultima moda o ammirare le opere d'arte più sconvolgenti e originali. I russi lo sapevano bene ed erano anni che aristocratici e benestanti frequentavano questa città portando in Patria capolavori di ogni genere. Tra i maggiori compratori d'arte francese dell'epoca vanno annoverati sicuramente Sergej cukin e Ivan Morozov, le cui collezioni, ricchissime di opere di artisti come Cézanne, Gauguin, Matisse, Monet, Picasso, Pissarro, Renoir, Rousseau, Sisley e Van Gogh, sono confluite all'interno del Museo Puskin di Mosca, che ora le ha prestate per questa mostra...
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Torino
Artissima 18
4 novembre - 6 novembre 2011
Lingotto FiereDal 4 al 6 novembre, Torino diventa "Regina del contemporaneo" grazie ad Artissima, che è una delle più importanti fiere italiane dedicate all'arte d'oggi. Le gallerie presenti, ospitate negli spettacolari spazi dell'Oval, sono 161 e arrivano da tutto il mondo, ma nella manifestazione è coinvolta tutta la città, che pullula di mostre ed eventi...
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Roma
Georgia O' Keeffe
4 ottobre 2011 - 22 gennaio 2012
Fondazione Roma MuseoDopo la mostra dello scorso anno, dedicata a Edward Hopper, la Fondazione Roma torna a occuparsi dell'arte americana dando ai visitatori l'opportunità di vedere le opere di Georgia O' Keeffe, un'altra artista straordinaria, meno conosciuta del suo predecessore ma ugualmente importante. Oltre a essere riuscita a imporsi in un mondo non facile, generalmente riservato agli uomini, ha dato, infatti, un rilevante contributo all'emancipazione della pittura americana da quella europea...
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Codroipo (UD)
Espressionismo
24 settembre 2011 - 4 marzo 2012
Villa Manin di PassarianoMarco Goldin inaugura la sua seconda stagione espositiva a Villa Manin con una bella mostra, che, nonostante il titolo, è dedicata alla nascita e allo sviluppo del movimento "Die Brücke", che costituisce soltanto una delle correnti dell'Espressionismo. La rassegna, realizzata in collaborazione con Magdalena M. Moeller, che è la direttrice del Brücke Museum di Berlino, propone un centinaio di opere che arrivano proprio da questa istituzione. Un museo abbastanza piccolo, che vanta però una straordinaria collezione di arte espressionista, grazie alla quale è stato possibile ricostruire la storia di questa comunità di artisti, della quale hanno fatto parte Ernst Ludwig Kirchner, Fritz Bleyl, Erich Heckel, Karl Schmidt-Rottluff, Emil Nolde, Max Pechstein e Otto Müller...
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Mamiano di Traversetolo (PR)
Toulouse-Lautrec e la Parigi della Belle Époque
10 settembre - 11 dicembre 2011
Fondazione Magnani-RoccaHenri de Toulouse-Lautrec è un artista molto amato dalla gente ma, nonostante questo, nel nostro Paese non capita spesso di vedere mostre dedicate alle sue opere, che sono principalmente dipinti, manifesti, illustrazioni e disegni. La rassegna in corso, allestita nelle splendide sale di questa elegante residenza nobiliare, consente di ammirare la serie completa delle affiches di Lautrec e di collocare l'artista all'interno del contesto sociale e artistico del suo tempo...
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Milano
Start Milano
15 settembre - 18 settembre 2011
Diverse gallerie della cittàAnche quest'anno le gallerie milanesi che fanno parte dell'Associazione START inaugurano la stagione espositiva restando aperte dopo i consueti orari d'apertura per offrire al pubblico un lungo week-end all'insegna dell'arte contemporanea internazionale. La manifestazione, che è giunta ormai alla sesta edizione, sarà accompagnata da un convegno, intitolato "Fare impresa nell'arte contemporanea", che avrà luogo sabato 17 settembre, dalle 15:30 alle 17:30, presso la Fondazione delle Stelline (Corso Magenta 59), e da una rassegna di video d'artista, "Play Start", che sarà ospitata, dal 17 al 21 settembre, al Museo Pecci di Milano (Ripa di Porta Ticinese 113). Per conoscere in dettaglio tutti programmi di quest'interessantissima iniziativa, che ha lo scopo di avvicinare sempre più persone all'arte contemporanea, si può guardare il sito dell'Associazione o recuperare una delle guide che si trovano nelle gallerie d'arte e nei principali spazi espositivi della città.
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Caserta
1961-2011. Cinquant'anni di arte in Italia dalle collezioni GNAM e Terrae Motus
18 maggio - 13 novembre 2011
Reggia di CasertaDal 1992 la Reggia di Caserta ospita le opere della Collezione Terrae Motus, una strepitosa raccolta d'arte contemporanea, che è frutto dell'impegno e della volontà di uno dei più importanti galleristi napoletani del '900, Lucio Amelio, che, nel 1980, colpito dalla tragedia che aveva scosso la città partenopea e l'Irpinia, decise di chiamare a raccolta alcuni artisti italiani e internazionali per "contrapporre l'energia dell'arte a quella della terra". La mostra in corso, curata da Paola Raffaella David, Maria Vittoria Marini Clarelli e Rita Camerlingo, prende le mosse da questo evento per proporre le opere di alcuni tra i maggiori rappresentanti dell'arte italiana degli ultimi 50 anni. Un progetto reso possibile grazie all'apporto della Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma, che ha messo a disposizione alcuni pezzi della sua collezione...
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Bard (AO)
Joan Miró, Poème
18 maggio - 1 novembre 2011
Forte di BardIl Forte di Bard è un imponente e austero complesso difensivo, costruito all'inizio dell'800 all'imbocco della Val d'Aosta, che, da qualche anno, è stato trasformato in un importante spazio culturale, che ospita il Museo delle Alpi, spettacoli, concerti e rassegne espositive di grande interesse, come quella allestita in questi giorni sull'artista catalano Joan Miró. Vale quindi la pena di passare a visitarlo e ammirare le opere di quello che è stato uno dei principali protagonisti del Surrealismo e dell'arte europea del '900...
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Saint Paul de Vence
Chillida
26 giugno - 13 novembre 2011
Fondation Marguerite et Aimé MaeghtPrima di dare vita a questo fantastico spazio espositivo, dove la natura si sposa con l'arte e l'architettura, Aimé e Marguerite Maeght hanno gestito una delle più importanti gallerie d'arte parigine del dopoguerra ed è lì che hanno conosciuto gli artisti ai quali hanno dedicato le loro esposizioni e che, molto spesso, sono diventati dei veri e propri amici. Uno degli artisti di cui sono stati tra i primi a intuire il talento è stato proprio lo scultore basco Eduardo Chillida, che, nel 1948, aveva deciso di lasciare San Sebastián e di trasferirsi a Parigi...
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Venezia
Ileana Sonnabend. Un ritratto italiano
29 maggio - 2 ottobre 2011
Collezione Peggy GuggenheimPeggy Guggenheim, che è stata la fondatrice di questo splendido museo veneziano, è stata una delle più grandi collezioniste e galleriste del '900, ma non è stata certo l'unica. Non si può, infatti, dimenticare la figura di Ileana Sonnabend, che, nel 1962, ha dato vita a una delle più importanti gallerie d'arte internazionali, con sede prima a Parigi e poi a New York. Dopo esser stata per anni l'anima oscura della Galleria di Leo Castelli, che era il suo primo marito, si decise, infatti, a mettersi in proprio e, grazie a un fiuto formidabile e a un entusiasmo senza pari, è riuscita a non farsi sfuggire nessun artista degno di nota da Jasper Johns in poi...
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Milano
Terre Vulnerabili IV. . L'anello più debole della catena è anche il più forte perché può romperla
5 maggio - 17 luglio 2011
Hangar BicoccaÈ stato un lavoro duro, sofferto, in progress, che ha impegnato per quasi un anno artisti e curatori, ma adesso, finalmente, il progetto "Terre Vulnerabili", fortemente voluto da Chiara Bertola, è in dirittura d'arrivo. Nonostante questo, si sono aggiunte nuove opere, che sono quelle di Pascale Marthine Tayou, Neri Ward, Roman Ondák e Alberto Tadiello...
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Venezia
54. Esposizione Internazionale d'Arte
della Biennale di Venezia
4 giugno - 27 novembre 2011
Giardini di Castello, Arsenale, spazi vari in cittàMancano ancora alcuni giorni all'inaugurazione della 54 edizione della Biennale di Venezia, diretta dalla curatrice svizzera Bice Curiger, ma negli ultimi mesi si è già parlato moltissimo di questa manifestazione, che, per la prima volta, vedrà sbarcare in Laguna un numero di artisti italiani davvero spropositato. Il nostro Padiglione nazionale è stato affidato, infatti, a Vittorio Sgarbi, che ha deciso di farsi consigliare da un numero piuttosto ampio di personaggi del mondo della cultura, ai quali ha chiesto di indicare i loro artisti preferiti. Le intemperanze di Sgarbi hanno fatto passare un po' in secondo piano la mostra centrale, curata da Bice Curiger. L'esposizione, che si intitola "ILLUMInazioni", si aprirà con tre opere di Tintoretto, tra cui l'Ultima cena, che, per il modo di trattare la luce e porsi fuori dagli schemi precostituiti, costituisce un ottimo punto di riferimento per tutti. L'arte, infatti, non deve seguire dei canoni o essere esteticamente bella, ma deve essere in grado di illuminare e aprire nuovi orizzonti, far capire, attraverso le immagini, quello che altrimenti sarebbe difficile da comprendere...
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Como
Boldini e la Belle Époque
26 marzo - 24 luglio 2011
Villa OlmoVilla Olmo con le sue sale, i suoi specchi, le sue eleganti decorazioni, è lo scenario ideale per questa mostra che ci introduce nello splendido mondo raccontato dall'artista ferrarese Giovanni Boldini (1842-1931), che più di ogni altro si è fatto interprete e cantore di quel periodo fastoso e scintillante, che va sotto il nome di Belle Époque. Non è comunque il solo. Accanto alle sue opere si possono vedere, infatti, anche quelle di altri autori, suoi contemporanei, che al pari di lui hanno respirato e riprodotto quel clima euforico e malinconico, che avrebbe avuto fine con lo scoppio della Prima Guerra Mondiale...
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Roma
ROMA. The Road to Contemporary Art
6 maggio - 8 maggio 2011
MACRO TestaccioDopo il bagno di folla legato alla Beatificazione di Papa Paolo Giovanni II, la Capitale si appresta a ospitare la IV edizione di "Roma - The Road to Contemporary Art", la fiera ideata e diretta da Roberto Casiraghi, che quest'anno propone 76 gallerie, italiane e straniere, accuratamente selezionate da un team di esperti. Una scelta dettata dal desiderio di offrire il meglio, ma soprattutto dalle dimensioni della location. Gli 8.000 mq di spazio del MACRO Testaccio, infatti, non avrebbero consentito l'allestimento di più stand...
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Gallarate (VA)
Giacometti. L'anima del Novecento. Sculture, dipinti, disegni
6 marzo - 19 giugno 2011
Museo d'Arte di Gallarate - MAGaA un anno dall'apertura, il Museo d'arte moderna e contemporanea di Gallarate, che è stato inaugurato con una bella mostra su Modigliani, tenta nuovamente la carta del "grande artista" e lo va a scegliere tra uno dei più importanti e quotati del '900, Alberto Giacometti, di cui viene proposto però un profilo inedito, quasi "intimo". Le opere esposte, infatti, sono quasi tutte di proprietà della famiglia...
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Milano
Happy Tech. Macchine dal volto umano
22 febbraio - 31 marzo 2011
Triennale BovisaLe tecnologie sono utili o dannose? Come dobbiamo comportarci di fronte a qualcosa di nuovo? Ce lo racconta questa mostra, che parla del rapporto tra uomo e scienza attraverso le opere di alcuni artisti di fama internazionale, come Tony Cragg, Candida Höfer, Alfredo Jaar, Nam June Paik, Thorsten Kirchhoff, Armin Linke, Vik Muniz, Tony Oursler, Pipilotti Rist, Thomas Ruff, Tom Sachs, Bill Viola ecc. A volerla, è stato Marino Golinelli, che è il fondatore del gruppo farmaceutico Alfa Wassermann e un grande collezionista. Quindi conosce molto bene il potenziale comunicativo dell'arte...
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Bologna
ArteFiera Art First 2011
27 gennaio 2011 - 31 gennaio 2011
Quartiere Fieristico di BolognaTraguardo importante per ArteFiera, la più importante fiera italiana d'arte moderna e contemporanea, che festeggia quest'anno la XXXV edizione con 200 gallerie, il 30 % delle quali straniere. Diretta ancora una volta da Silvia Evangelisti, in carica dal 2003, punta come sempre sulla qualità delle proposte, che sono di diverso taglio per soddisfare le esigenze di diversi pubblici di collezionisti e visitatori, su un interessante programma culturale, sul coinvolgimento di diversi spazi della città...
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WWW
Vip Art Fair. International Contemporary Art Fair
22 gennaio 2011 - 30 gennaio 2011
Esclusivamente OnlineIn momenti di crisi occorre inventiva e spirito di iniziativa. Due doti che sicuramente non mancano al gallerista newyorchese James Cohan, che è stato l'ideatore di questa mostra mercato assolutamente inedita, che ricalca l'aspetto di una fiera tradizionale, ma si svolge solo sul Web...
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Milano
Perino & Vele. Luoghi comuni
7 aprile - 17 luglio 2011
Fondazione Arnaldo PomodoroNel 2006 il giornalista Pino Corrias ha pubblicato un libro, Luoghi comuni. Dal Vajont a Arcore, la geografia che ha cambiato l'Italia, che ricorda alcuni scottanti fatti di cronaca del dopoguerra, che il passare del tempo ha fatto cadere nell'oblio. Di questo titolo si sono riappropriati Emiliano Perino e Luca Vele, che, da 17 anni, portano avanti un lavoro di denuncia e condanna di quanto succede in Italia e nel mondo...
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Milano
Inaugurazione del Museo del Novecento
Dal 6 dicembre 2010
Museo del Novecento - Palazzo dell'ArengarioNel 2006, quando il Comune ha deciso di dare inizio ai lavori di risistemazione dell'Arengario, si pensava che il Museo del Novecento potesse essere inaugurato nel 2009, l'anno in cui Milano avrebbe ricordato il centenario del Futurismo, ma, come spesso accade quando si ha a che fare con un progetto impegnativo, c'è voluto un po' più di tempo. Ora comunque sembra che tutto sia a posto e che la data indicata, 6 dicembre 2010, sia quella definitiva. L'inaugurazione di questo nuovo spazio, ricchissimo di capolavori, che testimoniano la bravura degli artisti italiani del secolo scorso, sarà accompagnata da una lunga serie di spettacoli ed eventi. Padrino della manifestazione sarà il critico d'arte Gillo Dorfles, milanese d'adozione, che, coi suoi 100 anni, è un po' il simbolo del '900...
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Legnano (MI)
Rodin. Le origini del genio (1864-1884)
20 novembre 2010 - 20 marzo 2011
Palazzo Leone da PeregoLegnano, che è una delle cittadine più affascinanti e ricche di storia dell'hinterland milanese, ha deciso di dedicare la grande mostra d'inverno ad Auguste Rodin, che è stato uno dei più importanti scultori francesi attivi a cavallo tra '800 e '900. A lui si deve, infatti, una vera e propria rivoluzione artistica, caratterizzata da un nuovo modo di modellare le figure, realistico, ma dinamico, capace di porre in risalto, allo stesso tempo, il corpo e l'anima dei personaggi rappresentati...
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Berlino
Giovanni Cerri. Pastorale
3 dicembre 2010 - 12 gennaio 2011
Galerie Kuhn & PartnerNon è la prima volta che Giovanni Cerri espone a Berlino, ma questa è senz'altro un'occasione importante. Si tratta, infatti, di una personale, che corona un anno di grandi riconoscimenti professionali, in Italia e all'estero. La mostra, intitolata "Pastorale", presenta un ciclo di lavori molto recenti, nei quali l'artista mette un po' in disparte il tema della città, che è sempre stato al centro della sua ricerca. I protagonisti di questi dipinti sono, infatti, il paesaggio, gli alberi, il cielo, una natura che tende alla spiritualità e sconfina nell'astrazione. Il catalogo, curato, come la mostra, da Gemma Clerici, è arricchito da una bella poesia di Zina Smerzy. Per sapere qualcosa di più su Giovanni Cerri e le sue opere, si può guardare il sito www.giocerri.com.
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Venezia
12. Mostra Internazionale di Architettura - People meet in architecture
29 agosto - 21 novembre 2010
Arsenale, Giardini di Castello, spazi vari in cittàSe finora le Biennali di architettura sono sempre state affidate a uomini, questa edizione, che è la XII, cambia le carte in tavola. Il Consiglio di Amministrazione ha deciso, infatti, di sfidare la "tradizione" e nominare un direttore donna, l'architetto giapponese Kazuyo Sejima, che ha scelto di trasformare la manifestazione in un punto di incontro tra visitatori e progettisti, in un luogo capace di stimolare la riflessione creativa...
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Milano
Marco Glaviano. Jazz & Models
30 settembre - 7 novembre 2010
Palazzo Morando Costume Moda ImmaginePalazzo Morando inaugura la nuova stagione espositiva all'insegna della moda e della cultura con una bella mostra di Marco Glaviano, un fotografo di origini palermitane, che ha lavorato a lungo a New York, dove ha avuto modo di collaborare con "Vogue America" e "Harper's Bazaar", prima di fondare il Pier 59, che è uno degli studi fotografici più noti e apprezzati a livello internazionale...
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Riehen, Basel
Jean-Michel Basquiat
9 maggio - 5 settembre 2010
Fondation BeyelerErnst Beyeler non c'è più, ma la sua fondazione, diretta da Sam Keller, continua a produrre eposizioni di qualità come quella in corso, dedicata a Jean-Michel Basquiat, un artista autodidatta, che, dopo aver lasciato i suoi segni e le sue scritte provocatorie un po' dappertutto, sui muri di Manhattan e sui vagoni della metropolitana, è riuscito a imporsi come uno dei principali protagonisti della scena artistica newyorchese degli anni '80...
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Carrara (MS)
XIV Biennale internazionale di scultura. Postmonument
26 giugno 31 ottobre 2010
Diversi spazi della cittàA differenza di molte altre località della Toscana, che prosperano grazie al turismo, Carrara deve la fama alla lavorazione del marmo. Il materiale che vien estratto dalle sue montagne, infatti, è sempre stato il preferito di artisti importantissimi, come Michelangelo, Bernini, Canova ecc. Negli ultimi anni però qualcosa è cambiato. Alla crisi economica generale si è sommato, infatti, anche un altro fenomeno, che possiamo chiamare di "de-monumentalizzazione", che ha portato a un drammatico ridimensionamento delle attività del territorio. Per far fronte a questa situazione, i carraresi hanno deciso di intitolare questa edizione della Biennale "Postmonument"...
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Rovereto (TN)
Arte americana 1850-1960. Capolavori dalla Phillips Collection di Washington
5 giugno - 12 settembre 2010
MART - Museo d'Arte Moderna e Contemporanea di Trento e RoveretoDopo il grande successo della mostra "Da Goya a Manet, da Van Gogh a Picasso", che, nel 2005, ha portato al MART i capolavori d'arte europea della Phillips Collection di Washington, il Museo di Rovereto ha deciso di collaborare ancora con questa istituzione per raccontare al pubblico l'evoluzione dell'arte americana dalla seconda metà dell'800 agli Anni Sessanta del '900. Duncan Phillips e la moglie Marjorie, infatti, non si sono limitati ad acquistare arte europea, ma sono stati tra i primi a intuire il potenziale degli artisti del loro paese, che, all'epoca, erano considerati di minor valore rispetto a quelli del Vecchio Mondo...
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Cinisello Balsamo (MI)
Fotografia astratta dalle avanguardie al digitale
15 novembre 2009 - 2 maggio 2010
Museo di Fotografia Contemporanea - Villa GhirlandaIl Museo di Fotografia Contemporanea di Cinisello Balsamo continua a promuovere la sua straordinaria collezione di immagini proponendo una mostra dedicata alla fotografia astratta. L'esposizione, che rappresenta un ampliamento di quella presentata a Verona nel 2008, oltre a offrire la possibilità di ammirare una sessantina di opere di carattere sperimentale, realizzate tra il 1937 e il 2006 da artisti italiani e stranieri, offre lo spunto per una riflessione seria e approfondita, volta ad analizzare cos'è la fotografia e se ha senso parlare di fotografia astratta...
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Roma
Calder
23 ottobre 2009 - 14 febbraio 2010
Palazzo delle EsposizioniAlexander Calder è stato uno dei più originali e interessanti artisti del '900. Ecco perché non si può perdere l'occasione di vedere questa mostra, che ripercorre le tappe principali della sua carriera dagli anni '20, quando realizza le prime ironiche e giocose sculture in fil di ferro di acrobati, animali, amici e conoscenti, alla fine degli anni '60, quando dà vita a La Grande Vitesse della città di Grand Rapids, uno dei suoi più noti e imponenti Stabiles...
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Martigny
Da Courbet a Picasso. Opere dal Museo Pushkin di Mosca
19 giugno - 22 novembre 2009
Fondation Pierre GianaddaNon è la prima volta che la Fondation Gianadda ospita le opere del Pushkin Museum di Mosca. L'ha già fatto nel 2005, quando ha dedicato una bella mostra ai "Capolavori della pittura francese". Questo però non significa che chi è già stato a Martigny non debba tornarci. A prescindere dal fatto che le raccolte del Pushkin sono così strepitose che varrebbe comunque la pena rivederle, va detto che sia l'approccio che le opere sono diverse rispetto al passato. Irina Antonova, che è la curatrice di questa rassegna, ha voluto, infatti, far risaltare la storia del collezionismo russo, che ha avuto un impulso straordinario nell'800 grazie al gusto e alla sensibilità di personaggi come Sergei Tretiakov, Sergei chukin, Ivan Morozov ecc...
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Bologna
Artelibro Festival del Libro d'Arte. VI Edizione
24 settembre - 27 settembre 2009
Palazzo Re Enzo e del PodestàNonostante la forte crisi dell'industria editoriale, che non ha risparmiato il settore artistico, Bologna si appresta ad ospitare la VI edizione di Artelibro, il Festival del libro d'arte, che sta incrementando di anno in anno i propri visitatori. Oltre agli operatori del settore e a quanti lavorano in campo artistico o all'interno di biblioteche e musei, questa iniziativa risulta, infatti, di grande interesse anche per i collezionisti, gli studenti, gli insegnanti e gli appassionati d'arte, che vogliono avvicinarsi o approfondire la conoscenza di questo mondo affascinante e suggestivo, capace di offrire emozioni e sorprese straordinarie...
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Roma
Palma Bucarelli. Il museo come avanguardia
26 giugno - 1 novembre 2009
Galleria Nazionale d'Arte Moderna - GNAMPalma Bucarelli è nata il 16 marzo del 1910. Sono passati quindi circa 100 anni dalla sua nascita ed è proprio per ricordare questo anniversario che la Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma, dove ha lavorato per molti anni, ha deciso di ricordarla con una grande mostra, che mette in luce la sua personalità e le sue doti professionali. Negli anni passati alla GNAM è riuscita, infatti, a trasformare questo museo in una realtà moderna, efficiente e dinamica...
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Madrid
Joaquín Sorolla (1863-1923)
26 maggio - 6 settembre 2009
Museo Nacional del PradoJoaquín Sorolla è stato sicuramente uno dei più grandi artisti spagnoli attivi a cavallo tra l'800 e il '900 e la mostra aperta al Prado, completa e ben congegnata, offre la straordinaria opportunità di ripercorrere le tappe principali della sua carriera, che è stata davvero strepitosa e gli ha regalato molte soddisfazioni...
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Napoli
Alighiero&Boetti. Mettere l'Arte al Mondo
21 febbraio - 11 maggio 2009
MADRE - Museo d'Arte DonnareginaIl MADRE, che ha già dedicato una bella mostra a Luciano Fabro, continua la sua ricognizione sull'arte contemporanea con un omaggio ad Alighiero Boetti, un altro artista italiano di rilievo internazionale. Questo autore, che è stato uno dei principali esponenti dell'arte povera e di quella concettuale, fa parte, infatti, di quel ristretto gruppo di artisti italiani, che sono riusciti a raggiungere quotazioni importanti anche all'estero...
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Bologna
Giorgio Morandi 1890-1964
22 gennaio - 13 aprile 2009
MAMbo - Museo d'Arte Moderna di BolognaDopo il grande successo riscosso al Metropolitan Museum di New York, le opere di Giorgio Morandi, uno dei più importanti artisti italiani del '900, tornano a casa per dar vita a una grande retrospettiva, ricca di fascino e poesia...
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Reggio Emilia
Collezione Maramotti
Dal 29 settembre 2007
Ex Fabbrica Max MaraL'imprenditore reggiano Achille Maramotti, inventore di Max Mara, uno dei più noti marchi italiani del prêt-à-porter, è stato anche un grande appassionato d'arte contemporanea, italiana e straniera. Oggi non c'è più, ma i suoi familiari hanno deciso di aprire al pubblico la sua collezione...
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Milano
START. Un weekend d'arte contemporanea
21 settembre - 23 settembre 2007
In giro per gallerieLe gallerie milanesi che fanno parte dell'Associazione START regalano tre giorni di immersione totale nell'arte contemporanea internazionale con orario prolungato fino alle 21. I visitatori interessati possono approfittare di tre navette, che, ogni due ore, lasciano Piazza Oberdan alla volta delle principali zone artistiche della città: Farini-Moscova, Centro-Porta Romana, Lambrate-Porta Venezia. Per conoscere appuntamenti e programmi, si può guardare il sito www.start-mi.net.