Alberto Giacometti
Cenni biografici
Alberto Giacometti nasce a Borgonovo (Stampa), nel cantone svizzero dei Grigioni, nel 1901.
All'inizio della carriera prende lezione di pittura dal padre, Giovanni Giacometti, noto pittore postimpressionista. Successivamente frequenta l'École des Beaux-Arts e l'École des Arts et Metiers a Ginevra.
Nel 1921 va a Roma per studiare i grandi maestri del passato.
Nel 1922 Giacometti si trasferisce a Parigi, dove segue i corsi di scultura di Bourdelle all'Académie de la Grande Chaumière. Visita spesso il Louvre e si interessa al cubismo.
Nel 1925 Alberto Giacometti apre uno studio col fratello Diego. Si dedica prevalentemente alla scultura. Per vivere, progetta anche mobili e oggetti d'arredo.
Nel 1928 si lega al gruppo surrealista. Diventa amico di Miró, Masson, Calder, Breton, Aragon e Dalí. La sua Sfera sospesa viene indicata come il prototipo dell'oggetto a funzionamento simbolico, che sarà tipico dei surrealisti.
Partecipa, insieme ad Arp e Miró, a una mostra alla Galerie Pierre Loeb. Del 1932 è la sua prima personale alla Galerie Pierre Colle di Parigi.
Tra il 1932 e il 1933 realizza Il palazzo alle 4 del mattino, una sorta di architettura fantastica e sospesa nel tempo, dove realtà e sogno si sovrappongono.
Attratto dalla figura, si allontana gradualmente dal surrealismo. Nel 1935 viene ufficialmente espulso dal movimento.
Comincia così quella ricerca estetica che nel dopoguerra lo porterà alla realizzazione delle sculture filiformi.
Alla fine degli anni '30, Alberto Giacometti entra in rapporto con Picasso, Sartre e Simon de Beauvoir.
Tra il 1942 e il 1945 si trasferisce a Ginevra ed entra a far parte del gruppo di Skira e Balthus. Nel 1945 espone nella galleria newyorkese di Peggy Guggenheim, Art of This Century.
Nel 1948 torna a Parigi e riprende a dipingere e disegnare dal vero paesaggi e familiari. La mostra allestita a New York da Pierre Matisse consacra il suo lavoro a livello mondiale. La prefazione al catalogo è di Sartre.
Nel 1950 espone alla Kunsthalle di Basilea con André Masson. Nel 1951 diventa amico di Beckett. Nel 1953, disegna le scene per Aspettando Godot.
Anche Genet si interessa al suo lavoro. Tra l'altro, posa per lui e scrive L'atelier de Alberto Giacometti.
Nel 1955 tiene delle retrospettive all'Arts Council Gallery di Londra e al Guggenheim di New York. L'anno successivo espone alla Kunsthalle di Berna e alla Biennale di Venezia.
Tra il 1959 e il 1960 Giacometti lavora al progetto per la Chase Manhattan Place, che non sarà mai realizzato. Nel 1961 vince il Premio per la scultura Pittsburgh International. Nel 1962 vince quello della Biennale di Venezia.
Gli ultimi anni di attività di Alberto Giacometti lo vedono alle prese con l'allestimento di grandi mostre nei musei più prestigiosi del mondo.
- 1963: Phillips Collection di Washington
- 1964: Fondation Maeght di Saint-Paul-de-Vence
- 1965: Tate Gallery di Londra, MoMA di New York, Louisiana Museum of Modern Art di Humlebaek.
Nel 1965 Giacometti vince il Gran Premio della Città di Parigi e ottiene la Laurea honoris causa dell'Università di Berna. Nello stesso anno si inaugura a Zurigo lo Alberto Giacometti-Stiftung (Fondazioni Alberto Giacometti).
Alberto Giacometti muore a Chur nel 1966.