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La parte più importante della produzione di Malevich è di genere astratto, non oggettivo.
Certamente non è semplice definire temi e soggetti nel caso di opere d'arte astratte. O quantomeno, le categorie di soggetti non sono quelle tipiche della pittura figurativa.
Analizzando la produzione suprematista di Malevich si possono riconoscere alcune caratteristiche, o elementi particolari, che ricorrono in tutte le opere in maniera costante. Altri, invece, appaiono alternativamente.
Un caso interessante è dato dal suo interesse per il quadrato. Malevich lo ripropone in anni diversi, in proporzioni diverse e colori diversi. Il quadrato, per Malevich, si presta ottimamente ad applicare il suo concetto di "pura sensibilità". È regolare, corrisponde alla forma della tela in cui è iscritto. Per queste ragioni è di per sé neutrale nel generare effetti percettivi-emozionali, come il movimento.
La disposizione di diverse aree monocromatiche e linee sulla tela consente a Malevich di produrre sensazioni opposte. Forme semplici e in numero contenuto evocano sensazioni di stasi, ma nel contempo anche di monumentalità. Forme diverse, con colori contrastanti, disposte in diagonale, suggeriscono sensazioni di attrazione, repulsione, movimento rotatorio, ecc. Traendo spunto dal titolo di alcune opere, si può parlare di Suprematismo dinamico. |
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È importante ricordare che non tutta l'attività artistica di Malevich è stata astratta. Prima del suprematismo (fino al 1914) l'artista si è dedicato a tematiche tardo-naturalistiche, che in parte a rielaborato nel breve periodo neo-primitivista e cubista. In particolare, si può ricordare il tema del lavoro nei campi e dei contadini. Alcuni di questi temi ritornano nelle opere che l'artista realizza dopo l'improvviso voltafaccia al Suprematismo, all'incirca dal 1927 in poi. |