Kasimir Malevich
Attività artistica di Kasimir Malevich
Kasimir Malevich (Kazimir Malevich) è una delle personalità fondamentali della ricerca artistica del primo '900. La sua importanza è legata soprattutto all'elaborazione del "Suprematismo", una delle principali correnti dell'arte astratta, o non-oggettiva.
Nel 1915 Malevich definisce il Suprematismo come un "nuovo realismo fondato sulla pura sensibilità". Con queste parole l'artista contrappone il suprematismo alle correnti artistiche dell'epoca. Da una parte i vari realismi, che in modi diversi si basano sulla realtà oggettiva e sulla sua rappresentazione (Cubismo, Futurismo, Espressionismo). Dall'altra il Suprematismo, che si basa invece sulla "pura sensibilità".
Con l'espressione "pura sensibilità" Malevich vuole indicare un tipo di sensibilità capace di supera la realtà oggettiva e rivelare una realtà "pura", "suprema", da cui il termine "suprematismo":. Per giungere alla "pura sensibilità" l'arte deve, quindi, svincolarsi dalla realtà oggettiva e trasformarsi in pura espressione sensibile e emozionale.
Sul piano strettamente formale la pittura suprematista consiste nella presenza sulla tela di forme geometriche colorate, organizzate in modo da generare effetti timbrici. La forma delle aree colorate, la loro reciproca disposizione, l'energia degli accordi cromatici concorrono a generare effetti di stasi, di dinamismo, di monumentalità, di sacralità.
Tra il 1916 e il 1929 vari artisti russi si accostano a Malevich: Ivan Kljun, Nicholay Suetin, Liubov Popova, Olga Rozanova, El Lissitzky, ecc. Per le sue ricerche Malevich viene anche invitato da Gropius al Bauhaus.
Il mutamento del corso politico e culturale in Russia nel 1930 costringe però Malevich ad abbandonare (per non dire rinnegare) l'esperienza suprematista.
La carriera di Kasimir Malevich è racchiusa in poco più di un trentennio, dal 1905 circa al 1934.
Trascurando gli anni della formazione, può essere schematicamente suddivisa in tre momenti principali.