Franz Marc

Attività artistica di Franz Marc

Franz Marc, "Tirol", 1914La vita di Franz Marc fu molto breve, stroncata a 36 anni dalla guerra. E breve fu anche la vicenda artistica. Ma in 10 anni di attività Marc fu protagonista di avvenimenti artistici di importanza capitale.

Dopo aver aderito alla Neue Künstlervereinigung, Marc se ne dissocia. A distanza di meno di un anno, dà vita assieme a Wassily Kandinsky alla breve, ma intensa esperienza di "Der blaue Reiter".
Aspirazione ad una grande libertà dell'espressione artistica. Esigenza di sintesi tra fare artistico, da una parte, e concezione filosofica, religiosa e intellettuale, dall'altra. Visione mistica dell'arte, come strumento per rappresentare lo "spirituale". Sono questi i principi che accomunano gli artisti, che prendono parte alla realizzazione dell'almanacco e alle mostre del gruppo.

Le esperienze precedenti di Marc erano state svariate.
Per un certo periodo aveva pensato di divenire pastore calvinista.
Imboccata la strada artistica, si forma sulla tradizione romantica tedesca e sulla cultura monacense di fine secolo. Ma in occasione di vari viaggi a Parigi è attratto prima dagli impressionisti, poi soprattutto da van Gogh e dal suo uso istintivo e libero del colore. Successivamente a colpirlo sono i cubisti, Delaunay e i futuristi.
Nel 1910 lo stile di Marc può dirsi definito. I principi che stanno alla base del suo lavoro sono la rappresentazione attraverso la pittura della verità interiore delle cose e della natura, la realizzazione del quadro in senso intrinsecamente mistico.
I soggetti raffigurati nelle opere di Franz Marc sono prevalentemente naturalistici: i monti, il bosco, le piante, ma soprattutto gli animali. Per Marc gli animali sono l'espressione integra ed incontaminata del piano divino della creazione di Dio. Obiettivo dell'artista è quello di riprodurli, depurandoli di ogni influenza aneddotica e descrittiva.

Sul piano stilistico la pittura di Franz Marc è il risultato di influssi molto diversi: il clima simbolista monacense, le nuove avanguardie parigine, lo stile dei suoi colleghi.
Dal cubismo Marc deriva il suo modo particolare di rappresentare le forme animali. Si tratta di una sorta di struttura cristallina, dai volumi cubici. Questo stile compositivo viene alleggerito e vivificato dalla libertà espressiva del colore. E in questo si avverte tutta l'influenza di Macke e soprattutto di van Gogh.
Cavalli, mucche, volpi, scoiattoli, maiali, scimmie, sotto la mano di Marc si emancipano dalle loro sembianze più prosaiche, per divenire gli emblemi della purezza della natura, di cui sono parte.
L'amore di Marc per la natura è la ragione principale della sua riluttanza a lanciarsi, come Kandinsky, sulla strada della non-figurazione. Solo alcune opere del 1914 e gli schizzi realizzati al fronte lasciano intravvedere la svolta ulteriore verso un'astrazione di carattere romantico-trascendentale, che la morte sul campo di battaglia purtroppo interrompe.

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