Robert Rauschenberg
Attività artistica di Robert Rauschenberg:
gli inizi di Robert Rauschenberg
L'evoluzione artistica di Robert Rauschenberg è piuttosto complessa.
Le opere degli inizi sono quadri astratti, in parte influenzati dal rigore di Josef Albers, suo insegnante al Black Mountain College. Ma il rapporto di Rauschenberg con la figura di Albers non è semplice. La curiosità, d'altra parte, lo porta a cercare stimoli anche nel lavoro di personalità di altri campi dell'arte e della cultura: il dadaismo, il musicista John Cage, il coreografo Merce Cunningham.
In anni seguenti sperimenta stili e tecniche pittoriche diverse. Nel 1950-51, realizza le "blueprints". Si dedica al collage di piccoli oggetti e pezzi di giornale. Realizza quadri monocromi bianchi.
I primi quadri bianchi vengono esposti in occasione della sua mostra alla Betty Parson's Gallery di New York, nel 1951. Ad essi seguono grandi quadri monocromi neri, rossi e grigi. Per Rauschenberg la superficie monocroma, da un lato, significa negazione dell'emotività e del gesto. Dall'altro, per il suo carattere riflettente, diventa specchio del mondo che le sta attorno.
Nel periodo dal 1953 al 1955 gran parte del lavoro di Rauschenberg consiste in allestimenti di vetrine di negozi: Bonwit Teller e Tiffany. Realizza ancora collage e piccoli assemblaggi, ottenuti con oggetti che raccoglie nel corso dei suoi viaggi in Europa e Nord Africa.