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La Révolution surrealiste

6 marzo - 24 giugno 2002

Centre Pompidou
19 Rue Beaubourg/Place Georges Pompidou, Paris
Orari: 11-21

Dopo Zurigo e New York, anche Parigi dedica una grande mostra al Surrealismo. Nato proprio qui, nel 1924, con la pubblicazione del manifesto di André Breton, che dà forma a un atteggiamento diffuso di critica verso la logica e la ragione.
Avvisaglie del Surrealismo si erano avute nella pittura metafisica di Giorgio de Chirico, nei lavori di Max Ernst, in alcuni scritti di Apollinaire, Breton e Soupault. Ma un contributo importante veniva anche da Freud e dalle sue scoperte sul mondo dell'inconscio.

Nato come fenomeno letterario, il Surrealismo si apre quasi subito alle arti visive ed entrano a farne parte personaggi di spicco del gruppo dadaista.
In lotta contro il dominio della ragione, i surrealisti proclamano l'importanza del sogno, della follia e dell'inconscio, unici mezzi per arrivare alla conoscenza.
La ricerca di un pensiero libero, immediato, dà vita, in letteratura, al fenomeno della scrittura automatica, alla ricerca del paradosso e di un'apparente illogicità.
In pittura, le soluzioni sono più variegate. All'automatismo, si aggiungono il collage, il frottage, il fotomontaggio, la decalcomania, il dripping, la creazione di oggetti a funzionamento simbolico, lavori a più mani.
Gli artisti cercano di provocare choc visivi, di destare stupore. I temi sono il sogno, l'erotismo, il piacere, inediti accostamenti di immagini, una certa visionarietà.

La mostra prende in considerazione il periodo di maggior creatività del Surrealismo, un movimento che ha rappresentato una vera e propria rivoluzione in diversi campi delle arti e ha avuto il suo culmine negli anni tra le due guerre.
Quando Breton si trasferisce in America, nel 1940, seguito di lì a poco da Ernst, Masson, Tanguy e Matta, si assiste, infatti, a una sorta di diaspora. Che segna l'inizio della curva discendente del movimento, ma anche l'inizio della sua influenza sulla pittura americana e, in particolare, sulla Scuola di New York.

Il percorso si apre con alcune opere di Giorgio de Chirico, tra cui il Ritratto di Apollinaire. La componente onirica ed enigmatica dei suoi dipinti metafisici sembra, infatti, anticipare alcune tematiche surrealiste.
Oltre a questi lavori, sono presenti opere di artisti come Max Ernst, Joan Miró, Yves Tanguy, André Masson, René Magritte, Hans Bellmer, Meret Oppenheim, Roberto Sebastian Matta, Wifredo Lam, Pablo Picasso, Alberto Giacometti e Marcel Duchamp.

Completano la rassegna, le fotografie di Man Ray, due film di Buñuel e Dalí (Le chien andalou, L'âge d'or), alcuni libri di Eluard, Aragon e Queneau, illustrati da altri artisti del gruppo.

Links ad altre pagine di Artdreamguide correlate

-  Giorgio de Chirico: cenni sulla vita, l'attività artistica e le opere.
-  Marcel Duchamp: cenni sulla vita, l'attività artistica e le opere.
-  Alberto Giacometti: cenni sulla vita, l'attività artistica e le opere.
-  Joan Miró: cenni sulla vita, l'attività artistica e le opere.

-  Musée National d'Art Moderne (MNAM) / Parigi


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