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Transavanguardia
13 novembre 2002 - 23 marzo 2003
Castello di Rivoli
Piazza Mafalda di Savoia, Rivoli (To)
Tel. 011-9565280
Orari: 10-17, sab-dom 10-19, primo e terzo sab del mese 10-22, lunedì chiuso |
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Nicola De Maria, Testa dell'artista cosmico a Torino, 1984-85
tecnica mista su tela, cm. 240 x 380
È un momento importante per la Transavanguardia, il movimento teorizzato da Achille Bonito Oliva sul finire degli anni '70. I suoi protagonisti sono celebrati un po' ovunque. Dopo la mostra di Cucchi a Genazzano, è ora la volta di Paladino a Prato e Clemente a Napoli. L'evento dell'anno è però sicuramente la grande retrospettiva del Castello di Rivoli, che prende in considerazione le opere realizzate da Sandro Chia, Francesco Clemente, Enzo Cucchi, Nicola De Maria e Mimmo Paladino tra il 1979 e il 1985.
80 le opere in mostra, scelte per mettere in risalto il ritorno alla pittura che questi artisti oppongono alle rigide tendenze dell'epoca, più attente agli aspetti concettuali che alla forma e al colore.
La loro ricerca guarda al passato, cita e riprende per creare il nuovo, dando vita a uno straordinario fenomeno di "nomadismo culturale" e di eclettismo linguistico, cui si accompagna il recupero di una componente provinciale o nazionale, l'idea di un "genius loci". I riferimenti sono il Novecento italiano, la Metafisica, Scipione, Mafai, i pittori degli anni '30 e '40.
Considerata tra le esperienze più riuscite del Postmoderno, la Transavanguardia, con la sua capacità visionaria ed evocativa, la sua straordinaria vitalità, riscuote subito un gran successo, soprattutto all'estero. L'affermazione del gruppo avviene, infatti, già nel 1980 con una mostra itinerante che porta questi artisti a Basilea, Essen, Amsterdam. E, poco dopo, a Documenta 7 (1982) e nei principali musei internazionali con mostre di gruppo e personali. |
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Il catalogo, curato da Ida Gianelli, direttore del Castello di Rivoli, contiene i saggi di importanti critici internazionali: Jean-Christophe Ammann, Achille Bonito Oliva, Carolyn Christov-Bakargiev, John Yau.
Alla realizzazione della rassegna non è estranea la Fondazione CRT, che ha donato al Castello 14 opere della Transavanguardia, tutte di grande qualità. |