Mostre di arte moderna e contemporanea
Franz Kline (1910-1962)
20 ottobre 2004 - 30 gennaio 2005
Castello di Rivoli
Piazza Mafalda di Savoia, Rivoli (To)
Tel. 011-9565280
Orari: mar-gio 10-17, ven-sab-dom 10-21, lunedì chiuso
Per festeggiare il suo ventennale, il Museo d'Arte Contemporanea del Castello di Rivoli ha deciso di presentare al pubblico una grande antologica, dedicata all'artista americano Franz Kline (1910-1962). Uno degli interpreti principali dell'Espressionismo astratto. Il primo movimento pittorico nato e cresciuto in America, che è riuscito a ottenere rilevanza internazionale. Questa corrente di tipo informale, che ha affidato al gesto la testimonianza di un'esperienza esistenziale, ha infatti segnato l'inizio del riscatto americano nei confronti del modello europeo.
Franz Kline, nato a Wilkes-Barre, in Pennsylvania nel 1910, comincia a interessarsi all'astrazione nella seconda metà degli anni '40 dopo aver realizzato vedute urbane e paesaggi, ritratti e murales. La svolta decisiva avviene intorno al 1948, quando l'artista decide di ingrandire con un proiettore alcuni suoi disegni in bianco e nero. La potenza e la forza espressiva dell'immagine lasciano in lui una fortissima impressione. Capisce di dover seguire la strada dell'astrazione e sceglie di lavorare in bianco e nero.
Negli anni '50 espone in numerose gallerie newyorchesi (Kootz Gallery, Egan Gallery, Sidney Janis) e si fa conoscere come una delle personalità di punta dell'Espressionismo astratto. Per questo, viene invitato a partecipare alle più importanti rassegne sull'arte americana contemporanea: "The New Decade: 35 American Painters and Sculptours" al Whitney Museum (1955), "12 Americans" al Museum of Modern Art di New York (1956). Le sue opere arrivano anche in Europa. Nel 1956 è alla Biennale di Venezia; nel 1958 espone alla Galleria La Tartaruga di Roma e alla Galleria del Naviglio di Milano.
In questi anni Kline reintroduce il colore nella sua tavolozza. Non si tratta di un'aggiunta o di qualcosa di essenziale per la sua pittura, ma di una scelta di libertà, quella di poter dipingere a colori o in bianco e nero secondo il momento. Quello che conta è il gesto, l'esperienza, l'atto del dare.
Nel 1960 Kline partecipa nuovamente alla Biennale di Venezia. Muore a New York due anni dopo.
La rassegna aperta a Rivoli propone al pubblico cento opere di Franz Kline, dipinti, acquarelli, pastelli e gouaches. I lavori, che provengono dalle maggiori collezioni pubbliche e private internazionali, dimostrano la sua evoluzione artistica dalle prime, cupe, opere di impronta realista (paesaggi di New York e del distretto minerario dove ha passato l'infanzia), ai dipinti astratti degli anni '40, in cui semplifica gli elementi compositivi e riduce il colore. Dai grandi lavori in bianco e nero cui deve la fama e che sono vere e proprie "esperienze di pittura", alle ultime composizioni, in cui ritorna il colore, prima in modo irregolare, e poi con segmenti via via sempre più larghi.
La mostra è curata da Carolyn Christov-Bakargiev.