Mostre di arte moderna e contemporanea
Il Quarto Stato. Pellizza da Volpedo
4 luglio - 16 settembre 2007
Palazzo Reale
Sala delle Cariatidi
Piazza Duomo 12, Milano
Tel. 02-804062
Orari: lun 14:30-19:30, mar-dom 9:30-19:30, gio 9:30-22:30
In occasione della "Bella estate", Il Quarto Stato di Giuseppe Pellizza da Volpedo, manifesto delle lotte sociali di inizio '900, ha lasciato la sua sede storica, Villa Belgiojoso Bonaparte, e si è trasferito a Palazzo Reale, dove fa mostra di sé nella Sala delle Cariatidi, accompagnato da alcune formelle di Ivan Theimer sui diritti dell'uomo.
Contrariamente al solito, non è appeso al muro. Per dare l'idea del "popolo che entra nel palazzo del potere", l'Assessore alla Cultura Vittorio Sgarbi, ha deciso infatti di posarlo a terra sul fondo di questa maestosa sala del Piermarini, che nel 1953 ospitò Guernica di Picasso e oggi mostra ancora i segni della guerra.
Il quadro, che, com'è noto, rappresenta la marcia di protesta di alcuni lavoratori che chiedono un miglior trattamento economico, richiese all'artista 10 anni di tempo e molti ripensamenti.
Pellizza da Volpedo lo finì nel 1901, ma, contrariamente a quanto si era aspettato, questo splendido dipinto divisionista, dotato di grande forza simbolica, non riscosse all'epoca molto successo e ci vollero circa 20 anni, e una pubblica sottoscrizione, prima che entrasse a far parte delle Collezioni civiche.
Oggi però è uno dei fiori all'occhiello del patrimonio artistico milanese e se lo disputano ben due musei: il Museo dell'Ottocento, dov'è stato finora, e quello del Novecento, che aprirà presto all'Arengario.
Quasi sicuramente resterà in Piazza Duomo. Chi ha studiato il percorso espositivo del nuovo museo di Italo Rota ha previsto, infatti, che sia proprio Il Quarto Stato di Pellizza da Volpedo ad aprire la strada ai visitatori.
La marcia di questi uomini, fieri e fiduciosi nel futuro, fa presagire infatti l'inizio di una nuova era, di un nuovo secolo. Quello che Pellizza da Volpedo non avrebbe visto dato che si sarebbe suicidato di lì a poco, nel 1907, esattamente 100 anni fa.
