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L'arte italiana dell'800 gode a livello internazionale di una considerazione sicuramente inferiore rispetto a quella francese. Questo fatto sul piano pratico si riflette nella generale assenza di opere italiane nei principali musei internazionali.
In definitiva, per conoscere l'arte italiana occorre rifarsi quasi esclusivamente ai pochi musei italiani che la presentano. Purtroppo alle opere degli artisti italiani nei musei di casa non è dato figurare accanto a quelle dei loro illustri cugini francesi, come invece accade agli americani, agli inglesi e ai tedeschi. E questo non può che nuocere alla loro popolarità.
L'elenco che segue presenta i principali musei che documentano l'arte italiana dell'800 nel suo complesso. Alcune sottosezioni affrontano invece aspetti particolari dell'argomento. |
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Galleria Nazionale d'Arte Moderna / Roma - I
Il museo, piuttosto deludente per quel che riguarda il '900, si presenta completo sul versante dell'arte italiana dell'800.
Spiccano soprattutto i nuclei di alcuni altisti di particolare importanza, come i Palizzi, Domenico Morelli, Gioacchino Toma, Gaetano Previati, Giovanni Segantini.
Da ricordare alcuni grandissimi capolavori: I Vespri Siciliani (1846) di Francesco Hayez, La visita (1868) di Silvestro Lega, Le corse al Bois de Boulogne (1881) di Giuseppe De Nittis, La battaglia di Custoza (1880) di Giovanni Fattori, Alla stanga (1886) di Giovanni Segantini, Il sole (1904) di Giuseppe Pellizza da Volpedo. |
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Galleria d'Arte Moderna / Milano - I
La Galleria d'Arte moderna di Milano soffre molto della mancanza di spazio e di un certo disordine nella distribuzione delle opere.
La collezione principale è allestita in ordine cronologico e offre nuclei pregevoli di scapigliatura, romanticismo e realismo lombardo. È veramente ottima la documentazione del divisionismo, dove spicca lo straordinario gruppo di tele di Giovanni Segantini: Le due madri, L'amore alla fonte della vita.
La Collezione Grassi, sistemata al piano superiore, offre una completa panoramica dei macchiaioli e degli italiani di Parigi: Giovanni Boldini, Federico Zandomeneghi e Giuseppe De Nittis.
Ma la grande vedette del museo è senz'ombra di dubbio Il quarto stato di Giuseppe Pellizza da Volpedo. |
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Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea (GAM) / Torino - I
La GAM di Torino è il tipico esempio di un museo che offre una documentazione approfondita della scuola artistica locale, completata da una panoramica omogenea di tutta la pittura italiana dell'800.
Spiccano specialmente le tele di Massimo D'Azeglio e Antonio Fontanesi e alcuni capolavori di Giuseppe Pellizza da Volpedo. |
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Galleria d'Arte Moderna di Palazzo Pitti / Firenze - I
La Galleria d'Arte Moderna di Firenze non si distingue per completezza. Racchiude però la collezione più ampia di macchiaioli toscani: Giovanni Fattori, Silvestro Lega, Telemaco Signorini, Gaetano Sernesi, Vincenzo Cabianca. E ancora Abbati, Banti, D'Ancona, De Tivoli. |
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Pinacoteca di Brera / Milano - I
Una calcolata politica di acquisti ha portato Brera a riunire una collezione di pittura italiana dell'800 numericamente ridotta, ma splendida sul piano della qualità.
Il rapporto con l'accademia di Brera spiega la presenza di opere di artisti che vi hanno operato: Appiani, Hayez.
L'interesse si focalizza soprattutto su alcuni famosi capolavori: Il bacio di Francesco Hayez, Il carro rosso di Giovanni Fattori, Il pergolato di Sivestro Lega, Pascoli a primavera di Giovanni Segantini e Fiumana di Giuseppe Pellizza da Volpedo, grande bozzetto per Il quarto stato. |
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