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La grandezza dell'800 francese non consiste semplicemente nella genesi dell'Impressionismo. Ben più rilevanti sul piano storico sono le conseguenze derivate dalla sua rielaborazione.
Nell'orbita dell'Impressionismo si formano alcuni grandi "geni" della pittura. Dopo averne assorbito la concezione "retinica" dell'arte, la superano per esplorare nuove strade. A costoro va il merito di avere gettato le basi da cui sarebbero scaturite le avanguardie del '900. I loro nomi: Paul Cézanne, Georges Seurat, Vincent van Gogh, Paul Gauguin, Odilon Redon, ecc.
Per designare le correnti di fine '800 che determinano il superamento dell'Impressionismo viene usato il termine "Post-impressionismo". Risulta senz'altro generico, ma esprime correttamente l'idea di quella pluralità di indirizzi che traggono spunto dall'Impressionismo, per andare oltre.
Sul piano dell'apprezzamento da parte del pubblico e del mercato le correnti post-impressioniste hanno subito un destino analogo all'Impressionismo, al quale è strettamente legato.
Disprezzati dal grande pubblico, Cézanne, Gauguin e Seurat trovavano numerosi estimatori nel mondo della cultura. Soprattutto tanti giovani artisti vedevano in loro gli apostoli di nuove idee e nuove possibilità.
L'apprezzamento da parte di alcuni critici in vista sul finire dell'800 attira su di loro un'attenzione maggiore. Ma ad alimentare l'interesse del mercato sono soprattutto alcuni aspetti "laterali": il suicidio di van Gogh, la solitudine appartata di Cézanne, il mito di Gauguin ai tropici.
Ambroise Vollard è il mercante d'arte che intuisce la statura di questi personaggi. Da lui si recano collezionisti francesi (Pellerin), ma soprattutto alcuni collezionisti russi: Schukin e Morosov. Le tele di Gauguin e Cézanne vanno a riempire le pareti dei palazzi di Mosca e San Pietroburgo. Finché la morte di Gauguin nel 1903 e quella di Cézanne nel 1906 non fanno che alimentare il loro mito. La grande retrospettiva di Cézanne del 1907 consente a tanti giovani artisti di apprezzare appieno il genio del maestro appena scomparso. Tra loro anche Picasso e Braque, che traggono spunto per elaborare il cubismo.
L'inizio del '900 vede l'entrata in gioco degli americani. Per loro il Post-impressionismo è strettamente imparentato con l'Impressionismo. Perciò chi acquista Monet e Renoir, finisce per acquistare anche Cézanne, van Gogh e Gauguin. Un'usanza rimasta in auge fino ad oggi, al punto che questi artisti si ritrovano assieme nelle battute d'asta.
Se il Musée d'Orsay di Parigi riunisce la più completa panoramica dell'impressionismo, ciò non vale del tutto per le correnti post-impressioniste. I musei russi da una parte, e alcuni musei nord-americani, dall'altra, concentrano molti dei capolavori più significativi. |
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Musée d'Orsay / Parigi (Paris) - F
Se molte delle tele più importanti di Seurat, Cézanne, van Gogh, Gauguin si trovano altrove, non per questo al Musée d'Orsay deve essere sottratto il primo posto. Il museo, infatti, ha il merito di documentare in maniera completa e esemplare le varie correnti che si sono succedute alle spalle dell'Impressionismo. È il caso dei puntinisti, di Gauguin e dei Pont-Aven, dei Nabis, dei simbolisti, fino alle figure veramente singolari di Henri de Toulouse-Lautrec e Henri Rousseau. |
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Museo dell'Ermitage (Hermitage Museum) / San Pietroburgo ((St. Petersburg) - RUS
La passione per gli artisti francesi di fine '800 da parte dei grandi collezionisti russi Serghei Schukin e Ivan Morosov è alla base della spettacolare parata di capolavori alle pareti dell'Ermitage e Museo Pushkin di Mosca.
Nel dopoguerra le opere sono state distribuite tra i due musei. Ma ognuno dei due raggruppamenti, preso singolarmente, basta e avanza! Basta e avanza soprattutto dal punto di vista delle correnti post-impressioniste.
Il Museo dell'Ermitage oggi vanta uno dei nuclei più belli al mondo di tele di Paul Cézanne, e il più bello, forse, di tele tahitiane di Paul Gauguin. Ma la complessità del periodo si riflette anche nella lunga serie di opere di Signac, van Gogh, Sérusier, Bonnard, Vuillard, Denis, Vallotton, Rousseau, fino ad arrivare a Matisse e compagni... |
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Museo Pushkin (Pushkin Museum) / Mosca (Moscow) - RUS
Il discorso fatto per l'Ermitage vale anche per il Pushkin.
In particolare val al pena ricordare di Paul Gauguin Ahaoe feii?, di Paul Cézanne quella che viene ritenuta l'ultima versione sul tema di Montagne Sainte-Victoire, e alcuni celebri capolavori di Vincent van Gogh: Les vignes rouges d'Arles (1888), Docteur Felix Rey (1889) e La ronde des prisonniers (1890). |
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Museum of Fine Arts (MFA) / Boston, MA - USA
Dal punto in cui si fermarono i due collezionisti russi Schukin e Morozov, partì Alfred Barnes.
In quasi cinquanta anni di collezionismo raccolse un'enorme quantità di tele dell'Impressionismo, Post-impressionismo, di Matisse, Picasso, Modigliani e via dicendo. In rapporto alle correnti sorte dall'Impressionismo, emerge il grande nucleo di tele di Paul Cézanne. Notevoli, però, anche i van Gogh, Gauguin (un po' meno), Rousseau.
Fanno parte della ristretta cerchia dei capolavori universali tre opere: Poseuses (1887-88) di Georges Seurat, Giocatori di carte e Baigneuses (ca 1895-06) di Paul Cézanne. |
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Metropolitan Museum of Art / New York, NY - USA
Il Metropolitan Museum of Art di New York non raggiunge la ricchezza e complessità del Musé d'Orsay di Parigi. Soprattutto, non offre una collocazione delle sue opere tale da documentare il succedersi degli avvenimenti e delle varie correnti. Il museo, infatti, ha scelto la strada di rappresentare singoli artisti attraverso nuclei monografici in intimo rapporto con quelli dei grandi dell'Impressionismo.
In ogni caso le presenze di Cézanne, van Gogh, Gauguin, Seurat e Toulouse-Lautrec sono veramente superbe. |
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National Gallery / Londra - GBR
Un gruppo numericamente ristretto, ma molto calcolato di opere, permette di conoscere la complessità della scena artistica francese di fine secolo. Basta ricordare le bellissime tele di van Gogh, e soprattutto due grandi capolavori dell'arte francese: Une baignade à Asnières (1883-84) di Georges Seurat e Les grandes baigneuses (1904) di Paul Cézanne. Completano la panoramica opere di Gauguin, Toulouse-Lautrec, Rousseau il Doganiere, Sérusier, ecc. |
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The Art Institute of Chicago / Chicago, IL - USA
L'Art Institute of Chicago ha nel nucleo degli Impressionsti il suo punto di forza. D'altra parte, uno dei momenti "topici" della visita al museo è la sala con l'enorme tela dimanche aprés-midi à l'Ile de la Grande Jatte, il più importante capolavoro di Georges Seurat e opera chiave dell'800. Lo attorniano splendidi Cézanne, Gauguin No te aha oe riri, Toulouse-Lautrec, van Gogh, Bonnard. |
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Museum of Fine Arts (MFA) / Boston, MA - USA
Il Museum of Fine Arts di Boston dispone di una buona varietà di tele di Cézanne, van Gogh, Gauguin, Toulouse-Lautrec, Bonnard, Vuillard. Su tutte svetta l'enorme tela di Paul Gauguin D'où venons nous? Que sommes nous? Où allons nous? (Da dove veniamo? Chi siamo? Dove andiamo?). In essa si ritrovano, riuniti, tutti i temi cari al grande pittore negli anni del suo ultimo soggiorno in Polinesia. |
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Philadelphia Museum of Art (PMA) / Philadelphia, PA - USA
Il Philadelphia Museum of Art non ha la completezza dei musei di Parigi, San Pietroburgo, Mosca e New York. La collezione comprende comunque molte tele di Cézanne, van Gogh, Gauguin, Rousseau. Tra tutte spiccano Les grandes baigneuses, la più vasta e spettacolare tela di Cézanne sul tema delle bagnanti, e Danse au Moulin Rouge di Henri de Toulouse-Lautrec. |
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