Städelsches Kunstinstitut, Francoforte (Frankfurt)
Veduta dello Städelsches Kunstinstitut di Francoforte dall'altra sponda del fiume Meno
Lo Städelsches Kunstinstitut di Francoforte è un grande museo d'arte antica, arte moderna e arte contemporanea.
È una delle più importanti gallerie di pittura di tutta la Germania, alle spalle solo di quelle di Monaco, Berlino e Dresda.
Lo Städelsches Kunstinstitut trae il nome dal suo ispiratore e mecenate, Johann Friedrich Städel, che al principio dell'800 diede vita all'omonima fondazione.
Risulta ospitato in un vasto complesso, facente parte della cosiddetta "Museumsufer", la lunga sfilata di musei allineati sulla sponda del fiume Meno. Il complesso è costituito da due edifici di epoche diverse. Il primo è l'edificio storico ottocentesco, recentemente riammodernato. Il secondo è un bianco edificio cubico, terminato nel 1990, progettato da Gustav Peichl.
La costruzione antica è sede della collezione di arte antica, di parte della collezione di arte moderna, del gabinetto di grafica, della biblioteca e del dipartimento educativo. La costruzione recente ospita il rimanente dell'arte moderna, l'arte contemporanea e le mostre temporanee.
Con l'entrata in funzione del nuovo Museum für Moderne Kunst, lo Städelsches Kunstinstitut presenta al pubblico una panoramica completa della pittura europea dal '300 fino agli anni '70.
Nel campo dell'arte recente i settori meglio rappresentati sono la pittura tedesca dell'800, l'impressionismo, l'espressionismo tedesco, l'arte italiana del '900, l'informale e la nuova figurazione in Europa degli anni '60-70. Tra gli artisti meglio rappresentati figurano Ernst Ludwig Kirchner, Emil Nolde, Franz Marc, August Macke, Max Beckmann, Gerhard Richter e Anselm Kiefer. La collezione di grafica è molto nota per la splendido gruppo di disegni e stampe dell'espressionismo tedesco e di Max Beckmann.
Dal 1976 è allestito un piccolo giardino di sculture all'aperto (Skulpturengarten), situato su un'area antistante il museo, affacciata direttamente sul fiume.