Colonia (Köln). Arte moderna e contemporanea a Colonia
La città di Colonia vista dal Reno con il duomo e le cattedrali romaniche
Colonia è situata sul basso Reno, in una delle aree più intensamente urbanizzate e produttive d'Europa. Celebre per il Duomo e le stupende chiese romaniche, severamente danneggiate nel corso dell'ultima guerra, ma interamente restaurate, è uno dei maggiori centri culturali del paese. La ricchezza del suo patrimonio artistico, la vicinanza con località tedesche di grande interesse (Aachen, Bonn, Düsseldorf, Essen) e le brevi distanze che la separano da alcune delle mete turistiche e culturali più famose del Nord Europa (Bruxelles, Amsterdam, Parigi) la collocano in una situazione strategicamente ideale.
Da sempre luogo di grandi scambi, Colonia nel corso degli ultimi secoli ha visto la sua origine germanica intrecciarsi costantemente con le influenze sociali e culturali tipiche delle regioni vicine (Francia, Belgio, Paesi Bassi). Questo ha finito per improntarne l'intima essenza in maniera così profonda, da caratterizzarla agli occhi del visitatore come la meno "tedesca" e la più "europea" tra le grandi città tedesche. Da qui anche l'atteggiamento dei suoi abitanti, e soprattutto l'attitudine di esponenti della cultura ed artisti a farne il proprio domicilio.
Per la bellezza, l'atmosfera piacevole ed il grande peso culturale, è senza dubbio una delle città tedesche ed europee più interessanti.
Colonia e l'arte
Scorcio del Duomo di Colonia e della Domplatz
Tra le città tedesche attive nel campo dell'arte moderna e contemporanea, Colonia detiene ancora oggi il primato assoluto. Un risultato che si è guadagnato a partire dagli anni '60 e che è andato consolidandosi nel tempo, finendo per venirle insidiato soltanto negli ultimi anni, in seguito alla riunificazione delle due Germanie e alla scelta di Berlino come capitale.
I fattori che hanno concorso a rendere possibile questo successo sono molteplici: la ricchezza economica della regione, combinata a uno spregiudicato dinamismo intellettuale. L'impulso impresso dall'amministrazione cittadina allo sviluppo culturale della città negli anni '60, in antagonismo con la vicina Düsseldorf. L'intraprendenza dei galleristi locali, decisi a tradurre la svolta economica di quegli anni e l'aumento di interesse verso la cultura e l'arte anche in un incremento del mercato. La promozione, nel 1967, del primo esperimento a livello mondiale di fiera dell'arte moderna (1.Kölner Kunstmarkt). La creazione, nel 1975, della Bundesverband der deutschen Galeristen (l'associazione tedesca delle gallerie d'arte). La presenza in città di alcune personalità che hanno contribuito in maniera decisiva alla storia dell'arte tedesca ed europea del dopoguerra.
Di fatto, a Colonia, nel corso degli ultimi trent'anni, si è venuta a creare una tale concentrazione di energie intellettuali e creative e di risorse finanziarie ed organizzative tale, da determinare lo sviluppo di un sistema estremamente articolato di realtà e servizi nel campo dell'arte moderna e contemporanea, che hanno eguali in pochissimi altri centri al mondo.
A Colonia hanno sede alcuni dei musei e dei centri espositivi più importanti d'Europa, alcune delle gallerie private più potenti al mondo e collezioni private famosissime. Il suo ruolo di centro focale nel mercato dell'arte tedesca le è garantito oltre che dal sistema poderoso di gallerie private, anche dalle case d'asta e dalla sua fiera: Art Cologne. Ma la sua unicità si esprime anche, e soprattutto, attraverso la fitta fioritura di biblioteche, case editrici, riviste e librerie specializzate, nonché attività professionali nel campo dell'arte contemporanea, dalle quali una visita della città non può prescindere.
Tutti a Berlino!
Veduta del Duomo di Colonia e del Museum Ludwig
Sotto la sferza della crisi economica e del mercato dell'arte, che ha colpito pesantemente la città e la Germania nel suo complesso, la reazione di larga parte dell'ambiente artistico di Colonia è quella di farla finita e traslocare verso quella che è divenuta la sirena dell'immaginario tedesco: Berlino. Il trasferimento della sede e di tutto l'apparato governativo federale verso la risorta capitale, gli stanziamenti per la sua valorizzazione e l'arrivo di grandi nomi della finanza e dell'economia mondiale, con i loro uffici ed il loro bisogno di fare bella figura, la fanno apparire agli occhi di tutti, e soprattutto degli insoddisfatti (giovani artisti, critici, editori, frustrati galleristi), come la mecca dorata, capace di tradurre in realtà i sogni e di ridurre l'affanno connesso alla diminuzione delle vendite di opere d'arte. Di fatto la scena di Colonia, soprattutto per quel che riguarda le gallerie private, appare molto fluida e perennemente dominata dall'amletico dilemma se restare o partire.
Mercato dell'arte a parte, un fatto che colpisce è la sensibile decurtazione a carico dei budget di musei, centri espositivi ed attività culturali in genere. Gli effetti sono sotto gli occhi di tutti: minori o quasi assenti acquisizioni, programmi espositivi ridimensionati, la necessità di rivolgersi di massa verso gli sponsors privati, con le conseguenze che la cosa comporta. Un complesso di situazioni che vedono il Land Nordrhein-Westfalen tra le regioni maggiormente danneggiate, e con essa, a dispetto della sua ricchezza, anche Colonia.
Una serie di domande possono però chiarire il vero dubbio che sembra aleggiare nell'aria. Da cosa è derivata la passata prosperità della Nordrenania e di Colonia? In che misura l'impronta "europea" di Colonia e la sua caratteristica apertura mentale e culturale possono aver influito sullo straordinario interesse nei confronti dell'arte moderna e contemporanea, che ha fatto di Colonia una delle 3-4 capitali mondiali? In che senso la complessa rete di attività economiche, commerciali e professionali può aver contribuito allo sviluppo del collezionismo ed ai massicci investimenti nell'arte moderna e contemporanea? Che peso può avere avuto nei confronti delle attività culturali la collocazione della città in una posizione nevralgica, al centro dell'area europea più densamente popolata, a due passi da Parigi, Bruxelles e Amsterdam? Domande che non possono non far sorgere dubbi sulla reale consistenza e sulle prospettive a lungo termine del contendente dall'altra parte. Noi di Artdream guide ci permettiamo di sottoscrivere questo dubbio e di sollevarne un altro: se cioé il vero contendente del mondo dell'arte a Colonia non sia semplicemente la crisi, quella stessa crisi contingente che ha investito tutto il mondo dell'arte contemporanea nella prima metà degli anni '90, e che qui sta facendo avvertire i suoi reali effetti. Se così fosse, risulterebbe del tutto inutile spostarsi a Berlino. Altro non rimarrebbe che aspettarne la fine, cercando nel frattempo di sopravvivere e di rinnovarsi.
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