Italia

Introduzione sull'Italia:
è esistita un'arte italiana dall'800 ai giorni nostri?

Amedeo Modigliani, "Ritratto di Paul Guillaume", 1916, Museo del Novecento, Milano

Amedeo Modigliani,
Ritratto di Paul Guillaume,
1916,
Museo del Novecento, Milano

La vita artistica e culturale italiana non è stata quel deserto che una certa mentalità nostalgica lascerebbe intendere.
Il XIXº: secolo ha visto svilupparsi tendenze e linguaggi a carattere regionale, come del resto è quasi sempre stato in Italia: la Scapigliatura, il divisionismo, i macchiaioli, la pittura realista napoletana, ecc. Spiazzate dall'imperioso sopravanzare dell'Impressionismo e delle esperienze individuali e di gruppo che ne sono scaturite, queste tendenze hanno finito per rimanerne schiacciate o emarginate, a meno di non adeguarvisi.

Il '900 ha visto il rincorrersi di programmi, proclami, manifesti, serviti da biglietto da visita alle cosiddette "avanguardie".
Gli artisti italiani non si sono di certo tirati indietro. Hanno stabilito contatti a livello internazionale, con Parigi in particolare. Hanno aderito a correnti, ma hanno anche dato vita a movimenti, che a vario livello si sono collocati sulla ribalta internazionale: Boccioni e il futurismo, la pittura metafisica, Modigliani, de Chirico, il realismo magico.
Anche in questo caso però il prestigio di personalità dirompenti, che hanno inciso profondamente sulla storia dell'arte (Matisse, Picasso, Kandinsky, Klee, Mondrian, Duchamp, Ernst, ecc.), ha spesso relegato queste figure, di grande valore, ad un ruolo di secondo piano.

Piero Manzoni, "Sculture viventi", 1961

Piero Manzoni,
Sculture viventi,
1961

Ben diverso il discorso riferito al dopoguerra.
Il periodo ha visto l'affermazione a tutti i livelli dell'arte americana.
A dispetto del prevalente interesse per tutto ciò che è avvenuto oltreoceano, sono diversi gli autori italiani che hanno svolto un ruolo di primo piano in Europa nell'indicare vie nuove. Basterebbe citare i nomi di Alberto Burri, Emilio Vedova, ma soprattutto quelli di Lucio Fontana e Piero Manzoni, che insieme a Yves Klein hanno spianato la strada a molte delle correnti in Italia, Francia e Germania degli anni '60 e '70.
Proprio facendo riferimento a quegli anni, non si può tralasciare l'importanza dei protagonisti dell'Arte Povera. Apparsi sulla scena alla fine degli anni '60, sono assurti al rango di stelle di prima grandezza verso la fine degli anni '80.
Di segno totalmente opposto, è stato il fulminante successo della Transavanguardia. Con la sua travolgente ascesa al principio degli anni '80 ha contribuito anche all'affermazione di esperienze pittoriche di altre nazioni rimaste per decenni nell'ombra.

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