Galleria Ricci Oddi, Piacenza
Storia
Gustav Klimt, Damenbildnis (Ritratto di donna), 1916-17
La Galleria Ricci Oddi di Piacenza ha una storia abbastanza recente.
È nata grazie alla generosità dell'industriale piacentino Giuseppe Ricci Oddi (1868-1937).
Ricci Oddi nel 1924 decise di donare alla sua città la collezione di arte moderna che, con entusiasmo sempre crescente, aveva raccolto a partire dal 1902.
Il Comune mise a disposizione un'area apposita, un tempo occupata dal convento di San Siro. A spese del donatore, vi venne realizzato un edificio apposito per ospitarla.
La Galleria Ricci Oddi venne inaugurata nel 1931 e trasformata in Ente morale con amministrazione autonoma. Negli anni successivi vide crescere il suo patrimonio artistico grazie a nuove donazioni e acquisizioni.
Nel 1995 e nel 1996 è passata agli onori della cronaca per due avvenimenti riguardanti la medesima opera: il Ritratto di signora di Gustav Klimt. Attraverso uno studio dei documenti dell'epoca ed un'osservazione attenta dell'opera, una studentessa di storia dell'arte giunse alla conclusione dell'esistenza sotto la pellicola pittorica del quadro di un'altra figura, dipinta da Klimt in epoca antecedente e in seguito ricoperta dalla nuova stesura. Un'analisi dell'opera dimostrò l'esattezza dell'intuizione. Ritornata nella sua collocazione, l'opera venne rubata l'anno successivo, e a tutt'oggi non è stata recuperata.
Dal 1997 la Galleria è sottoposta a radicali interventi di risanamento e adeguamento strutturale. Recentemente ha riaperto i battenti.