Mostre di arte moderna e contemporanea
SCHERZI: Nicolò Paoli "Mucche in Gondola" – Maurizio Baccanti "Ghigni di Plastica"
19 gennaio – 24 febbraio 2008
Giudecca 795
Fondamenta S. Biagio 795, 30133 Venezia
Tel. 041-7241182
Orari: mar-ven 15:30-20, sab-dom 11-20. Ingresso libero. Per le scuole su prenotazione
Sito Web: www.giudecca795.com
Nicolò Paoli, Mucca in gondola, 2007
Venezia è una meta turistica amatissima in tutte le stagioni, ma quando arriva il Carnevale acquista tutto un altro sapore. E allora non importa se nevica o c'è l'acqua alta. Tutti si riversano nelle piazze e nelle calli per guardare e farsi guardare. I costumi e le maschere sono infatti davvero straordinari e non soltanto quelli storici, ma anche quelli più nuovi e originali.
Il Carnevale di quest'anno si tiene dal 25 gennaio al 5 febbraio. Il tema scelto è "Sensation: 6 sensi per 6 sestieri" e, come ha detto Marco Balich, che ne è il direttore artistico, sarà una manifestazione da sentire, vedere, gustare, toccare, immaginare.
La mostra "Scherzi", che lo Spazio Giudecca inaugura il 19 gennaio, ben si inserisce nel clima ironico, allegro e burlesco del Carnevale. Propone infatti le opere di due artisti irriverenti e fantasiosi: Nicolò Paoli e Maurizio Baccanti.
Maurizio Baccanti, Ghigno di Plastica, 2007
Il primo, che è pittore e fotografo, nonché figlio del grande Gino, autore di canzoni indimenticabili, espone quadri divertenti e coloratissimi, che prendono spunto dalla città di Venezia, ma raffigurano scene assurde, come mucche in gondola e canali fioriti, o maschere stralunate.
Il secondo, che è designer, fotografo e "ricicl-artista", presenta un'interessante serie di "ghigni in plastica", realizzati utilizzando i rifiuti raccolti sulle spiagge di Venezia e dell'Adriatico.
Dotato di una fantasia inesauribile, riesce a donare a questi oggetti, che sembrano privi di qualsiasi utilità, una nuova esistenza e una nuova anima, sorridente, sorprendente e surreale. Un'operazione che non è fine a se stessa, ma mira a porre in risalto il rapporto esistente tra ciò che è naturale e ciò che è costruito dall'uomo. Un'antitesi che l'artista conosce molto bene. Nel suo curriculum, infatti, figura anche la professione di guida ambientale.