Opere di Paul Gauguin

Fasi principali del lavoro di Paul Gauguin.
Il primo soggiorno di Paul Gauguin a Tahiti (1891-93)

In Bretagna Gauguin matura definitivamente il suo sogno di dare vita a un "Atelier ai tropici".
Nel 1991 è a Parigi per preparare il viaggio. Viene organizzato un grande banchetto in suo onore e un'asta di opere per racimolare il denaro necessario. Ottiene un incarico dal ministero delle Belle Arti e ad Aprile riesce a partire alla volta di Tahiti.
A Papeete lo stato d'animo di Gauguin si divide tra un sentimento di disgusto per lo stile di vita, che gli ricordava l'Europa, e l'attrazione esercitata in lui dagli indigeni. Rimane subito affascinato dalla natura meravigliosa, dal silenzio, dalla freschezza primitiva della gente del luogo, dalla grazia indolente delle donne.
Con foga rinnovata sforna una serie stupefacente di capolavori. Soggetti preferiti sono la natura e le donne tahitiane, colte da sole o in gruppo. Elementi simbolici, idoli, presenze misteriose animano la scena di suggestioni mistiche pagane (ad es. Manao tupapao, 1892).

In queste opere la pittura di Gauguin subisce l'ultimo stadio della sua trasformazione. La sintesi è completa.
L'opera risulta costituita da campiture cromatiche piatte, delimitate da linee nette e ondulate. Le tinte sono contrastanti, del tutto immaginarie. La distanza dalla realtà oggettiva è oramai assolutamente insormontabile.
Difficoltà alla vista e la mancanza di soldi lo spingono a tornare in Francia. Parte a Maggio del 1893 e sbarca a Marsiglia nell'Agosto.

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