Medardo Rosso

L'attività di Medardo Rosso

Medardo RossoL'attività artistica di Medardo Rosso ha avuto espressione quasi solamente in scultura.
Il soggetto fondamentale della scultura di Medardo Rosso è la luce e gli effetti di questa sulla superficie delle cose. Complice la mentalità positivista, in essa si incarna la ricerca di una sintesi dell'atmosfera che ci restituisce un'impressione delle cose.
Talvolta il lavoro di Medardo Rosso viene descritto come una traduzione in scultura di quanto gli impressionisti facevano in pittura. Il rapporto risulta, però, alquanto riduttivo. Al tempo stesso, poi, non lo si può nemmeno assimilare alla Scapigliatura, con cui fu in contatto: la ricerca di Medardo Rosso presenta dei caratteri di unicità che impediscono qualsiasi classificazione.

I soggetti del lavoro di Medardo Rosso sono di ascendenza verista. Traendo ispirazione dall'ambiente circostanze, i suoi modelli possono essere solo desunti dal vero.
Un'attenzione particolare è rivolta ai bambini e al mondo degli affetti, ma non mancano temi sociale come la protistuta di Carne altrui. L'aspetto più innovativo, però, è costituito dai piccoli lavori in cui modella gruppi d'insieme in un ambiente: una conversazione in giardino, due amanti sotto un lampione, i passeggeri che attendono l'omnibus, un bookmaker sono fra i suoi tmei più noti. Non mancano infine i ritratti, anche se inseriti spesso nell'edilizia cimiteriale.

Egli lavora esclusivamente di modellato, perché questa è la sola tecnica che gli consente una rapidità di esecuzione e di tocco: nell'argilla, infatti, si può affondare il dito e lasciarne il segno, ed è più semplice la resa del senso di disfacimento atmosferico dei volumi.

L'intenzione di rappresentare in scultura la fugacità di un'impressione spinge Medardo Rosso a concepire una scultura per un unico punto di vista frontale: una scultura cui non sia possibile girare intorno, che fissi il fruitore in un'unica posizione. In questo modo, infatti, Medardo Rosso voleva far sì che l'osservatore fruisse della stessa esatta vista per cui aveva concepito l'opera.
Questo porta Rosso anche a coltivare un interesse particolare per la fotografia.
Fra i materiali usati, il più amato da Medardo Rosso è la cera. La cera possedeva infatti caratteri di morbidezza e di calore cromatico ed epidermico che ben si adattano a filtrare la luce. l'artista, però userà molto anche il bronzo e il gesso.
Quasi tutte le sue sculture sono note in svariate repliche e in materiali differenti. Attraverso le repliche Medardo Rosso voleva sperimentare il mutare degli effetti luministici e le variazioni epidermiche delle superfici.
Il suo catalogo, pertanto, non consta di molti soggetti, ma questi sono costantemente ripetuti in più esemplari. Ogni replica, però, acquisisce caratteri di assoluta unicità, perché ciascuna di queste è oggetto di una variazione sul tema.

Pierre-Auguste Renoir muore nel 1919 a Cagnes-sur Mer.

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