Opere di Henri Rousseau Le Douanier (Il doganiere)
Opere di Henri Rousseau "Le Douanier":
fasi principali del lavoro di Henri Rousseau
L'analisi dell'evoluzione artistica di Henri Rousseau "il doganiere" non offre grandi spunti.
Rousseau nasce artisticamente come autodidatta. A spingerlo avanti è il desiderio di raccontare ciò che lo impressiona, che lo stupisce.
Nel corso della sua carriera non cambia il suo atteggiamento nei confronti del fare pittura. Non subisce influenze esterne. Non matura idee nuove. Non introduce nuove soluzioni formali. Il suo occhio continua a osservare il mondo in modo spontaneo e a scoprirvi cose che colpiscono la sua fantasia. Il suo pennello continua imperterrito a raffigurare l'incanto, lo stupore provato.
Questo modo di concepire la pittura non da certo luogo a grandi trasformazioni.
A parte una messa a punto iniziale della tecnica, le tappe principali vengono scandite più che altro dall'entrata in scena di soggetti particolari. È il caso, ad esempio, delle prime raffigurazioni di foreste tropicali, che compaiono a partire dal 1890 circa.
Più sottile, ma non meno importante, è la vena onirica che comincia a manifestarsi nelle ultime tele di Rousseau. Ad essa si ispirano i surrealisti, che riconoscono in Rousseau uno dei loro anticipatori.
Ferma restando l'anomalia di Henri Rousseau, l'evoluzione del suo lavoro può essere documentata dalle immagini delle sue opere suddivise in 3 fasi: