William Turner

Cenni biografici

Joseph Mallord William TurnerJoseph Mallord William Turner nasce a Londra nel 1775.

Dotato di grande talento, Turner entra alla Royal Academy nel 1789, a soli 14 anni. Nel 1790, espone il suo primo lavoro: Veduta del palazzo arcivescovile a Lambeth (The Archibishop's Palace, Lambeth).

Nel 1794 inizia a lavorare come illustratore per il "Copperplate Magazine" e il "Pocket Magazine".
È spesso in viaggio per prendere schizzi e appunti. Lo accompagna l'artista Thomas Girtin, interessato agli stessi soggetti: abbazie, cattedrali, ponti e città. Dapprima lavora in prevalenza ad acquarello e con la tecnica dell'incisione. A partire dal 1796, si dedica anche alla pittura a olio. Nello stesso periodo comincia il suo interesse per le marine.
All'inizio del 1800, Turner viene ormai considerato uno dei più importanti acquarellisti topografici britannici. Riceve diverse commissioni come illustratore di libri. Lavora anche per il dottor Monro, un collezionista, per il quale realizza numerose copie del paesaggista Robert Cozens. La sua importanza come artista viene sancita dalla nomina a membro della Royal Academy.

In questo periodo Turner è attratto dall'estetica del sublime e del pittoresco. Principali punti di riferimento diventano le figure di Nicolas Poussin e soprattutto di Claude Lorrain.
Questi interessi lo portano ad approfondire gli effetti atmosferici e luministici attraverso la pittura a olio. Per poter disporre di un nutrito repertorio di motivi, realizza il Liber Studiorum (1807-1819), che contiene una serie di incisioni didattiche ispirate ai modi di Lorrain.
Come effetto di queste ricerche, a partire dal 1803 lo stile di William Turner cambia. Perde in precisione e definizione dei dettagli. Guadagna invece in suggestione atmosferica. In alcune opere giunge perfino a suggerire l'idea del non finito.
Nel 1819, Turner compie un lungo viaggio in Italia. Visita Venezia, Roma e Napoli. Rimane folgorato dalla luce mediterranea, che imprime al suo stile la svolta decisiva. Realizza alcune vedute di Venezia, dove luce e colori sono i veri protagonisti.
Nel 1827 si reca sull'Isola di Wight per far visita al pittore John Nash.
Nel 1828-1829 torna a Roma. Mostra un crescente interesse per le scene storiche, mitologiche e di genere, per le quali si rifa a Rembrandt.
Negli stessi anni, Turner è spesso ospite del Conte di Egremont a Petworth. Oltre ai nuovi soggetti, si dedica alla pittura di paesaggio e alla rappresentazione di figure.
Tra il 1833 e il 1835 pubblica tre album, derivati dai viaggi sulla Loira e la Senna: Wanderings by the Loire (1833), Wanderings by the Seine (1834 e 1835).
Nel 1836, assieme all'amico e collezionista Munro, torna in Val d'Aosta. Il suo scopo è quello di rivedere le Alpi e il Monte Bianco, che tanto lo avevano affascinato in un precedente soggiorno del 1802. Realizza numerosi schizzi e disegni a matita e acquerello. Da questi studi scaturiscono due taccuini, oggi alla Tate Gallery: Val d'Aosta e Fort Bard.

Le opere di William Turner degli ultimi 15 anni appaiono ormai liberi da ogni costrizione formale e realistica, quasi prossimi all'astrazione. La critica e il pubblico hanno notevole difficoltà ad accettarli.
Uno dei pochi sostenitori che lo apprezzano sempre è John Ruskin. Dopo la morte di Turner scriverà una penetrante interpretazione delle sue opere in Pittori moderni (Modern Painters, 1843-1860).
Nel 1844, Turner dipinge Pioggia, vapore, velocità - La grande ferrovia dell'Ovest (Rain, Steam and Speed), uno dei suoi capolavori. Ancora una volta il vero soggetto del quadro è la luce, che trasforma e trasfigura il paesaggio.

William Turner muore a Chelsea nel 1851.
Nel suo testamento lascia allo Stato britannico un vasto corpus di dipinti, acquerelli e disegni, che oggi costituiscono uno dei grandi vanti della Tate Gallery.

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