Mostre di arte moderna e contemporanea

Jannis Kounellis

24 settembre 2006 - 11 marzo 2007

Fondazione Arnaldo Pomodoro
Via Andrea Solari 35, Milano
Tel. 02-89075394
Orari: mer-dom 11-18 (ingresso fino 17), gio 11-22 (ingresso fino 21), dal 24 dicembre al 2 gennnaio chiuso

La Fondazione Arnaldo Pomodoro, festeggia il primo anniversario dedicando una grande mostra a Jannis Kounellis, uno dei più importanti artisti internazionali contemporanei, ricordato anche in una recentissima rassegna al MADRE.
Non si tratta però di un doppione. La mostra di Napoli, infatti, aveva un carattere retrospettivo, mentre quella allestita a Milano propone soprattutto opere degli ultimi anni, anche se è evidente in esse il richiamo alle tematiche principali dell'artista (l'impegno sociale, la storia, il ricordo, il viaggio, il mito, la cultura classica, la musica) e ai materiali "poveri", tipici del suo lavoro (il carbone, la juta, il legno, le pietre, il ferro, il piombo). Segno di quella coerenza che ha sempre accompagnato tutto il suo percorso artistico. Coerenza che non vuol dire mancanza di originalità, ma conferma dell'attualità e vitalità di una ricerca feconda e significativa, come sempre vicina all'uomo e partecipe del suo smarrimento.
Un sentimento che Kounellis conosce molto bene, tanto da aver detto che all'origine dei suoi quadri c'è sempre il dubbio, anche se poi le opere appaiono come l'indicazione di una certezza.

I lavori che fanno parte di questo "Atto Unico" sono una ventina. Molti di loro sono esposti all'interno di un grande labirinto ferroso, una sorta di mausoleo della memoria, dove questo straordinario "pittore" della materia ricorda alcune delle sue più felici intuizioni, che, come scrive Bruno Corà, nulla hanno a che spartire col ready-made di Duchamp.
Per Kounellis, infatti, "un quintale di carbone nell'angolo di una stanza non è un oggetto... è qualcosa di (strettamente) legato allo spazio che lo circonda", fa parte di una dimensione drammatica simile a quella che esiste in Munch, nel Boccioni di Addii e Stati d'animo, in Burri, Pollock o nel Picasso di Guernica.

L'allestimento è curato da Kounellis ed è stato pensato in loco con un infaticabile processo di costruzione e rielaborazione.
Gli esperimenti dell'artista, il suo metodo di lavoro, la sua lotta con la materia, sono stati "spiati" da Ermanno Olmi e Carlo Orsi, che hanno realizzato straordinarie documentazioni filmiche e fotografiche.
Il filmato di Olmi si potrà vedere, a partire da ottobre, alla Fondazione Pomodoro. Le immagini di Orsi rappresentano l'ossatura portante del catalogo.

La mostra, curata da Bruno Corà, è accompagnata da un ricco programma didattico per le scuole primarie e secondarie, per gli adulti e per le famiglie.

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