Mostre di arte moderna e contemporanea
Doppio sogno. 2RC tra artista e artefice
18 aprile - 28 luglio 2007
Fondazione Arnaldo Pomodoro
Via Andrea Solari 35, Milano
Tel. 02-89075394
Orari: mer-dom 11-18 (ingresso fino 17), gio 11-22 (ingresso fino 21), dal 24 dicembre al 2 gennnaio chiuso
La Fondazione Pomodoro chiude la stagione espositiva con una mostra di grande interesse, dedicata a una delle principali stamperie italiane, la 2RC, che, offrendo prodotti innovativi e di qualità, ha saputo affermare il valore della grafica come vera e propria opera d'arte. Fino a una ventina d'anni fa, infatti, i lavori realizzati con questa tecnica erano considerati alla stregua di una seconda scelta e rappresentavano una sorta di "contentino" per chi non poteva permettersi qualcosa di più.
Nata dal sogno di due giovani studenti dell'Accademia di Belle Arti di Milano, Valter ed Eleonora Rossi, che riuscirono a coinvolgere nel loro progetto il cugino Franco Cioppi, la 2RC comincia la sua attività a Roma nel 1959.
Il successo arriva presto. Nel 1960, infatti, i Rossi hanno l'opportunità di lavorare col grande Lucio Fontana, che ha deciso di trasferire l'esperienza dei buchi e dei tagli anche nella grafica.
Dotati di grandi capacità e di un forte interesse per la sperimentazione di nuove tecniche, Valter ed Eleonora portano a termine questa prima impresa con risultati straordinari. Realizzano, infatti, una serie di acquetinte e acqueforti, che conquistano il Primo Premio per la Grafica a Tokyo.
Forti di questo riconoscimento, i Rossi iniziano a collaborare coi principali artisti italiani dell'epoca per ognuno dei quali inventano soluzioni ad hoc, quelle più idonee ad esaltare le caratteristiche del loro stile e della loro poetica. La 2RC diventa così il punto di riferimento di autori come Capogrossi, Turcato, Santomaso, Dorazio, Consagra, Perilli, Afro, Giò Pomodoro ecc.
Un caso a sé è quello di Alberto Burri, che si rivolge ai Rossi per trasferire su carta l'effetto della plastica combusta e la matericità dei "cretti". Una sfida difficilissima, che costringe questi due artigiani/artisti a sperimentare soluzioni inedite, basate su un elaborato sistema di incisioni e acquetinte e sull'uso dell'acetato. Il risultato però sarà così stupefacente da segnare l'inizio di una delle collaborazioni più lunghe della 2RC. Il legame con Burri durerà, infatti, circa 20 anni, dal 1962 al 1983.
Il 1969 costituisce un altro momento importante nella storia della stamperia. Grazie a una commissione dell'Unesco, Valter ed Eleonora realizzano, infatti, un altro dei loro sogni, quello di lavorare con artisti di fama internazionale e allargare il cerchio delle loro collaborazioni.
Il progetto si concretizza nelle Presenze grafiche, una serie di incisioni dal formato insolito (95 x 95 cm) che donano nuova vita alle opere di Joan Miró, Alberto Burri, Alexander Calder, Victor Vasarely, Victor Pasmore, Sonia Delaunay, Louise Nevelson, Sebastian Matta, Man Ray, Max Bill e Wotruba.
La possibilità di realizzare grafiche di grandi dimensioni attira sulla 2RC l'attenzione del collezionismo museale e di molti artisti che amano lavorare su superfici molto ampie. Agli autori ormai acquisiti, si aggiungono quindi Sam Francis, George Segal, Pierre Soulages, Graham Sutherland, Pierre Alechinsky ecc.
Il passo successivo porta la 2RC al servizio degli scultori. Grazie alle molteplici tecniche dell'intaglio, Valter ed Eleonora riescono infatti a riportare su carta le proprietà delle opere plastiche di Giò e Arnaldo Pomodoro, Chillida e Beverly Pepper, ai quali, più tardi, si aggiungerà anche Henry Moore.
Nonostante il successo, i Rossi continuano a mettersi in gioco e sperimentare nuove soluzioni. Del resto le occasioni non mancano, e neppure le sfide.
Una delle più interessanti viene offerta loro da Pierre Levai, che alla fine degli anni '80, è il direttore della Marlborough Gallery di New York.
La sua proposta, difficile da rifiutare ma anche da concretizzare, è quella di lavorare con Francis Bacon, uno degli artisti più originali e geniali del '900, che però aborrisce il foglio bianco e nutre molte riserve nei confronti della grafica.
A fargli cambiare idea, sarà l'arancione creato da Eleonora, che suggellerà l'inizio di un bel rapporto di collaborazione, che, purtroppo, dovrà fermarsi nel 1992 a causa della morte dell'artista.
La disponibilità di questi straordinari stampatori, per i quali è più giusto parlare di "complici" degli artisti piuttosto che di semplici esecutori dell'opera altrui, non si ferma all'invenzione di nuove soluzioni grafiche, alla creazione di colori impareggiabili e all'uso di formati inusuali. La 2RC, infatti, a partire dal 1973, comincia a seguire gli artisti non soltanto a Roma, dove si trova la sede della stamperia, ma ovunque vogliano. Questo è possibile perché i Rossi hanno una barca e una piccola stamperia ambulante e, soprattutto, perché, nel 1979, aprono una succursale a New York, la città attorno a cui ruota tutto il mondo dell'arte.
La loro presenza nella Grande Mela non passa certo inosservata e, ai loro clienti, se ne aggiungono molti altri, tra cui Clemente e Cucchi, due giovani artisti della Transavanguardia, e il loro amico Julian Schnabel.
Oggi Valter ed Eleonora hanno passato il testimone, ma l'azienda è ancora nelle mani della famiglia. A dirigere la stamperia è infatti la figlia Simona, che, com'è tradizione, la porta avanti con competenza, professionalità e grande disponibilità.
La mostra, curata da Achille Bonito Oliva, racconta la storia della 2RC offrendo in visione al pubblico 250 opere grafiche che i Rossi hanno realizzato "a quattro mani" con alcuni grandi protagonisti del panorama artistico internazionale della seconda metà del '900. Autori del calibro di Afro, Alechinsky, Bacon, Bill, Burri, Calder, Capogrossi, Chillida, Clemente, Consagra, Cucchi, Dorazio, Fontana, Francis, Kounellis, Matta, Man Ray, Miró, Moore, Pasmore, Penck, Richter, Schnabel, Segal, Sutherland, Turcato, Vasarely, i fratelli Pomodoro ecc.
Il percorso espositivo, arricchito dalla presenza di 30 lastre matrici, video e documentari, aiuta a comprendere come questi lavori siano delle vere e proprie opere d'arte, degne di stare a fianco delle altre.
La rassegna è accompagnata da una serie di laboratori e da un ricco programma didattico per le scuole primarie e secondarie, per gli adulti e per le famiglie.