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Introduzione |
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Il mondo è alle prese con varie questioni che ne minano la tranquillità: la crisi economica, le incertezze del dopo-Iraq, il pericolo di attacchi terroristici. A causa anche di questo molti programmi culturali sono stati ridimensionati o procrastinati.
Sorprende, quindi, scoprire che una istituzione privata sia riuscita a portare a termine un progetto ambizioso. Si tratta del Dia Center for the Arts. A Maggio, infatti, è stato inaugurato Dia:Beacon, un grande museo fuori New York dove è esposta la vasta collezione permanente del Dia Center.
"Sempre l'America, o Parigi, o Londra!" Dirà qualcuno...
E invece no. Per le buone notizie non è necessario guardare sempre fuori Italia.
In questi stessi giorni ha aperto i battenti, a Milano, la Mediateca di Santa Teresa. Niente di roboante, ma una realizzazione comunque utilissima. Il mondo dell'arte non è fatto solo di musei, grandi mostre, progetti artistici grandiosi, vernissage mondani. È fatto anche di luoghi per lo studio, la formazione, l'approfondimento, la consultazione. Di biblioteche, insomma!.
E in questo caso si tratta di una biblioteca all'avanguardia, dotata di tutti gli strumenti più moderni.
Queste notizie ci sembrano interessanti e importanti. Così importanti che, speriamo, saremo perdonati se per questa volta non parliamo della Biennale di Venezia. Ma promettiamo di farlo tra 15 giorni. |
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La notizia: apre a New York il Dia:Beacon |
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Philippa de Menil e Heiner Friedrich sono due personaggi singolari nella lunga schiera dei mecenati dell'arte.
Negli anni '70 e '80 collezionarono opere straordinarie. Artisti preferiti erano alcuni grandi interpreti di correnti d'avanguardia, come il Minimalismo, l'arte concettuale e la Land Art. Tra essi Richard Serra, Sol LeWitt, Donald Judd, Dan Flavin, Walter De Maria, Cy Twombly, Joseph Beuys e Andy Warhol.
Nel 1974 crearono la Dia Art Foundation, la fondazione da cui negli anni '90 è scaturito il Dia Center for the Arts.
Nel corso degli anni la collezione ha continuato ad ampliarsi. Purtroppo, non altrettanto è successo per gli spazi espositivi a disposizione.
Per rendere visibili al pubblico le gigantesche opere raccolte, nel 1998 è stato avviata la realizzazione del Dia:Beacon. A distanza di cinque anni Dia:Beacon è giunto finalmente al traguardo. D'ora in poi, per conoscere al meglio il Minimalismo, l'arte concettuale e la Land Art occorrerà recarsi a New York, percorrere i 40 chilometri verso Nord che la separano da Beacon, e passeggiare per gli enormi spazi del nuovo museo.
Per saperne di più, visita la pagina di Artdreamguide dedicata all'avvenimento. |
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Il museo: Dia Center for the Arts, New York |
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Il Dia Center for the Arts è una fondazione con sede a New York.
Scopo è quello di promuovere l'arte contemporanea. Varie le modalità: organizzazione di mostre, acquisizione di opere, supporto a progetti artistici, collaborazione con altre istituzioni.
Un aspetto che caratterizza il Dia Center da altre istituzioni prettamente espositive è l'impegno nella realizzazione di grandi progetti artistici. Sensazionali, al riguardo, quelli di Walter De Maria, in vari punti di Manhattan.
Per le sue molteplici attività il Dia Center si avvale di diversi spazi espositivi. I principali si trovano a New York City, nei quartieri di Chelsea e SoHo. Ma non solo.
I suoi interessi si spingono, ad esempio, nel deserto di Quemado (New Mexico), dove si trova The Lightning Field, stupefacente lavoro ambientale di Walter De Maria. E ancora, a Great Salt Lake (Utah), dove si trova Spiral Jetty, colossale opera ambientale realizzata da Robert Smithson.
Tra le innumerevoli attività del Dia Center vanno ricordati anche i progetti di Web-Art, un campo nel quale è stato un autentico pioniere.
E ora la nascita del Dia:Beacon...
Per conoscere più a fondo il Dia Center for the Arts, visita la pagina di presentazione in Artdreamguide. |
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La Mediateca di Santa Teresa, a Milano |
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La Bibliothèque Nationale de France a Parigi, la Library of the Congress di Washington DC, la New York Public Library e la Staatsbibliothek di Berlino sono alcune tra le più grandi biblioteche del mondo. Fase cruciale della loro crescita è stato il loro processo di informatizzazione.
Leggere libri e testi elettronicamente. Visionare filmati e immagini digitalizzate. Consultare archivi da una comoda postazione Internet. Sono esempi di operazioni possibili in tutte le moderne biblioteche. Operazioni che per molti italiani rappresentano ancora una chimera.
Recentemente è stata inaugurata a Milano la Mediateca di Santa Teresa. È una biblioteca digitale interattiva alle dipendenze della Biblioteca Nazionale Braidense. A disposizione del pubblico 120 postazioni informatiche, che consentono di accedere a Internet o visionare la ricca collezione digitale della Biblioteca Braidense.
In Artdreamguide puoi trovare i dettagli sull'avvenimento. |
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La sezione "Mappe" di Artdreamguide |
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A volte ci capita di leggere di un museo, di una località o di una regione, e non sapere dove si trova.
Altre volte desideriamo programmare una visita. E per far questo abbiamo bisogno di conoscere la localizzazione delle diverse mete, in modo da stabilire distanze e tempi di percorrenza.
Insomma. Occorrono piante di città e carte geografiche. Se poi le piante di città indicano anche i musei e i centri espositivi più importanti, ancora meglio! Purtroppo, generalmente, musei e gallerie non si trovano sulle mappe in rete, a meno di chiamarsi Louvre, MoMA o National Gallery, o a meno di frugare nei siti dei musei stessi.
Per darti una mano a risolvere questi problemi Artdreamguide ti offre piante di città e carte geografiche "ad hoc".
Da oggi quelle già disponibili sono raccolte nella sezione "Mappe" di Artdreamguide.
Per conoscere le piante di città e le carte geografiche finora disponibili visita la sezione "Mappe" di Artdreamguide. |
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La mostra: "Andy Warhol", a Brescia |
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Nelle opere di Andy Warhol si alternano due tipi di soggetti. Soggetti "bassi", banali, come i barattoli di Campbell's Soup, i fiori (Flowers), la mucca (Cow), il volto di Marilyn Monroe. Soggetti "alti", carichi di tensione e drammaticità, come Jacqueline Kennedy, la sedia elettrica (Electric Chair), il presidente Mao Tse Tung, i travestiti (Ladies and Gentlemen).
L'artista li replica su supporti diversi, con dimensioni diverse e colori diversi. Ne annulla i connotati intrinseci e li trasforma in puro "ornamento". Nelle sue mani "alto" e "basso" si appiattiscono, si incontrano a metà strada.
Questa prerogativa del lavoro di Warhol richiama alla mente l'appiattimento prodotto dalla società dei consumi e dalla comunicazione di massa. Per questo Warhol viene considerato l'interprete più autentico della Pop Art.
Una mostra a Brescia raccoglie un centinaio di opere dagli anni '60 ai primi anni '80.
In Artdreamguide puoi trovare i dettagli sulla mostra e sulla figura di Andy Warhol. |
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La mostra:
"Roberto Longhi e il moderno", a Ravenna |
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Roberto Longhi (1890-1970) è stato una delle menti più lucide e influenti della storia dell'arte mondiale. Sono noti i suoi contributi nel campo dell'arte antica, un po' meno quelli nel campo dell'arte dell'800 e '900.
È stato un grande estimatore dei paesisti piemontesi. È stato tra i primi ad interessarsi a Boccioni e al Futurismo. Apprezzò il lavoro di Carlo Carrà. Mentre stroncò duramente il lavoro di Giorgio de Chirico.
Oltre ad essere grande studioso, Longhi collezionò opere d'arte. Parte di queste opere, insieme a scritti originali e documenti, sono custodite da una fondazione a lui intitolata, a Firenze.
In questi giorni, a Ravenna, una bella mostra cerca di documentare le analisi critiche di Roberto Longhi nel campo dell'arte dell'800 e '900. Un modo diverso per conoscere questo periodo della storia dell'arte.
In Artdreamguide puoi trovare una presentazione della mostra. |
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Sito Web: "Arte da mangiare, mangiare Arte" |
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L'artista come una specie di "sacerdote", di "sciamano".
Un esempio. La celebre mostra di Yves Klein alla galleria Yris Clert (1958) consisteva in una stanza completamente vuota. Vuota solo all'apparenza... In effetti era ripiena della sensibilità dell'artista!
Il carisma "sacerdotale" dell'artista può infondere un'aura sacrale agli oggetti che firma.
Un esempio. Piero Manzoni imprimeva la propria impronta su uova, su palloncini gonfi del suo "fiato d'artista", sulle sue celebri scatolette di feci.
Oggigiorno l'artista sembra più "umano", più rilassato. Crea l'opera usando il cibo come materiale e la offre al pubblico perché la mangi.
Questa forma di espressione è alla base delle iniziative promosse dall'Associazione "Arte da mangiare, mangiare Arte". Un sito elegante e ben fatto presenta l'Associazione, lo scopo, gli artisti e le numerose iniziative.
Solo un dubbio... Ma il pubblico, l'arte se la mangerà davvero?
Per conoscere l'Associazione, i suoi obiettivi e le sue iniziative, visita il sito di Arte da mangiare, mangiare Arte. |
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Web-Art: Fantastic Prayers, di AA VV |
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Esiste un luogo chiamato Arcadia, in cui gli abitanti vivono in una sorta di sospensione spaziale e temporale. Non hanno consapevolezza del mondo esterno e nemmeno del tempo.
In questo mondo, improvvisamente, fa la sua comparsa un viaggiatore. Dall'incontro immaginario tra queste dimensioni scaturisce uno scambio di esperienze e conoscenze.
Questo è il tema di Fantastic Prayers, un web-project in cui si mescolano testi, filmati, immagini fotografiche, suoni, musiche. Gli autori sono la scrittrice-performer Constance DeJong, l'artista Tony Oursler e il musicista Stephen Vitiello.
Fantastic Prayers ha un grandissimo valore storico. È il primo progetto di Web-Art prodotto dal Dia Center for The Arts, e uno dei primi di tutta la storia del Web. Venne realizzato nel lontano 1995. Per navigare in rete allora c'era Netscape 1. Internet Explorer non esisteva ancora.
Col tempo il progetto è stato arricchito e perfezionato.
Prenditi 15 minuti di pausa ed esplora Fantastic Prayers di Constance DeJong, Tony Oursler e Stephen Vitiello. |
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Notizie in breve |
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- Conferiti i premi della Biennale di Venezia. Peter Fischli e David Weiss hanno ottenuto il Leone d'oro per la migliore opera esposta. Oliver Payne e Nick Relph hanno vinto il Leone d'oro per gli artisti under 35. Avish Kheberhzadeh si è aggiudicato il Premio per la giovane arte italiana. Al Padiglione del Lussemburgo il Leone d'oro per la miglior partecipazione nazionale. Già annunciati, in precedenza, i Leoni d'oro alla carriera a Carol Rama e Michelangelo Pistoletto.
- Il 26 giugno prende il via la prima edizione della Biennale di Praga (Prague Biennale 1). L'iniziativa è organizzata da Giancarlo Politi e Helena Kontova, editori di "Flash Art", e da Milan Knizak e Tomas Vlcek, direttori della Galleria Nazionale di Praga. La selezione dei partecipanti è stata affidata a un folto numero di curatori internazionali, che hanno ideato progetti diversificati per mettere in luce il potenziale innovativo della creatività contemporanea. Sotto i riflettori, le nuove tendenze in pittura e i paesi dell'Est europeo, in particolare Ungheria, Russia e Polonia. L'evento durerà fino al 26 agosto.
- Lutti nel mondo dell'arte.
Il 15 giugno si è spento, all'età di 79 anni, Enrico Baj. Era nato a Milano nel 1924. Baj viene considerato uno dei maggiori esponenti dell'arte italiana del dopoguerra. Famosi i suoi "generali": ritratti ironici in cui l'artista fa uso di decorazioni, medaglie, nastrini e passamanerie.
Il 29 maggio scorso è morto a Parigi il critico Pierre Restany. Negli anni '60 aveva legato il suo nome al movimento del "Nouveau Réalisme". Restany era di casa in Italia. Aveva curato innumerevoli mostre, collaborava con la rivista "Domus" e dirigeva "D'Ars".
- Mimmo Paladino ha vinto il concorso per la progettazione della piazza antistante il Museo Leonardiano a Vinci. Il suo lavoro è stato preferito a quello di altri grandi protagonisti dell'arte contemporanea: Ilya Kabakov, Anish Kapoor, Joseph Kosuth e Jannis Kounellis. I progetti di tutti i partecipanti saranno esposti al museo dal 15 giugno al 14 settembre 2003 nell'ambito della mostra "Una piazza per Leonardo". |
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Newsletter del 20 Giugno 2003 |
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