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Newsletter del 13 gennaio 2005
 

SOMMARIO

 

 

 

 

Introduzione

 

I drammatici avvenimenti che si susseguono negli ultimi tempi mostrano una triste realtà. Non appena si ha la sensazione di uscire dal tunnel di qualche guaio, subito se ne presenta un altro, di proporzioni ancora più vaste. Insomma, alle tragedie non c'è fine.
Da tutto questo non può che provenire il richiamo a un profondo senso di partecipazione e responsabilità.
Ma cosa fare? Come fare?
L'arte a prima vista non sembrerebbe essere di grande aiuto.
Tanti grandi artisti hanno prodotto impressionanti testimonianze di partecipazione alle sofferenze dell'uomo. Creazioni dell'ingegno umano da ammirare, meditare... Ma queste opere non ci dicono cosa fare, come comportarci per risolvere i problemi concreti.
L'arte, però, non consiste semplicemente in quadri da appendere in salotto, in capolavori da gustare. Le opere d'arte contengono messaggi. Messaggi trasmessi dalle forme e dai materiali adoperati dall'artista.
L'arte, quindi, non è uno svago, un semplice diletto. È anche sforzo, stimolo a guardare sotto la superficie delle cose, strumento di riflessione.
La famiglia di origine del grande collezionista americano Joseph Hirshhorn era poverissima. Ciononostante, la madre compì enormi sacrifici per inculcare nel giovane Joseph il culto dell'arte. In lei era forte la convinzione che solo l'arte fosse garanzia di certezza, stabilità e consapevolezza.
Forse, di fronte alle grandi catastrofi, l'aiuto che ci proviene dall'arte è proprio questo: l'insegnamento a guardare dietro all'apparenza dei fatti.
Provando a raccogliere questo insegnamento, cerchiamo di analizzare in profondità i tragici avvenimenti del nostro tempo. Allora ci renderemo conto che, forse, la realtà è talmente complessa che non basta inviare un SMS o un versamento "una tantum" a scopo umanitario. Occorre una partecipazione costante nel tempo, un impegno che prosegua anche dopo l'emozione della prima ora.
In questa newsletter abbiamo voluto segnalare un sito che, a nostro parere, può rispondere a questo scopo. Non si occupa di arte, ma propone una valida prospettiva. Una tra le tante...

 

 

La mostra: "Action Painting", a Modena

 

La potenza economica e finanziaria degli Stati Uniti d'America non è un fatto del dopoguerra. Già molto prima della seconda guerra mondiale Wall Street era capace di influenzare l'Europa e il mondo intero. La crisi del 1929 ne è una chiara dimostrazione.
Non altrettanto si può dire per la cultura e l'arte. Lì, infatti, fino alla metà del '900 gli americani erano ancora bambini. Non riuscivano a inserirsi da protagonisti nel corso impetuoso degli avvenimenti culturali che avevano il loro epicentro in Europa.
Poi, Hitler salì al potere. Venne la guerra. Molti protagonisti dell'arte lasciarono l'Europa ed emigrarono oltreoceano.
Dopo il 1945 fecero ritorno quasi tutti. Ma la loro permanenza in America non era rimasta senza effetti. Il loro posto era stato rimpiazzato da una folta generazione di giovani artisti americani.
I principali tra loro diedero vita a una vasta corrente di genere astrattista: l'Espressionismo Astratto. Per sottolineare il carattere fisico, motorio che differenziava la loro pittura da quella dei colleghi europei, un critico americano la denominò Action Painting (pittura d'azione).
Fino al 27 febbraio è aperta a Modena una grande mostra che ce la presenta nelle sue varie sfumature.

In Artdreamguide puoi trovare una presentazione della mostra.

 

 

Il museo: lo Hirshhorn Museum di Washington (DC)

 

Joseph H. Hirshhorn fu uno dei più famosi collezionisti di Action Painting e arte americana in genere.
Hirshhorn era un ebreo originario della Lettonia. Nato da famiglia poverissima, era cresciuto con il culto dell'ingegno e dell'arte, in quanto emblemi di sicurezza ed eternità.
Nei primi anni '50 fece fortuna con le miniere di uranio. Negli stessi anni iniziò a collezionare arte contemporanea.
Comprava opere d'arte in gran quantità, con lo stesso accanimento che metteva nell'assicurarsi concessioni minerarie in Canada. Le collocava in casa, in ufficio. Le stipava ovunque.
Negli anni '60 e '70 gran parte della sua collezione venne donata alla Smithsonian Institution, l'ente governativo americano che riunisce i principali museali federali.
Non rimaneva che compiere l'ultimo passo: mettere in mostra, tutto quel ben di Dio! Per questo venne creato un museo apposito: lo Hirshhorn Museum, in onore del donatore.
Il museo è ospitato in un edificio molto caratteristico, a forma di cilindro vuoto al centro. Simile a una fortezza, si erge sul famoso Mall, dove sorgono le principali istituzioni culturali di Washington. Ai piedi delle sue "mura" è sistemato uno dei più famosi giardini di scultura all'aperto d'America.

In Artdreamguide trovi una presentazione dello Hirshhorn Museum, con le caratteristiche principali.

 

 

La notizia: la morte di Tom Wesselmann

 

Se l'Action Painting ha segnato l'emergere dell'arte americana nel mondo, la Pop Art ne ha decretato la consacrazione.
Tra gli esponenti più rappresentativi della Pop Art figura senza dubbio Tom Wesselmann.
A molti sarà capitato di vedere riprodotta qualcuna delle sue opere più tipiche. I titoli sono quasi sempre gli stessi: Great American Nude, Smoke. Raffigurano eleganti sagome di donne nude, mollemente adagiate sul sofa o nella vasca da bagno, simili a odalische. Oppure mostrano gigantesche labbra femminili che stringono voluttuosamente una sigaretta fumante.
In esse Wesselmann associava la pittura ad altre tecniche, come il collage e l'assemblaggio di materiali diversi: plastica, alluminio, perspex. Artificiali e stilizzate come sono, viene naturale assimilarle alle immagini dei cartelloni pubblicitari.
Tom Wesselmann è mancato il 20 dicembre scorso a New York.

In Artdreamguide puoi trovare i dettagli sull'avvenimento.

 

 

La mostra: "Milano Anni Trenta", a Milano

 

Gli anni '30 in Germania e Italia sul piano politico-sociale mostrano molte analogie. Non altrettanto su quello culturale.
L'ascesa al potere del nazismo ridusse la Germania a un deserto culturale. Il teatro, la musica e tutta l'arte moderna vennero bandite come "degenerate". Al loro posto si insediò una sorta di pseudo-arte che propinava musiche pompose, immagini di soldati e contadini orgogliosi, effigi di donne fattrici.
In Italia le cose andarono in modo alquanto diverso. Il regime impose la sua linea, il Novecento. Rimaneva spazio, però, anche per altre tendenze.
Lo scenario si presentava variegato. Ne facevano parte i futuristi della seconda ondata, la realtà silenziosa e fuori del tempo del Realismo Magico, l'espressionismo lirico dei Sei di Torino e quello più pacato della Scuola Romana, l'impressionismo essenziale dei chiaristi lombardi, le spinte moderniste degli astrattisti del Milione, la pittura socialmente impegnata di Corrente.
Milano in questa cornice si ritagliò un ruolo di primo piano. Ce ne parla una bella mostra, aperta fino al 27 febbraio presso lo Spazio Oberdan di Milano.

In Artdreamguide puoi trovare i dettagli sulla mostra.

 

 

Le visite guidate che ti proponiamo

 

In questa sezione segnaliamo alcune visite guidate, organizzate con la collaborazione di OPERA d'ARTE. Le visite vengono effettuate in date prestabilite.
Chiunque può partecipare, prenotando presso OPERA d'ARTE con almeno 20 giorni di anticipo. La prenotazione può essere effettuata in due modi:
- telefonando al numero di telefono 02/45487395,
- inviando una mail a .
Ricordiamo che gli utenti di Artdreamguide hanno diritto a uno sconto del 15% sul normale prezzo della visita (Euro 6,80 invece di 8,00). Per ottenerlo, basta farlo presente al momento della prenotazione.

- "Alberto Giacometti", Ravenna, Museo d'Arte
data visita: 29 gennaio (prenot. entro il 19 gennaio)

- "Degas classico e moderno", Roma, Complesso del Vittoriano
data visita: 29 gennaio (prenot. entro il 7 gennaio)

- "Arti & Architettura, 1900-2000", Genova, Palazzo Ducale
data visita: 29 gennaio (prenot. entro il 14 gennaio)

- "Anselm Kiefer. I Sette Palazzi Celesti", Milano, Hangar Bicocca
data visita: 29 gennaio (prenot. entro il 19 gennaio)

Per tutti i dettagli, consulta la sezione di Artdreamguide dedicata alle visite guidate organizzate da OPERA d'ARTE.

 

 

La fiera: "Arte Fiera", a Bologna

 

Le fiere d'arte contemporanea rappresentano un appuntamento importante per galleristi e compratori di opere d'arte. Peraltro, in periodi di crisi di liquidità, come l'attuale, è ovvio attendersi un calo di visitatori e di vendite.
Sotto simili auspici si apre a Bologna Arte Fiera 2005. Date di apertura: 27-31 gennaio. Sede: il Quartiere Fieristico di Bologna.
Per chi non la conoscesse, Arte Fiera è la fiera d'arte moderna e contemporanea più importante d'Italia. Presenta oltre 200 gallerie italiane e straniere su una superficie di 25.000 mq. Negli stand si possono vedere opere d'arte di tutti i periodi storici, tutte le tendenze e tutte le tecniche concepibili.
Per chi ha qualche spicciolo da spendere e la voglia di comprare non c'è che l'imbarazzo della scelta. Sulla carta i prezzi dovrebbero riflettere la situazione del mercato. Elevati per le opere di grandi autori e di alta qualità, più abbordabili che in passato per quelle di livello medio e basso. Sulla carta, naturalmente...
Per chi, invece, deve fare i conti con il carovita rimane la prospettiva di una piacevole cavalcata attraverso il "non plus ultra" dell'arte. Per cinque giorni all'anno, infatti, Arte Fiera è di gran lunga il più importante museo d'arte moderna e contemporanea d'Italia!

Puoi trovare informazioni più dettagliate su Arte Fiera 2005 nella pagina di presentazione in Artdreamguide.

 

 

Il sito web: "ForumSAD"

 

La tragedia dello Tsunami nel Sud Est asiatico ha scosso il mondo intero.
Sull'onda dell'emergenza e dell'emozione i governi occidentali stanno facendo a gara a chi promette più aiuti ai paesi colpiti.
Ma ciò che sorprende è soprattutto il forte coinvolgimento dei privati. Sotto forma di SMS o di contributi volontari a organizzazioni umanitarie, stanno affluendo decine di milioni di Euro. E non si tratta di soldi "promessi", ma "reali", pagati sull'unghia.
L'entità di questi fondi solleva, d'altra parte, una serie di questioni.
Chi li gestirà? A chi verranno destinati? Riusciranno ad arrivare tutti o ne arriverà soltanto una parte, come purtroppo sempre succede? Arriveranno a chi effettivamente ne ha bisogno, o in parte verranno dirottati verso altri impieghi?
Ma una questione più grande si erge su tutte.
Superata l'emergenza della prima ora, chi penserà più ai poveretti colpiti dal cataclisma? Come faranno, tra un anno?
In risposta a questa domanda si fanno strada varie prospettive.
Una particolarmente seria e costruttiva è l'adozione a distanza. In poche parole, consiste nel farsi carico, in parte o in toto, del sostentamento di bambini orfani e adulti bisognosi che vivono in qualche regione degradata del globo.
Lo strumento viene gestito da numerose associazioni umanitarie e vede già la partecipazione di circa un milione di cittadini volonterosi.
Il 21 gennaio si terrà a Milano ForumSAD, il IVº Forum nazionale sull'adozione a distanza. Il tema sarà "Qualità e trasparenza per il sostegno umanitario a distanza". Un sito Web in fase di completamento presenta l'adozione a distanza, descrive gli obiettivi del Forum ed elenca le associazioni che aderiscono all'iniziativa.

Per saperne di più sulle tematiche dell'adozione a distanza e capire a chi rivolgersi, visita "ForumSAD".

 

 

Net Art: The File Room, di Antonio Muntadas

 

Da qualche tempo capita sempre più spesso di sentir parlare di "censura".
In America, ad esempio, la cerimonia di premiazione degli Oscar viene trasmessa con qualche attimo di ritardo, in modo da "tagliare" eventuali interventi ritenuti inopportuni. In Italia, invece, Adriano Celentano dovrebbe essere protagonista di uno spettacolo su RAI 1, a condizione che il "molleggiato" sottoponga tutti i testi all'esame della commissione di vigilanza.
Ma cos'è la Censura?
Nell'antica Roma il censore era un magistrato che si occupava dei censimenti e del controllo sulla condotta morale e civile dei cittadini. Col tempo, il termine "censura" ha finito per designare solo la seconda funzione. Ma tutti sanno che spesso è servita da strumento di potere e di controllo ideologico.
Oggi, non è facile dire con esattezza cosa sia la censura. Forse, si potrebbe definirla come l'autorità che, per incarico dello Stato o di un ente, ha il compito di esaminare scritti, brani televisivi, pellicole cinematografiche, per stabilire se possano essere pubblicati o trasmessi.
C'è mai stato nella storia un momento o un luogo in cui la censura non è esistita?
Il quesito ha interessato talmente l'artista Antonio Muntadas da indurlo a intraprendere un progetto ambizioso. L'idea consisteva nel raccogliere in un grande database il maggior numero possibile di casi o testimonianze di censura. In tal modo intendeva analizzare il processo di soppressione dell'informazione, che è alla base della censura, attraverso la storia e in diversi contesti.
Il progetto, intitolato The File Room, è stato presentato nel 1994 in occasione di una mostra. Con l'avvento di Internet è diventato un progetto interattivo di Net Art. Così si è arricchito anche del contributo degli internauti, assumendo proporzioni monumentali.

Se vuoi conoscere o sottoporre qualche caso di censura, visita The File Room, di Antonio Muntadas

 

 

Notizie in breve

 

- A Roma sta per nascere Gate, la Galleria Termini. Il progetto intende recuperare l'Ala Mazzoniana della Stazione Termini. Obiettivo è dare vita a uno spazio polifunzionale imperniato attorno a due ambienti: una sala cinematografica per proiezioni e concerti, uno spazio informativo al servizio della cultura e del turismo. L'inaugurazione è prevista per il prossimo febbraio.

- Con febbraio tornano a Londra le grandi aste di impressionismo, arte moderna e contemporanea. Per cominciare, Christies il 7 e Sothebys l'8 febbraio terranno rispettivamente le aste di Impressionismo e arte moderna, assieme ad aste apposite dedicate al Surrealismo. Il giorno 9 Christies proseguirà con l'arte contemporanea, seguita da Sothebys il giorno 10.

- Il cantante Claudio Baglioni è il testimonial scelto dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali per avvicinare il pubblico a musei, siti archeologici e luoghi della cultura italiani. La sua canzone, intitolata Crescendo e cercando, sarà la colonna sonora della nuova campagna pubblicitaria, visibile in televisione, al cinema e in radio.

 

Note

 

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