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Nei musei di oggi quasi sempre l'arte francese di inizio '800 risulta eclissata dalla strabordante popolarità e invadenza dell'impressionismo. Al contrario, questa fase particolare rappresenta una dei momenti cruciali della storia dell'arte in Europa.
I primi decenni dell'800 vedono, infatti, contrapporsi il rigore classico di Ingres e dei suoi seguaci, alle inquietudini visionarie di Géricault e all'impeto romantico di Delacroix. Si parla generalmente di "neoclassicismo" e "romanticismo". Vengono così chiamate in causa due diverse concezioni del mondo e dell'arte, che coinvolgono tutti i campi della cultura.
Guardando alla scena artistica in Francia, il problema appare più semplice. Infatti lo si può ridurre allo scontro tra fautori di una rigorosa chiarezza mentale e stilistica da una parte, e quelli di una pittura più libera e capace di esprimere gli stati d'animo dell'autore dall'altra.
Questo confronto, che spacca nettamente la scena artistica parigina e francese, crea le premesse da cui scaturiranno tutte le idee nuove del secolo. Accademici, pittori di Salon, "pompier", ostinatamente ancorati alla visione di Ingres. Romantici, naturalisti, Barbizon, realisti, ispirati non tanto all'effettiva concezione artistica di Delacroix, quanto soprattutto alla sua indipendenza e autonomia creativa. Le scomparse di questi grandi personaggi vengono vissute come eventi sconvolgenti da parte dei rispettivi schieramenti. In realtà, l'accavallarsi di nuove idee artistiche li rende ampiamente superati. Lo stesso sistema di relazioni tra artisti e pubblico, che dominava all'epoca di Ingres, comincia ad incrinarsi.
Il neoclassicismo e il romanticismo francesi si ritrovano in molti musei francesi. Gli autori più importanti figurano anche in alcuni grandi musei europei e nordamericani.
Ma il legame con il passato fa sì che questi momenti della storia dell'arte vengano ricollegati più al '700, che al realismo e all'impressionismo. Il "colpo a tradimento" più clamoroso viene perpetrato a Parigi, dove la maggior parte dei grandi capolavori di questi artisti presenti nelle collezioni nazionali, si trovano al Louvre, e solo in piccola parte al Musé d'Orsay. |
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Musée du Louvre / Parigi (Paris) - F
Sacre de Napoléon di David, Edipe et le Sphinx, La Grande Odalisque e il ritratto di Madame Rivière di Ingres, Radeau de la Méduse di Géricault, Mort de Sardanapale, La Liberté guidant le peuple e Femmes d'Alger di Delacroix, rappresentano la quintessenza della pittura francese di inizio secolo. Ad attorniare questi arcinoti capolavori troviamo le opere di Boilly, Chassériau, Flandrin, Granet, Gros, Guérin, Regnault, Vernet, ecc. Altre opere di Delacroix servono ad introdurre il discorso sugli orientalisti, i "Barbizon", e soprattutto Corot. |
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Musée d'Orsay / Parigi (Paris) - F
Proiettato comè verso l'impressionismo, il Musée d'Orsay fotografa l'ultima parte del classicismo e del romanticismo, con le rispettive propaggini. Le opere di Ingres, Delacroix, Chassériau e Cabanel sono perfettamente integrate nella logica del museo. Una logica che intende documentare il contesto in cui si sono fatti strada personaggi come Millet, Courbet, Manet, con tutto ciò che ne conseguirà... |
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Metropolitan Museum of Art / New York, NY - USA
Distribuite un po' disordinatamente in diverse sezioni del museo (pittura antica, collezione Lehman, pittura e scultura europea del XIXº secolo) si possono ammirare grandiose opere di David, Ingres, Géricault, Delacroix, Chassériau, Couture, Cabanel, Meissonier. Se si riesce a non perdere la bussola, il vasto insieme delinea alla perfezione il contesto artistico in cui sono apparsi i "Barbizon", si sono formate le grandi figure di Corot, Millet e Daumier, fino all'irrompere sulla scena di Gustave Courbet. |
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Musée des Beaux-Arts / Lione (Lyon) - F
Opere di alto livello di tutti gli autori principali della prima metà del secolo offrono un'ottima panoramica del periodo artistico in questione. Particolarmente importanti le opere di Géricault e Puvis de Chavannes. |
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