Hamburger Kunsthalle, Amburgo (Hamburg)

Attività espositiva

Una sala della Hamburger Kunsthalle dedicata all'espressionismo astratto

Una sala della Hamburger Kunsthalle dedicata all'espressionismo astratto

La Hamburger Kunsthalle di Amburgo (Hamburg) è tra i musei più prestigiosi della Germania per le mostre di arte moderna e arte contemporanea.
Per tutta la sua vita si può dire che la Hamburger Kunsthalle si sia dibattuta tra due anime: quella di un museo tradizionale e storico, e quella di un museo proiettato verso la contemporaneità. Questa dicotomia è emersa con particolare evidenza nel corso del dopoguerra, quando ha visto succedersi direttori che da una parte hanno dovuto amministrare un grande patrimonio di opere d'arte antica, e che dall'altra non hanno fatto a meno di manifestare la loro sostanziale propensione per l'attualità. Bastano da soli i loro nomi a sciogliere ogni dubbio: Alfred Hentzen, Werner Hoffmann, Uwe Schneede.

Dai giorni della sua riapertura l'attività espositiva della Hamburger Kunsthalle ha rispecchiato perfettamente questa situazione. Si possono infatti distinguere tre indirizzi principali:
-  mostre a carattere storico-tematico, riguardanti specialmente il periodo 1946-60
-  antologiche dedicate a grandi autori del passato, soprattutto dell'800.
-  personali di esponenti della scena artistica contemporanea.

Su quest'ultimo terreno la Kunsthalle ha vissuto una serrata competizione con il Kunstverein, affermatosi con particolare autorevolezza durante gli anni della gestione di Schneede (1973-84), che videro mostre leggendarie, come "Spurensicherung"(1974), "Körpersprache-Body Language" (1975) e "Video-Kunst in Deutschland 1963-82"(1982).

Tra le grandi mostre a carattere storico-tematico si possono citare "Malerei der letzten 100 Jahren" (1949), "Kunst in Deutschland 1898-1973 (1973-74), "Russische Malerei 1890-1917"(1977), "Kunst-Was ist das?" (1977), "Valori Plastici" (1984-85), "Eve und die Zukunft" (1986), "Europa 1789" (1989).
Innumerevoli le mostre dedicate a grandi autori dell'800 e del primo '900, tra cui spiccano quelle del ciclo "Kunst um 1800" (arte attorno al 1800): Henri Matisse (1951), Caspar David Friedrich (1974), Johann Heinrich Füssli (1974-75), William Blake (1975), William Turner (1976), Philipp Otto Runge (1977-78), Francisco Goya (1979), Oskar Kokoschka e Georg Grosz (1986), i collages di Max Ernst (1989), Paul Klee (1990), Alfred Kubin (1990-91), Wilhelm Lehmbruck e Max Beckmann nel 1991.

Come si è detto, sono state numerose anche le mostre dedicate ad esponenti della scena artistica contemporanea, soprattutto tedeschi: Gotthard Graubner (1975-76), Max Bill (1976), Markus Lüpertz (1977), Klaus Rinke (1978), Christo (1985), Konrad Klapheck (1985), Jürgen Klauke e Gerhard Merz (1987), Andy Warhol (1987), Dieter Roth (1988), Joseph Beuys (1988), Ron Kitaj (1991), Christian Boltanski (1991).
Su questo terreno, se competizione c'è stata negli anni '70 e '80 con il Kunstverein, oggi essa si è fatta ancora più serrata con l'inaugurazione del colossale spazio delle Deichtorhallen. La Kunsthalle dalla sua ha, però, la non meno prestigiosa Galerie der Gegenwart...

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